Wall Street 1929, dagli anni ruggenti al grande crollo
- Autore: Ferdinando Fasce
- Genere: Politica ed economia
- Categoria: Poesia
- Casa editrice: Giunti
Il testo “Wall Street 1929, dagli anni ruggenti al grande crollo” di Ferdinando Fasce, della casa editrice Giunti (1997) e allegato a Storia e Dossier, è un interessante saggio che evidenzia i molteplici aspetti che hanno portato al famoso crollo di Wall Street. E poiché molte sono le attinenze con la crisi delle borse internazionali di oggi, leggerlo aiuta a comprendere gli avvenimenti contemporanei. Il 1929 è stato un evento dirompente,
“spartiacque della contemporaneità nella memoria collettiva statunitense (…). Difficile dimenticare le cronache dei suicidi seguiti al diffondersi delle notizie sul crack della borsa”
eppure è tutta un’epoca che l’autore invita a tenere in considerazione e tutta
“una vasta gamma di attori individuali e collettivi; di sfide e processi, mutevoli e contraddittori, che allungano la loro ombra sulla nostra stessa vita quotidiana odierna”
Uno dei primi aspetti che l’autore rende evidente è quello della crisi della disoccupazione dell’inverno del 1920-21, che era arrivata a circa il 20%. A questo fenomeno si era aggiunta la disillusione progressista che vedeva nella liberalizzazione degli scambi una convivenza pacifica multilaterale che crollò con il ritorno degli egoismi nazionalisti. La guerra, e anche la successiva pace avevano indotto molti intellettuali a credere di essersi impegnati in qualcosa che non aveva evitato che l’Europa diventasse
“uno spaventoso laboratorio di distruzione e miseria, senza per questo smettere di essere un teatro di revanscismi e intolleranza apparentemente insanabili”
La guerra aveva, tuttavia,
“esaltato lo straordinario potenziale della sua macchina produttiva e la capacità dei suoi manager di collaborare col governo alla guida del Paese in nome di una grande causa comune”
E ciò aveva portato a una crescita enorme della produzione industriale, modificando il sistema distributivo e di consumo, aumentando l’elettrificazione e l’uso di apparecchiature domestiche quali ferro da stiro, ventilatore, ecc. Si diffusero le radio domestiche, ma anche il cellofan e nacquero i fazzoletti Kleenex, crebbero l’industria del tempo libero e si diffusero la pubblicità ed embrionali sondaggi, oltre a fenomeni di delinquenza e gangsterismo. Germogliarono anche le fabbriche dei sogni, i miti delle dive, l’uso di trascorrere molto tempo fuori da casa, consentendo anche un mutamento nella vita sociale che portò alla frammentazione delle famiglie, complice e un po’ detonatore, il proibizionismo. L’autore esamina anche la bolla speculativa che si era sviluppata in Florida e l’esempio
“limite, ma sicuramente importante, del potenziale di ibridazione e convivenza pluralistica della società statunitense”
dall’Ohio a Chicago alla stessa Florida.
Wall Street 1929. Dagli anni ruggenti al grande crollo
Amazon.it: 3,63 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Wall Street 1929, dagli anni ruggenti al grande crollo
Lascia il tuo commento