Sempre più spesso anche noi occidentali ci chiediamo cosa significano Yin e Yang: i contatti sempre più frequenti con la cultura cinese e, più in generale, orientale, la compenetrazione delle culture, sempre più profonda e pervasiva, la medicina olistica e le pratiche terapeutiche alternative, le diete del momento e anche i tatuaggi, sono tutte occasioni per porci questa domanda.
Chiamare in causa i termini Yin e Yang e domandarsi cosa significano, implica però un’esplorazione estemporanea della filosofia e del pensiero cinese e nelle religioni che maggiormente si sono diffuse nel Celeste Impero: il Taoismo, un sistema filosofico e mistico sviluppatosi dagli insegnamenti di Laotzi e il Confucianesimo, improntato agli insegnamenti di Confucio.
Andiamo, però, con ordine e cerchiamo di chiarire, per spiegare cosa significano Yin e Yang, qual è l’origine di questi due termini e le dottrine che ne illustrano il significato, qual è il simbolo che li rappresenta e perché ha questa forma (vedi immagine di copertina, sopra) e quali sono gli aforismi che ne illustrano al meglio il significato.
Yin e Yang: cosa significano e qual è la loro origine
Per comprendere il significato degli antichissimi concetti di Yin e Yang occorre partire dalle teorie con le quali i filosofi e i cosmologi cinesi spiegavano l’origine del cosmo. Prima della creazione di esso l’unica cosa che c’era era il nulla, denominato Wu-Chi: questo concetto ha già al suo interno lo Yin e lo Yang perché significa letteralmente “assenza di differenziazioni”, “assenza di poli”. Yin e Yang possono essere intesi, allora, come polarità originate dal Wu-Chi, che insieme danno vita al Tai-Chi, ovvero alla forza primordiale dell’universo, alla Polarità Suprema.
Come è possibile almeno intuire dagli ideogrammi qui sopra che rappresentano lo Yin e lo Yang:
- Yin significa letteralmente il versante buio di una collina , il lato senza sole, il Nord, il versante con il cielo coperto, contrassegnato dall’ombra. Allo Yin è associato il principio femminile, ovvero il buio, il basso, la ricettività che unendosi con lo Yang dà vita agli esseri, ne permette la conservazione e permane in loro per costituirne la natura.
- Yang significa, invece, il versante assolato di un promontorio o di una montagna, il lato Sud e, quindi, il sole, l’aspetto del principio maschile, attivo e vivificante che si unisce allo Yin, pur essendo opposto ad esso e, allo stesso modo, permette la nascita degli esseri viventi, li fa crescere e rimane in loro per costituirli;
Da questa breve spiegazione che parte dall’etimologia o, meglio, dal significato degli ideogrammi che rappresentano lo Yin e lo Yang, possiamo comprendere facilmente che si tratta di due concetti concepiti nell’ambito di un pensiero squisitamente duale e che la loro comprensione è possibile non tanto attraverso il pensiero logico e l’utilizzo di un arido sillogismo quanto piuttosto mettendo in moto le nostre capacità associative e facendo ricorso all’analogia.
Cerchiamo allora di specificare meglio che significano Yin e Yang guardando, appunto, alla loro dualità intrinseca:
- Yin è la terra per il cielo, la luna per il sole, le tenebre per la luce, la donna per l’uomo ma anche le parti genitali o intime, l’occulto, il segreto, ciò che va mantenuto nell’ombra, l’insidioso, il negativo;
- Yang è il cielo per la terra, il sole per la luna, la luce per le tenebre, il maschile per il femminile, allo Yang possono essere ricondotti anche il membro virile e il positivo;
Abbiamo finora affermato che Yin e Yang sono due concetti: è in realtà una definizione imprecisa, che pecca di un riduzionismo tutto occidentale, quello stesso riduzionismo che invoca spesso l’aiuto del pensiero razionale e della logica. Yin e Yang o, meglio Yin/Yang devono essere intesi come polarità di uno stesso, unico, principio di natura prettamente dinamica: se volessimo ritrovare qualcosa di simile nel pensiero occidentale potremmo ricorrere alla coppia opposizionale apollineo/dionisiaco messa a punto da Nietzsche: due impulsi contrari e allo stesso complementari dai quali tutta la realtà è compenetrata.
Da quanto emerso finora possiamo notare anche che:
- la dualità è una condizione ineluttabile del pensiero cinese e che tutti gli oggetti, gli enti e gli esseri viventi sono obbligatoriamente costituiti da questi due termini tra loro opposti e al contempo complementari;
- questa dicotomia si perpetua all’infinito e impone di guardare a ogni elemento, a ogni evento in termini relazioni, ciò implica anche che non si dà mai, in realtà, un sistema chiuso;
- in ogni elemento in ogni funzione, in ogni stato di cose dovranno essere ricercati lo Yin e lo Yang, se se ne vuole determinare la costituzione, dal momento che questi due stati seppur opposti sono altrettanto incondizionatamente complementari;
ogni coppia opposizionale, ogni dualità che compone e confluisce in un’unità può essere ricondotta allo Yin e allo Yang;
Altro aspetto molto interessante per comprendere meglio le differenze tra Yin e Yang sono le leggi che regolano le interazioni e le relazioni di questi due elementi e le proprietà delle forze che determinano la manifestazione di Yin e Yang. L’azione complementare e alternativa di Yin e Yang, infatti muove ogni ente presente nell’Universo, opera attraverso lo spazio e il tempo, configura il microcosmo come il macrocosmo. Questa stessa azione mantiene l’ordine naturale del Tao, quel che il pensiero cinese definisce come il flusso vitale da cui tutto ha origine, l’energia che scorre incessantemente in tutto il cosmo:
- allo Yin possono essere ricondotte la contrazione, l’interiorizzazione, la convergenza, la chiusura, l’arrivo, il riposo;
- allo Yang possono, invece, essere associate, l’espansione, l’esteriorizzazione, la divergenza, l’apertura, la partenza e il movimento;
Yin e Yang: il simbolo che li rappresenta
I due principi dello Yin e dello Yang sono efficacemente rappresentati nel simbolo bicolore denominato T’ai Chi Tu, il diagramma Taiji (vedi immagine di copertina, sopra).
Il simbolo è diviso in due parti uguali che si contrappongono simmetricamente e sono divise da una curva verticale a forma di S. La parte nera corrisponde allo Yin mentre la parte bianca allo Yang.
Entrambi i principi ricoprono una superficie uguale per simboleggiare la loro uguaglianza e l’armonia comunque presente tra le due differenti componenti.
Grazie a questa speciale raffigurazione i perimetri di ciascuna delle due aree sono uguali al perimetro dell’intera circonferenza.
In entrambe le parti è presente un pallino rotondo del colore opposto: la parte bianca, Yang, contiene un seme Yin, nero, mentre la parte nera, Yin, contiene un seme Yang, bianco; questo dettaglio indica:
- il compenetrarsi e l’alternarsi dei due principi;
- il fatto che nessun dei due principi possa essere compiutamente compreso senza ricorrere all’altro;
- la continua evoluzione dell’universo dove entrambi i principi si alternano e ciascuno dei due trascolora nell’altro;
Yin e Yang: i principali aforismi
Il Su Wen, il primo dei due tomi che compongono il Huangdi Neijing ovvero “Il Canone di Medicina Interna dell’Imperatore”, un antico trattato di medicina tradizionale cinese, descrive lo Yin e lo Yang in questi termini:
“Yang e Yin è il Tao - la legge - del cielo e della terra; essi rappresentano l’origine di tutte le forme materiali e di tutte le trasmutazioni. È l’ inizio e la fine, la vita o la morte.
Il cielo si forma da un accumulo di Yang; la terra per un accumulo di Yin.
Yin è sempre calmo, Yang sempre agitato
Yang dà la vita, Yin la trattiene
Yang si trasforma in energia Yin e dà la forma materiale
Yang puro è il cielo, il sole
Yin impuro è la terra, la luna”
E ancora:
“L’accumularsi dello Yang costituisce il Cielo
L’accumularsi dello Yin forma la Terra
Lo Yin è tranquillo
Lo Yang è agitato
Lo Yang fa nascere
Lo Yin fa crescere
Lo Yang fa morire
Lo Yin fa scomparire
Lo Yang trasforma i soffi
Lo Yin completa le forme”
Yin e Yang: curiosità e applicazione
La citazione di un trattato di antica medicina cinese ci permette di comprendere facilmente che Yin e Yang sono principi che hanno trovato e trovano tutt’oggi applicazione in differenti ambiti, anche molto distanti dalla religione e dal pensiero filosofico. Sono ad esempio improntate allo Yin e allo Yang:
- l’agopuntura;
- la medicina tradizionale cinese;
- molte arti marziali;
- alcune tecniche di rilassamento che hanno la loro origine nell’estremo oriente;
- le tecniche di divinazione descritte nell’“I Ching. Il libro dei mutamenti”, un’opera antichissima i cui precetti sono utilizzati, ancora oggi, dalle classi popolari cinesi, per predire il futuro;
- alcuni metodi di analisi, non solo orientali, impiegati in filosofia ma anche in matematica e nelle scienze sociali.
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Yin e Yang: cosa significano?
Naviga per parole chiave
Approfondimenti su libri... e non solo Filosofia e Sociologia Significato di parole, proverbi e modi di dire
Lascia il tuo commento