Zanoni
- Autore: Edward Bulwer Lytton
Edward Bulwer Lytton, nell’introduzione a Zanoni (1842), rivela come il manoscritto da cui sarebbero state tratte le pagine del romanzo gli fosse stato donato da un misterioso libraio di Londra. Il documento avrebbe contenuto i segreti dei Rosacroce, un Ordine risalente nelle dottrine al 1500 a. C., del quale si sarebbe avuta pubblica traccia a Kassel in Fama Fraternitatis (1614) e Confessio Fraternitatis (1615). La Fratellanza, di cui certi studiosi come Eco negano l’esistenza e di cui altri come Carpeoro affermano invece l’attuale realtà, sarebbe in grado di far rinascere l’uomo innalzandolo alla gnosi degli arcani superiori e donandogli l’immortalità. Non a caso, nel libro, il Caldeo Zanoni (archetipo della vita che ama la bellezza) ha cinquemila anni e insieme a Mejnour (modello della vita che contempla) è l’ultimo superstite della Confraternita dei Rosa-Croce (da Christien Rosenkreutz, mistico tedesco forse vissuto tra il XIV e il XV secolo e dubbio autore di Le nozze chimiche, 1616).
I fatti narrati da Lytton si svolgono a Napoli, in Inghilterra e nella Parigi rivoluzionaria. I personaggi sono dettagliatamente informati sugli avvenimenti del tempo tanto da dare al lettore l’impressione di averli essi stessi esperiti in prima persona. Zanoni, non riuscendo a dirottare l’amata Viola Pisani sul giovane pittore inglese Glyndon, che invece cercherà di seguire Mejnour sulla via sapienziale, discende gradualmente nei meandri della passione terrena che lo condurrà all’indebolimento progressivo dei propri straordinari poteri (viaggi astrali, comunicazione con Adon-ai, preveggenza, immortalità, uso alchemico di erbe ed elisir). Al di là delle suggestioni e delle manifestazioni di terribili, simbolici spettri (Guardiano della Soglia) e di remoti esseri astrali, il libro insegna come per carpire l’essenza sia necessaria una sovraumana autodisciplina. Soltanto così l’iniziato potrà pervenire all’indifferenza verso i piaceri contingenti per elevarsi a un piano superiore da cui il mondo è contemplato come da fuori, da una immobilità cosmica, che sovrasta il secondo, la sua aurora e il suo oltrepassamento.
Mediante il sacrificio del proprio Io materiale, dopo aver superato prove inumane, l’adepto potrà ascendere alla comunione col divino, sopra lo spazio, in nessun tempo. Lytton, che Madame Blavatskij annovera tra i Rosacroce, condanna senza appello la Rivoluzione Francese, espressione di un materialismo ateistico e razionalistico di cui sarebbe stato terribile e pressoché satanica incarnazione Robespierre, principe del Terrore.
Col suo volume esoterico, lo scrittore intende altresì oltrepassare le religioni positive per affermare un sapere più puro, comunicabile a pochi, pericoloso, quasi inarrivabile e allo stesso tempo assoluto.
I personaggi di questo straordinario romanzo, redatto in una prosa aggraziata tracimante nella poesia più profetica, sfumano tra le parole dando il senso che l’inchiostro, il sangue e lo spirito, l’immaginazione, la razionalità e l’istinto non siano che effimere rifrazioni di un unico, vivente, incomputabile Principio che pochi avrebbero il gravoso onere di sopportare, il divino o infernale privilegio di contenere.
Il romanzo è stato ripubblicato dalla casa editrice Tea nel 2010.
Zanoni: Storia di un Rosacroce
Amazon.it: 11,60 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Zanoni
Lascia il tuo commento