Victoria Archontis

La lettura per me è sempre stata un rifugio, un modo per uscire dalla realtà, senza estraniarmi dal mondo che mi circonda. Mi ritengo una persona sensibile e mi sarebbe piaciuto scrivere un romanzo e raccontare delle storie, ma complice la mia formazione scientifica (sono laureata in ingegneria) sono sempre stata soprattutto schematica e razionale. Mi rendo conto che le mie competenze letterarie e di scrittura sono ridotte, per questo, ho deciso di esprimermi in modo indiretto, attraverso le recensioni.
Durante la mia gravidanza ho voluto creare una sorta di diario, per lasciare delle riflessioni su ogni libro che leggo e in qualche modo trasmettere le emozioni suscitate. Ogni mia lettura viene dunque seguita da una breve recensione, che oltre la trama, comprende tutto quello che si può definire una mia analisi personale, a partire dalle emozioni provate, fino a una conoscenza più approfondita dello scrittore e di altre sue opere. Questi brevi testi, armonicamente collegati sono quel “qualcosa” che vorrei lasciare come eredità a mio figlio Mario, che è appena nato, e che mi auguro si appassioni alla lettura e goda dei suoi benefici. Mi auguro che diventi una persona forte e sensibile, che rispetti se stesso ma soprattutto che possa rispettare gli altri e i loro sentimenti, e che la letteratura e l’arte possano essere nutrimento di base per il suo spirito.