Ada Lovelace nacque dal brevissimo matrimonio di Lord Byron con Anne Isabella Milbanke. Fu la primogenita del celebre poeta inglese, ma dal padre non ereditò certo l’amore per le parole. Ada scelse i numeri e fu proprio la passione per la matematica a segnare il suo destino.
La figlia di Lord Byron fu, a suo tempo, una rivoluzionaria e oggi è considerata la madre dell’informatica moderna. Morì il 27 novembre 1852, poco prima di compiere 37 anni, ma nella sua breve vita riuscì a cambiare la storia dell’informatica. Il matematico Charles Babbage, l’inventore del primo calcolatore programmato, descrisse Ada Lovelace come "l’incantatrice dei numeri".
Oggi vi raccontiamo qualcosa di lei e del rapporto con suo padre.
Ada Lovelace Byron: una biografia
Augusta Ada Byron (questo il nome da nubile) nacque il 10 dicembre 1815. Aveva appena un mese di vita quando il padre la abbandonò. Crebbe con la madre, la matematica Anne Isabella Milbanke (detta Annabella), che fece di tutto per allontanare il destino della figlia dalle orme infauste del padre, Lord Byron.
Ada mostrò fin da piccola una grande passione per i numeri. Da adolescente la sua intelligenza scientifica superava non solo i suoi compagni di classe, ma persino i suoi insegnanti. La giovane amava definirsi "un’analista metafisica", per sottolineare il legame con l’eredità paterna. Fece studi inconsueti per l’epoca, studiò l’algebra a livello avanzato, la logica e analisi matematica.
Il matematico e logico Augustus De Morgan, professore all’università di Londra, in una lettera ad Annabella Milbanke descrisse la ragazza come "un eccellente e originale matematico", addirittura "un’eminenza di prima categoria".
Ada non conobbe mai Lord Byron, ma in lei sopravvisse il culto del padre-poeta per tutta la vita.
L’algoritmo di Bernoulli
A soli 17 anni Ada Lovelace conobbe a un ricevimento Lord Charles Babbage, che al tempo stava lavorando alla sua macchina analitica, un vero computer ante litteram. Il sodalizio tra i due segnò la storia. Ada accettò di collaborare al progetto di Babbage.
Il suo lavoro doveva essere semplicemente di tradurre in inglese delle note del matematico italiano Luigi Menabrea, ma Ada fece molto di più. Aggiunse alle traduzioni svariate note, le integrò con i suoi appunti compreso un algoritmo per il calcolo dei numeri di Bernoulli.
L’algoritmo di Ada viene oggi riconosciuto come il primo programma informatico della storia. Da quella sua traduzione il celebre matematico inglese Alan Turing, prenderà l’ispirazione necessaria per dare vita al primo computer.
Gli ultimi anni di Ada Lovelace
Ada Lovelace divenne una figura di spicco nella società dell’epoca grazie ai suoi studi matematici. Ma al contempo la società ottocentesca guardava con sospetto una donna che si occupava di studi scientifici.
Nel 1835 Ada sposò William King, conte di Lovelace, dal quale ebbe tre figli. Grazie alla sua posizione nobiliare fu spesso ricevuta a corte, frequentava intellettuali come Charles Dickens e Michael Faraday. La sua passione per la matematica dominò tutta la sua vita, anche dopo il matrimonio.
A soli 36 anni Ada Lovelace fu colpita da un cancro uterino, probabilmente aggravato dai salassi ai quali il medico la sottoponeva. Morirà pochi mesi dopo, il 27 novembre 1852.
Venne sepolta accanto al padre, il poeta Lord Byron nella chiesa di santa Maria Maddalena nel Nottinghamshire. Fu la sua ultima richiesta, potersi riunire a quel padre tanto celebrato che non aveva mai potuto conoscere in vita.
Ada Lovelace oggi
Oggi Ada Lovelace è considerata il simbolo di tutte le donne che dedicano la propria vita alla scienza e della ricerca.
Solo nel 1979 il Ministero della Difesa statunitense onorerà la memoria della grande matematica chiamando “ADA” un linguaggio di programmazione.
Ogni 12 ottobre si festeggia l’Ada Lovelace Day in omaggio a tutte le donne che si impegnano nelle discipline scientifiche tecnologiche.
Nel 2012 Google le ha dedicato un doodle:
I libri da leggere su Ada Lovelace
Vi proponiamo alcuni libri su Ada Lovelace o che hanno incluso la sua storia tra i racconti di altri grandi scienziati recensiti su Sololibri.net:
Recensione del libro
Ada e i numeri tuttofare
di Diane Stanley
Recensione del libro
L’incantatrice dei numeri
di Jennifer Chiaverini
Recensione del libro
Storie della buonanotte per bambine ribelli
di Elena Favilli e Francesca Cavallo
Recensione del libro
I numeri uno. La vita dei più grandi matematici del mondo
di Ian Stewart
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Chi era Ada Lovelace, la figlia del poeta Lord Byron che inventò l’informatica moderna
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