A cosa serve, innanzitutto, l’analisi logica? Attraverso essa è possibile individuare tutti gli elementi di una frase per ciò che riguarda la loro funzione. In analisi logica le parole possono assumere il ruolo di:
- soggetto,
- predicato,
- complemento,
- attributo,
- apposizione.
Tutte le parole della frase sono organizzate attorno al suo elemento principale, il predicato (ossia il verbo).
Fare l’analisi logica di una frase significa concentrarsi sulle funzioni di ognuno degli elementi contenuti in essa, comprese le relazioni che intercorrono tra tutti loro.
Lo scopo dell’analisi logica infatti è quello di rendere chiari a tutti i rapporti tra le varie componenti di una frase. Ci sono alcune regole e un ordine di analisi giusto per procedere, quindi ora vediamo come fare l’analisi logica.
Analisi logica: come si fa?
Ci sono una serie di domande che è bene porsi prima di cominciare un’analisi del testo: cosa significa ciò che leggo, qual è la funzione delle parole contenute nella frase e cosa mi portano a capire e, infine, quale rapporto intercorre tra queste parole.
Per fare l’analisi logica è bene procedere in questo modo:
- Individuare il verbo;
- Individuare il soggetto;
- Individuare il complemento oggetto;
- Analizzare il resto dei complementi.
Analisi logica: gli elementi della frase
Passiamo ora a vedere come si individuano i vari elementi di una frase:
- Predicato: in analisi logica il predicato è il verbo che indica l’azione compiuta. Il predicato si distingue in predicato nominale (formato dal verbo essere, detto copula, e una parte nominale, detta nome del predicato) e predicato verbale (verbo predicativo semplice o composto).
Fai fatica a distinguerli? Ti suggeriamo un trucco: il predicato nominale è sempre composto dal verbo essere più un nome o un aggettivo.
Il predicato verbale, invece, lo riconosci facilmente perché formato da soli verbi e descrive un’azione sempre legata al soggetto, che sia fatta o subita.
Esempi
Predicato verbale: Simone ha bevuto
Predicato nominale: Giacomo è bello
Vedi anche: Predicato nominale e verbale: come distinguerli
- Soggetto: per capire quale sia il soggetto è bene, innanzitutto, capire se la frase da esaminare sia passiva o attiva. Nella frase attiva è soggetto colui che compie l’azione, nella frase passiva è soggetto colui che, invece, la subisce.
Esempi
Soggetto nella frase attiva: Luca mangia una banana
Soggetto nella frase passiva: Giada è stata eliminata dal gioco
- Attributi e apposizioni (eventuali): si tratta di due particelle col medesimo scopo, cioè quello di attribuire una precisa qualità al nome al quale fanno riferimento. Spesso capita di confonderle tra loro, ma per non sbagliarsi è sufficiente ricordare che l’attributo è un aggettivo o un participio passato di un verbo che viene utilizzato come aggettivo; l’apposizione, invece, è un nome che qualifica un altro nome. Per fare chiarezza facciamo un paio di esempi:
Attributo: Giovanni ha un bellissimo coniglio (bellissimo, in questo caso, è l’attributo del complemento oggetto)
Apposizione: Rebecca, una studentessa della Sapienza, si è trasferita a Roma (studentessa è apposizione a Rebecca).
- Complementi: i complementi, come suggerisce il nome stesso, sono necessari per completare le informazioni contenute nella frase. Essi si possono suddividere in tre grandi categorie: diretti, indiretti e avverbiali. Andremo a vedere con precisione le funzioni di ogni complemento nelle prossime righe, in modo da capire bene come fare quando si devono analizzare per l’analisi logica.
Vediamo brevemente le differenze e a quali domande rispondono i complementi e come primi andremo ad analizzare i complementi diretti, che sono tutti quei complementi non introdotti da preposizione.
- Complemento oggetto: risponde alla domanda chi? che cosa? (l’azione del predicato ricade direttamente su di esso);
- Complemento predicativo: formato da nomi o aggettivi preceduti da verbo copulativo, si articola in complemento predicativo del soggetto (che va a completare il significato del predicato facendo riferimento al soggetto) e complemento predicativo dell’oggetto (che va a completare il significato del predicato facendo riferimento al complemento oggetto).
Altra classificazione è invece quella che si effettua per i complementi indiretti, in questo caso si tratta di complementi introdotti da preposizione. Ce ne sono moltissimi tipi, ciascuno completa la frase rispondendo ad una domanda precisa. Qui sotto trovate i principali e la domanda a cui rispondono, in modo da non avere problemi quando effettuerete l’analisi dei complementi:
- Complemento di termine: risponde alla domanda a chi? a che cosa?
- Complemento di specificazione: risponde alla domanda di chi? di che cosa?
- Complemento d’agente: risponde alla domanda da chi?
- Complemento di causa efficiente: risponde alla domanda da che cosa?
- Complemento di luogo: a sua volta si distingue in stato di luogo (dove?), moto per luogo (attraverso quale luogo) e moto a luogo (verso dove?)
- Complemento di tempo: a sua volta si distingue in determinati (quando?) e continuato (per quanto tempo?)
- Complemento di modo: come?
- Complemento di mezzo: per mezzo di cosa?
- Complemento di compagnia: con chi?
- Complemento di causa: per cosa? a causa di cosa?
- Complemento di fine: per cosa? per quale scopo?
- Complemento di argomento: su cosa?
Analisi logica: frasi d’esempio
Per chiudere in bellezza vediamo ora insieme qualche esempio svolto di analisi logica che possa aiutarvi a capire come procedere. Fate più esercizi che potete e presto sarete in grado di analizzare autonomamente interi testi:
Jessica ha mangiato una mela con Sara, la sua amica
- Jessica: soggetto
- Ha mangiato: predicato verbale
- Una mela: complemento oggetto
- Con Sara: complemento di compagnia (con chi?)
- La sua amica: apposizione (il compagno) + attributo (sua)
Anastasia, la giornalista di Repubblica, è competente
- Anastasia: soggetto
- La giornalista: apposizione
- Di Repubblica: complemento di specificazione (di chi? di che cosa?)
- È competente: predicato nominale (verbo essere + aggettivo)
Luca ha telefonato a Ilaria per avvertirla del suo arrivo
- Luca: soggetto
- Ha telefonato: predicato verbale
- A Ilaria: complemento di termina (a chi?)
- Per avvertirla: complemento di fine (per cosa? per quale scopo?)
- Del suo arrivo: complemento di specificazione (dell’arrivo) + attributo (suo)
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Analisi logica: come farla e a cosa fare attenzione
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