Beowulf è un poema epico di cui non si conosce l’autore che è stato scritto in una variante sassone occidentale dell’anglosassone o inglese antico. Ancora oggi la datazione dell’opera rimane incerta ma gli indizi finora raccolti portano a pensare che si tratti di uno scritto da collocare attorno alla metà del VIII secolo.
Beowulf è il più lungo poema anglosassone esistente con i suoi 3182 versi. L’opera è arrivata a noi in un unico manoscritto attualmente conservato alla British Library che prende il nome di Cotton Vitellius. L’opera prende il nome di Beowulf, il protagonista del poema, a partire dal XIX secolo. Come nasce Beowulf? Secondo ciò che si può intuire, dato che non ci è stato tramandato nelle fonti nordiche nessun racconto che sia simile a quello di Beowulf, è possibile che l’autore di quest’opera abbia rielaborato in maniera autonoma del materiale sulle leggende di origine nordica tramandate oralmente.
Vediamo ora trama e personaggi di Beowulf.
Beowulf: la trama della leggenda
Beowulf è una storia di guerrieri ed è l’unico esempio di poema epico completamente basato sull’archetipo dello scontro tra mostro ed eroe, ovvero il drago e San Giorgio.
L’opera inizia con la costruzione di una gigantesca dimora per ordine di re Hrothgar, un re danese, a Heorot, detto “il cervo”. Questo meraviglioso edificio attira l’attenzione di Grendel, il cosiddetto "vagabondo delle marche", che è un mostro sanguinario e enorme descritto indirettamente ma che probabilmente ricalca le sembianze di un troll, creatura appartenente alla mitologia nordica.
Studiate le abitudini e la quotidianità di chi vive dentro la reggia, Grendal comincia ad entrare ogni notte facendo vittime al suo passaggio.
Il re danese è disperato e non sa come fare perché la carneficina finisca ed è proprio in quel momento che al suo cospetto si presenta Beowulf, il nipote del re dei Geati, un popolo della Svezia meridionale. Anche di Beowulf non sono descritti i tratti in maniera precisa: ciò che si sa è che è un uomo giovane, fisicamente molto dotato con una statura e una forza sovrumane paragonabili a quelle di un gigante.
Scoperto che Grendel la bestia non può essere ucciso da armi forgiate per opera umana Beowulf decide di affrontare il temibile mostro a mani nude. Il combattimento è terribile e feroce ma grazie all’aiuto di alcuni uomini che immobilizzano Grendel, Beowulf riesce a strappare il suo braccio. Ferito a morte, il mostro torna a morire nella sua tana. Il braccio di Grendel viene appeso a una parete del castello del re come trofeo.
Dopo un’intera giornata di festa il palazzo del re danese viene nuovamente violato, stavolta per mano della madre di Grendel, creatura sanguinaria tanto quanto lo era lui. Descritta come una donna gigantesca e mostruosa, abita col figlio nella palude; anche stavolta Beowulf offre i suoi servigi recandosi lui stesso a incontrare la gigantessa nella sua tana, come in una discesa negli inferi, tornando anche stavolta vittorioso.
C’è della drammaticità, comunque, nella seconda impresa del protagonista; per affrontare l’Orchessa, infatti, Beowulf agisce da solo e utilizza armi e armature. La spada però, come prevedibile, non può scalfire la pelle del mostro in alcun modo. Beowulf riesce a vincere solo grazie a una spada non forgiata da mani umane che trova per una fortuita coincidenza nell’antro della tana del mostro; senza essa il protagonista sarebbe sicuramente morto cercando di battere la madre di Grendel.
Viene fuori che la spada è stata forgiata dalla mano dei giganti ed è perfetta per esaltare le doti fisiche di Beowulf, troppo grande per essere manovrata da un qualsiasi essere umano. Il sodalizio tra la spada e il protagonista durerà poco, però, per via del fatto che la spada si scioglie corrosa dal sangue delle due bestie, la madre e Grendel, il cui cadavere giace nella tana. A lui Beowulf mozza la testa per portarla via come trofeo.
Una volta tornato a casa Beowulf diventa re dei Geati e regna per ben cinquant’anni. Durante il suo dominio il regno viene attaccato da un drago, anche definito come un lindworm volante o serpente di fuoco che è stato risvegliato dal suo sonno dopo essersi reso conto che mancava una coppa dal mucchio di tesori accumulati nella sua tana.
Questo drago del poema Beowulf è il canonico esempio che ha indubbiamente ispirato molta della successiva letteratura fino a quella contemporanea (i draghi di Tolkien). Si tratta di un serpente alato volante che sputa fiamme ed ha il ruolo di custode di un tesoro. Beowulf e il drago si affrontano quando il primo è già anziano; il protagonista del poema riuscirà a proteggere il suo regno uccidendo la bestia ma morirà nell’intento e così finisce l’epica narrazione.
Beowulf: i personaggi principali e antagonisti
Vediamo ora i personaggi principali della leggenda narrata nel celebre poema epico e gli antagonisti di Beowulf:
- Beowulf: protagonista della vicenda, è il mitico figlio di Edgetho e nipote di Higlac. Nasce nel 495 d.C. e si reca in Danimarca per sconfiggere Grendel liberando così Hrothgar Herot nel 515 d.C. Nel 521 accompagna Higlac in una spedizione contro i Franchi e i Frisoni. Diventa re dei Geati nel 533, sui quali regna fino alla morte. La ragione per cui Beowulf si reca dal re danese per aiutarlo è che, anni prima, quest’ultimo aveva aiutato e ospitato il padre dell’eroe in un momento di bisogno.
- Beo: re danese, figlio di Shild e padre di Healfdane.
- Edgetho o Ecgþeow: celebre guerriero e padre di Beowulf, marito dell’unica figlia di Hrethel.
- Esher: è un nobile danese, consigliere di re Hrothgar e suo caro amico. Viene ucciso dalla madre di Grendel.
- Freaw: principessa danese e figlia di Hrothgar, deve sposare Ingled (principe degli Hathobard) allo scopo di risolvere la faida tra i due popoli.
- Hrethel: re dei Geati, padre di Higlac e nonno di Beowulf.
- Higlac: padre di Beowulf.
- Hrothgar: re danese e secondo figlio di Healfdane. Il cervo, Herot, viene costruito per suo volere. Terrorizzato dai massacri di Grendel fino all’arrivo di Beowulf che pone fine al terrore.
- Wiglaf: guerriero dei Geati, figlio di Wexstan viaggia con Beowulf quando combatte contro il drago. Diventa presumibilmente re dopo la morte di Beowulf.
- Grendel: mostro che mangia gli uomini e terrorizza il popolo danese, viene abbattuto da Beowulf. Vive con la madre sul fondo di una laguna abitata da altri mostri; viene considerato il discendente di Caino, progenitore di tutti gli spiriti del male.
- Madre di Grendel: chiamata mostro o signora guerriera a seconda delle traduzioni, anche lei è progenie di Caino. Vendica l’omicidio del figlio uccidendo il consigliere di Hrothgar ma venendo infine sconfitta da Beowulf.
- Drago: è il nemico finale, un drago che ha vissuto per centinaia di anni a guardia di un tesoro ma che si risveglia per una coppa rubata. L’ira per il furto subito è causa del devasto di Götaland grazie alle fiamme che sputa. Distrugge moltissimi villaggi ma alla fine viene ucciso da Beowulf, che perisce a sua volta.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Beowulf: leggenda, trama del poema e personaggi
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