Non è vero che il bonus 18enni d’ora in poi sarà spendibile solo per i libri. Smentita la notizia filtrata da palazzo Chigi che parlava di un bonus di 500 euro da spendere solamente per l’acquisto di libri, levando la possibilità precedentemente data di investire la somma anche per cinema, teatro e concerti.
La notizia inesatta si è diffusa in seguito al vertice di domenica sera sulla manovra, smentita poi dal sottosegretario ai Beni culturali. Non è comunque ancora chiaro se il ministero avesse effettivamente deciso di modificare il bonus e, davanti alle moltissime critiche, abbia fatto un passo indietro come accaduto per il test di Medicina, prima cancellato dal Consiglio dei ministri in notturna e poi riabilitato il giorno dopo.
Notizia smentita: soldi investiti soprattutto in libri, il bonus rimane inalterato
La notizia è stata smentita da Gianluca Vacca, sottosegretario ai Beni culturali, che mette a tacere seccamente le polemiche emerse: “Nessuna limitazione dunque per i ragazzi rispetto al passato e rispetto a quanto abbiamo sempre detto. Si è diffuso - ed è stato anche impropriamente alimentato - un allarmismo ingiustificato a questo proposito. Per il governo la cultura è un asset strategico e cinema, teatri, concerti sono eventi culturali cui vogliamo assolutamente avvicinare i nostri giovani. Così stanno le cose, il resto sono chiacchiere e polemiche inutili”.
L’idea di correggere il bonus pareva fosse nata dal fatto che, in passato, solo una parte dei 290 milioni stanziati sarebbe stata utilizzata, probabilmente anche per via del meccanismo app/spid. Per utilizzare il bonus, infatti, è necessario scaricare un’app e possedere un’identità digitale da richiedere alle Poste o ad altri tra gli emittenti autorizzati.
Il secondo motivo per cui il governo gialloverde potrebbe aver deciso di obbligare gli studenti a investire esclusivamente in libri potrebbe essere derivato dal fatto che è proprio per questo tipo di prodotto, tra tutti, che è stato manifestato il maggiore interesse: dei 163 milioni di euro spesi per il bonus cultura nel 2017 dai nati ’98/’99 l’80% (132 milioni circa) sarebbero stati impiegati proprio per acquistare libri, emerge dai dati del Ministero dei beni culturali.
La spiegazione è arrivata da parte del presidente dell’Associazione Italiana Editori (Aie) che ha evidenziato come il buono sia stato utilizzato da molti per l’acquisto di testi universitari, assumendo un ruolo simile ai fondi investiti per l’acquisto di testi scolastici per la scuola dell’obbligo. A parte questi libri di testo, le categorie che hanno avuto più successo sono stati romanzi per adolescenti e fumetti.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Bonus 18enni: non solo libri, ma anche concerti, cinema e teatro
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