Chi è Stephen Foster, l’esperto che allestisce le librerie dei film

“Dimmi cosa leggi e ti dirò chi sei”. I seguaci di questo vecchio adagio probabilmente rientrano tra coloro che amano sbirciare il contenuto delle librerie dei personaggi più o meno famosi, esibite durante le interviste televisive.
All’estero addirittura esiste un account Twitter intitolato Bookcase credibility che commenta le collezioni librarie dei volti noti. Esponenti politici, teste coronate, attori, opinionisti non resistono al fascino del libro e sempre più di frequente si mostrano in stanze zeppe di volumi. Ma gli allestimenti sono spesso frutto dei consigli di un professionista.
Almeno secondo il Financial Times che in un articolo ha svelato il lavoro dietro alle quinte di un libraio inglese: Stephen Foster.

Huge thanks to @markjellwood for his piece in today’s @FT profiling our work with the UK’s fab film industry and the pitfalls of @BCredibility #books #bookshops #rarebooks pic.twitter.com/ueQUh47Yiq

— Stephen Foster (@fostersbookshop) January 16, 2021

Chi è Stephen Foster

Stephen Foster è il titolare della Foster Books di Chiswick, a Londra, da 50 anni tempio degli amanti dei libri rari e delle prime edizioni. Oltre al lavoro in libreria, Foster dispensa consigli per quanti desiderano esibire le proprie letture in occasione delle ormai frequenti videoconferenze e fornisce consulenze per film e allestimenti museali.

In sintesi la chiave è l’autenticità:

“Se nessuno fa caso alla libreria hai fatto un buon lavoro”.

La regola vale tanto più per le grandi produzioni cinematografiche in un tempo di crescente attenzione ai dettagli. Così Stephen Foster effettua consulenze per allestimenti di librerie dei film o dei musei. Qui il profilo Twitter della libreria.

Le consulenze di Stephen Foster per le librerie dei film

Il lavoro di Stephen Foster per le produzioni cinematografiche consiste nello scegliere i volumi da inserire nelle librerie che compaiono in molte pellicole famose. Ha lavorato con sceneggiatori e registi del calibro di Mike Leigh, Jane Campion o Guy Ritchie. Per fare qualche esempio dobbiamo a lui la cura storica dei documenti parlamentari in The Crown o le scansie colme di volumi d’epoca in The Danish Girl.

Si è occupato anche delle ricostruzioni di Mr Turner e dei set dell’ultimo Sherlock Holmes, interpretato dall’attore Robert Downey Jr.
E ha restituito la credibilità di lettore appassionato a James Bond in Skyfall o Spectre, grazie ai resoconti di viaggi di Patrick Leigh Fermor disseminati nelle librerie del film e a una storia delle Highland, chiaro riferimento al legame con le origini scozzesi dell’agente segreto.

Non stupisce poi il volume sull’Aston Martin, ma il vero colpo da maestro è la presenza a favore di telecamera del libro Birds of the West Indies (in italiano Uccelli delle Indie Occidentali, Ndr): scritto da un certo James Bond, faceva parte della libreria dello scrittore Ian Fleming che prese in prestito il nome del naturalista per il suo celebre 007.

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Per Walt Disney Foster ha curato Cenerentola e La Sirenetta, ma in La Bella e la Bestia ha dovuto ricorrere a un aiuto extra. Nel film infatti a un certo punto la protagonista esplora la grande biblioteca del castello ma, come spiega Foster, da subito è risultato evidente che le dimensioni della libreria in questione la rendevano troppo costosa e impossibile da realizzare con libri veri. Così si è optato per scattare fotografie di alcuni volumi del 1600 e dalle immagini è nata la libreria che compare nel film di animazione.

Stephen Foster e la libreria di Darwin

Stephen Foster è molto richiesto anche per consulenze museali. È intervenuto nell’allestimento della camera dei bambini della dimora storica “Audley End” nell’Essex, riempiendola con molti dei libri che l’inventario della casa presuppone fossero presenti nel 1830.
Mentre gli scritti di Charles Darwin sono stati punto di partenza per ricostruire i suoi possedimenti librari e scegliere i volumi da collocare sugli scaffali della camera da letto della Casa trasformata in museo.