Nasceva l’8 febbraio 1828 a Nantes Jules Verne, lo scrittore che inventò la fantascienza.
Autore visionario, scrittore di trame avveniristiche e dal contenuto quasi profetico, Verne è oggi considerato uno dei padri fondatori del romanzo d’avventura e fantascientifico.
I viaggi straordinari di Jules Verne
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Tra i suoi romanzi più famosi ricordiamo la saga millenaria dei Viaggi straordinari che comprende tra gli altri: Viaggio al centro della Terra (1864), Dalla Terra alla Luna (1865), L’isola misteriosa (1874), Ventimila leghe sotto i mari (1869), Il giro del mondo in ottanta giorni (1873) e Michele Strogoff (1876), opere in grado di trasportare il lettore in avventure straordinarie dal fondo della Terra agli abissi del mare sino alla candida superficie della Luna.
I suoi libri sono oggi considerati dei classici della letteratura mondiale.
Le sue storie avventurose univano lo spirito romantico dell’avventura a un’attenta ricostruzione scientifica e tecnologica, tanto aggiornata da apparire futuribile.
La preveggenza di Jules Verne portò lo scrittore Ray Bradbury a dire, molti anni dopo quando ormai la possibilità di andare sulla Luna era diventata per l’umanità una realtà concreta:
Senza Verne, molto probabilmente non avremmo mai concepito l’idea di andare sulla Luna.
Attraverso le sue storie Jules Verne infatti ci ha fatto varcare in sogno i confini della Scienza, dischiudendo così un nuovo mondo alla nostra fantasia.
Allo scrittore francese è stato dedicato un cratere sulla Luna, che oggi porta il suo nome, e un asteroide: il 5321 Verne.
Verne si spense il 24 marzo 1905 ad Amiens, all’età di settantasette anni, ormai cieco e provato dalla malattia. Nella sua lunga vita scrisse oltre sessanta romanzi e numerose novelle, note in tutto il mondo.
Ma chi era veramente Jules Verne, lo scrittore che ha inventato la fantascienza? Scopriamo 15 curiosità sulla sua vita.
1. Crebbe circondato da navi
L’8 febbraio 1828, Pierre e Sophie Verne accolsero il loro primo figlio, Jules Gabriel. Il piccolo Verne nacque nella casa dei nonni materni a Nantes, una città della Francia occidentale. Il luogo di nascita di Verne ebbe un profondo impatto sulla sua scrittura. Nel XIX secolo, Nantes era una città portuale trafficata che serviva come un importante centro per i costruttori navali.
Il piccolo Jules crebbe dunque osservando le imbarcazioni navigare lungo la Loira e sognando di partire a bordo di una di esse.
2. Si innamorò perdutamente di sua cugina
Verne iniziò a scrivere poesie a soli 12 anni. Da adolescente, usava la poesia come uno sfogo per i suoi sentimenti romantici. Il giovane Verne si innamorò perdutamente di sua cugina, Caroline Tronson, che aveva un anno e mezzo più di lui. Scrisse e dedicò poesie a Tronson, le fece dei regali e partecipò ai numerosi balli in sua compagnia.
Sfortunatamente Caroline Tronson non ricambiava i sentimenti del cugino più giovane. Convolò a nozze pochi anni più tardi con un uomo molto più vecchio di lei.
3. Suo padre lo costrinse a diventare avvocato
Verne era appassionato di scrittura fin dalla più tenera età, tuttavia suo padre incoraggiò fortemente il giovane Jules a seguire le sue orme ed entrare nella professione legale. Poco dopo il matrimonio di Tronson, il padre di Verne sfruttò la depressione del figlio per convincerlo a trasferirsi a Parigi per studiare legge.
Jules Verne si laureò in legge nel 1851. La sua passione per la narrativa tuttavia non si era spenta e continuò a scontrarsi con suo padre a causa delle diverse visioni di carriera. Presto Verne decise di rinunciare alla professione di avvocato per dedicarsi esclusivamente alla scrittura.
4. Visse a Parigi in un periodo turbolento
Il soggiorno di Verne a Parigi coincise con un periodo di intensa instabilità politica. La Rivoluzione del 1848 scoppiò poco dopo che Verne si trasferisse in città per studiare Legge. Anche se non partecipò in prima persona, il giovane Verne fu vicino al conflitto e alle sue turbolente conseguenze, compreso il colpo di stato che pose fine alla Seconda Repubblica Francese. “Giovedì i combattimenti sono stati intensi; alla fine della mia strada, le case sono state abbattute da colpi di cannone”, scrisse in una lettera alla madre durante i combattimenti che seguirono il colpo di stato nel dicembre 1851.
5. Divenne un agente di cambio per pagare i debiti
Nel maggio 1856, Jules Verne fu il testimone al matrimonio del suo migliore amico ad Amiens. Durante i festeggiamenti del matrimonio, Verne alloggiò presso la famiglia della sposa e incontrò Honorine de Viane Morel, sorella della sposa. Si prese una cotta per Morel, una vedova di 26 anni con due figli, e nel gennaio 1857, con il permesso della famiglia di lei, i due si sposarono.
Verne aveva bisogno di un reddito rispettabile per mantenere Morel e le sue figlie. Il fratello di Morel offrì quindi a Verne un lavoro in una società di cambio, e lui accettò, lasciando il suo lavoro in teatro per diventare un agente alla Borsa di Parigi.
Nel tempo libero tuttavia non smise di dedicarsi alla scrittura.
6. I suoi romanzi d’avventura facevano parte di una serie
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Nei primi anni 1860, Verne incontrò Pierre-Jules Hetzel, un affermato editore e direttore di rivista che aiutò il giovane autore a pubblicare il suo primo romanzo, Cinque settimane in pallone. Questo romanzo servì come volume apripista della saga dei Viaggi straordinari, una serie di decine di libri scritti da Verne e pubblicati da Hetzel. La maggior parte di questi romanzi, compresi titoli famosi come Ventimila leghe sotto i mari, apparvero a puntate nella rivista di Hetzel prima di essere pubblicati in forma di libro.
7. La scrittura dei Viaggi straordinari gli garantì una fonte costante di reddito
A partire dal 1863, Jules Verne accettò di scrivere due volumi all’anno per Hetzel, un contratto che gli fornì una fonte di reddito costante per decenni. Tra il 1863 e il 1905, Verne pubblicò 54 romanzi di viaggio, avventura, storia, scienza e tecnologia per la serie Viaggi straordinari.
In questo periodo lavorò a stretto contatto con Hetzel confrontandosi con lui su personaggi, struttura e trama fino alla morte dell’editore avvenuta nel 1886.
8. Per scrivere si ispirò alle sue avventure di marinaio
Durante gli anni 1860, la carriera di Verne stava decollando, il che gli garantiva un certo benessere economico. Così, nel 1867, comprò un piccolo yacht, che chiamò Saint Michel, in onore di suo figlio Michel. Quando non viveva ad Amiens, passava il tempo navigando per l’Europa fino alle Isole del Canale, lungo la costa inglese e attraverso il Golfo di Biscaglia.
9. È uno degli autori più tradotti al mondo
Verne scriveva in francese, ma le sue opere hanno sempre avuto un fascino internazionale. Dagli anni 1850, i suoi scritti sono stati tradotti in circa 150 lingue, rendendolo il secondo autore più tradotto di sempre. Le sue opere sono state più tradotte di quelle di William Shakespeare.
In classifica Jules Verne è secondo solo alla regina del giallo, Agatha Christie.
10. Molte traduzioni delle sue opere sono errate
Sebbene Verne scrivesse principalmente per gli adulti, molti editori in lingua inglese consideravano i suoi scritti di fantascienza come giovanili e commercializzavano quindi i suoi libri nel mercato dell’infanzia. In molti i casi i traduttori hanno smorzato la prosa dello scrittore, semplificando le storie, tagliando i passaggi più studiati, riassumendo i dialoghi e, spesso, eliminando tutto ciò che poteva essere interpretato come una critica all’Impero Britannico.
11. Soffrì di vari disturbi di salute
A partire dai vent’anni, Verne iniziò a sperimentare improvvisi attacchi di dolore allo stomaco. Scrisse dei suoi strazianti crampi nelle lettere ai membri della famiglia, ma non riuscì mai ad ottenere una diagnosi adeguata dai medici.
Inoltre Verne soffrì di episodi di paralisi facciale nel corso della sua vita. Durante questi episodi dolorosi, un lato del suo viso diventava improvvisamente immobile. Dopo il primo attacco, i medici trattarono il suo nervo facciale con la stimolazione elettrica, ma non riuscirono a risolvere il problema. Recentemente i ricercatori hanno concluso che soffrisse della paralisi di Bell, una forma temporanea di paralisi facciale unilaterale causata da un danno al nervo facciale.
12. Il nipote gli sparò con una pistola
Nel marzo 1886, un incidente traumatico lasciò il 58enne Verne invalido per il resto della sua vita. Il nipote di Verne, Gaston, allora ventenne e affetto da una grave malattia mentale, divenne improvvisamente violento. Lo scrittore stava tornando a casa quando, di punto in bianco, Gaston gli sparò due volte con una pistola. Per fortuna, Verne sopravvisse, ma il secondo proiettile sparato da Gaston colpì la gamba sinistra dell’autore lasciandogli un danno permamente.
13. Divenne zoppo
Dopo l’incidente, Gaston fu mandato in un manicomio. Non gli fu diagnosticato un disturbo specifico, ma la maggior parte degli storici ritiene che soffrisse di paranoia o schizofrenia.
Verne non si riprese mai completamente dall’incidente. Il proiettile danneggiò gravemente la sua gamba sinistra, e il suo diabete complicò il processo di guarigione. Un’infezione secondaria lo lasciò con una forma di notevole zoppia che persistette fino alla sua morte avvenuta nel 1905.
14. Le sue opere hanno influenzato il genere Steampunk
Le opere di Jules Verne hanno influenzato la nascita dello Steampunk, il sottogenere della fantascienza che prende ispirazione dalla tecnologia industriale del XIX secolo. Alcuni dei personaggi di Verne, così come le macchine immaginarie di cui scriveva, sono apparsi in importanti opere steampunk. Per esempio il capitano Nemo di Ventimila leghe sotto i mari è apparso come personaggio nella serie a fumetti The League of Extraordinary Gentlemen.
15. Molte delle previsioni di Jules Verne si sono avverate
Alcune delle tecnologie immaginate da Verne nella finzione divennero poi realtà. Una delle macchine sognate da Verne, il Nautilus, il sottomarino elettrico di Ventimila leghe sotto i mari, prese vita anni dopo.
Il libro fu pubblicato nel 1869, e i primi sottomarini a batteria furono lanciati nel 1880.
Inoltre Verne scrisse di grattacieli, ascensori, automobili con motori a combustione interna, treni e luci elettriche. Era incredibilmente in anticipo sul proprio tempo. Scrisse persino di un gruppo di calcolatori meccanici ( che ricordano i moderni computer) che potevano comunicare tra loro attraverso una rete (non vi ricorda Internet?).
Impressionante per un uomo nato nel 1828.
Eccoci arrivati alla fine del nostro elenco Conoscevate queste curiosità su Jules Verne? Quale vi ha sorpreso di più? Vi aspettiamo nei commenti.
Recensione del libro
Il giro del mondo in ottanta giorni
di Jules Verne
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: 15 cose che (forse) non sai su Jules Verne
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