

Anche la produzione letteraria in versi merita di essere celebrata e ricordata: ci pensa la "Giornata mondiale della poesia" che ricorre il 21 marzo di ogni anno con l’obiettivo di festeggiare una forma d’arte che ha coinvolto generazioni e generazioni.
Difficile dare una collocazione temporale a questo modo di scrivere e mettere nero su bianco frasi e parole. La poesia, infatti, è comunicazione allo stato puro e nasce prima ancora della scrittura.
Lo sanno bene i famosi cantastorie che ogni tanto si ricordano nei libri di scuola. Principalmente caratteristici dei paesi anglosassoni, questi messaggeri di scritti e suoni in versi sono stati i primi a trasmettere e condividere la poesia come forma d’arte permettendo, così, che arrivasse fino ai giorni nostri.
Quale occasione migliore della Giornata mondiale della poesia per conoscere le raccolte poetiche e le produzioni in versi più moderne? Dal passato uno sguardo sul presente tra novità in libreria e autori che ancora oggi continuano ad incantare quei lettori che prediligono i componimenti in versi.
I libri per chi ama leggere in versi in occasione della Giornata mondiale della poesia
Leggere poesie non è qualcosa che appartiene a tempi trascorsi: la produzione in versi è ancora in gran voga e lo dimostrano i tanti libri presenti nelle migliori librerie che raccontano vicende, sensazioni ed emozioni attraverso una composizione stilistica caratteristica di tale genere letterario.
Eccone alcune, dalle più recenti a quelle che hanno riscontrato il successo del grande pubblico, consigliate a chi è appassionato di poeti, poetesse e poesie.

Fernando Bandini è tra gli autori più conosciuti nel mondo della poesia: per questo non è sicuramente facile radunare la sua produzione letteraria. Si incontrano sulla sua strada opere minori e opere maggiori, testi in latino e italiano, per un lavoro nel complesso corposo e interessante. Non solo scritti personali, ma anche traduzioni e versioni di quei poeti che hanno fatto la storia e si sono distinti per la loro capacità di colpire i sentimenti più nascosti. Un autore da conoscere e grazie al quale arricchire il proprio bagaglio poetico attraverso il confronto con virtuosissimi poeti e cultori della materia.

Nicola Gardini è uno di quegli autori per il quale è doveroso dire che la poesia non è solo un ricordo, non è un genere letterario passato e finito nel dimenticatoio. Quello di Gardini, infatti, è un libro che utilizza la poesia come mezzo espressivo per parlare proprio del tempo. Bellezza espositiva, eleganza, serenità ed una sorta di equilibrio positivo è ciò che trapela dai suoi scritti: fondamentalmente una raccolta di scritti in versi senza alcuna pretesa se non quella di intrattenere, a prescindere dall’età, dal grado di formazione, dal background culturale. Perché la poesia parla a tutti, racconta cose belle e per questo deve essere accessibile per chiunque.

Cosa dire su Jacques Prévert se non che è impossibile perderlo? Poeta e sceneggiatore francese, l’autore è uno che conoscere bene l’amore con la "A" maiuscola. Non si tratta di moda: l’amore come le poesie che parlano di questo sentimento non possono essere annoverate tra le cose vanno di moda. Prévert racconta così tutto ciò che gira intorno all’amore come se fosse un vivissimo adolescente. Nessuna possibilità di etichettarlo in un modo piuttosto che in un altro: egli è come se fosse sempre perfettamente in linea con le generazioni attuali, con i desideri del momento, con i pensieri più moderni. Forse perché l’amore e ciò di cui parla è davvero parte di un presente infinito.

Dove sono i poeti moderni e soprattutto cosa raccontano? Possiamo ancora parlare di poesia nel 2018 e di una produzione in versi che emoziona, che suscita interesse e che incontra i gusti del pubblico? Francesco Sole è forse la risposta a queste domande che spesso destano riflessioni tra gli addetti ai lavori. Una storia fatta non solo di poesie ma anche di poeti e di scrittori che si incontrano nella notte e condividono i segreti dell’amore, dell’arte e della poetica. Un libro che lascia al lettore la possibilità di leggerlo assecondando il proprio stato d’animo, percorrendo il viaggio tra le pagine nel susseguirsi delle stagioni. Con un messaggio chiaro: dove non c’è amore è tempo perso.

Donatella Bisutti lancia una sfida a tutti coloro che dicono di non amare la poesia: quest’ultima non è oscura, non è difficile, non è inutile. Un libro che ha registrato grande successo e che offre uno sguardo diverso sulla poesia. Quest’ultima può essere un mezzo del quale l’essere umano può servirsi per cercare riparo ed entrare in contatto con la parte a lui più sconosciuta. Nell’accezione della Bisutti la poesia non è altro che un alfabeto del mondo, ovvero una chiave speciale per aprire le porte segrete della nostra psiche ed iniziare, così, a vivere meglio. Grazie alla poesia è possibile ritrovare lo sguardo di meraviglia che abbiamo perso crescendo, eliminando il senso di noia, l’inutilità e la malinconia che talvolta bussa alla nostra porta.
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