Massimiliano Fois (26 marzo 1975) è scrittore, pubblicista e Direttore artistico del Museo Antoine de Saint-Exupéry Alghero.
Tra i suoi libri, ricordiamo Un’altra Alghero (Panoramika, 2008), scritto con Raffaele Sari Bozzolo, Blue hotel (Panoramika, 2005) e Sangremar (Nemapress, 2012).
Oggi è in libreria con il libro di poesie Breviario per notturni campestri (Nemapress, 2018) e con il saggio Pizzicaluna a l’Alguer. Antoine De Saint-Exupéry ad Alghero e il Piccolo Principe vissuto dai bambini (Nemapress, 2018).
- Ciao Massimiliano, benvenuto su Sololibri.net. Cominciamo questa intervista parlando di te e del tuo percorso letterario. Chi è Massimiliano e cosa fa nella vita?
Intanto vi ringrazio per questa intervista. Chi è Massimiliano? è una gran bella domanda. Posso dire che sono una persona che in verità vorrebbe non far male a nessuno, né con i versi né con le parole, sono uno che crede nelle promesse, anche in quelle impossibili. Nella vita ho fatto tanti lavori, dai più umili, fino a quelli, diciamo, più rinomati. Ora nella vita ho deciso di crederci e di continuare a provare a vivere solo scrivendo, perché è quello che so fare. Ad oggi sono il Direttore Artistico del Museo Antoine de Saint-Exupéry Alghero del Parco di Porto Conte, che nasce da un mio progetto e da anni di ricerche.
- Come è nato l’amore per la scrittura e perché scrivi?
L’amore per lo scrivere nasce fin da bambino, ma più che altro dalla curiosità su tutto. Avevo scritto la mia prima poesia a 12 anni. Poi è arrivato l’amore per la storia e la ricerca, senza mai abbandonare la narrativa e la poesia. Anni fa avevo scritto un racconto autobiografico dal titolo Maradò e lo scrissi come terapia, cioè non riuscivo a ricordare alcuni momenti della mia infanzia e ho provato a raccontarli. Quel lavoro ha vinto nel 2017 il Primo Premio per la narrativa al Premio Salvatore Quasimodo, che mi è stato consegnato a Bergamo dal figlio del Nobel.
- La tua ultima fatica letteraria è Breviario per notturni campestri, pubblicata per la casa editrice Nemapress, una silloge poetica che è diventata anche un reading di poesia con accompagnamento musicale a cura di artisti con chitarra, tromba e percussioni. Di cosa parlano queste liriche e da dove nasce il titolo?
Sì, la mia ultima fatica letteraria è la raccolta di poesie Breviario per notturni Campestri, arrivato alla terza ristampa per la mia attuale casa editrice, le Edizioni Nemapress, ed è arrivato anche alla 14esima rappresentazione dal vivo con la formula del Concerto poetico, dove mi affianco al chitarrista Quirico Solinas, al percussionista Paolo Zuddas e al trombettista Manuele Costantino. Uno spettacolo che continua a emozionare le persone e la critica. Il testo da poco ha vinto il primo Premio al Premio letterario Osilo per la poesia edita e questo mi riempie ovviamente di orgoglio, perché sono versi che ripercorrono tutta la mia vita, attraverso un simbolismo ermetico che indaga l’amore, le attese, gli addii, i misteri delle notti campestri di una Sardegna misteriosa, i rituali a luce di luna e la fine del mare. Oltre alle Poesie ho nelle librerie il mio ultimo saggio Pizzicaluna a l’Alguer- Antoine del Saint-Exupéry ad Alghero, arrivato alla seconda edizione aggiornata.
- Che lettore sei? Cosa ti piace leggere?
Leggo molto materiale sui temi e le storie che affronto nel costruire i miei saggi e gli allestimenti per le esposizioni storiche, l’altra mia passione che condivido con Carla Fois, che cura gli allestimenti.
- Che cosa sogni?
Sogno di vivere in modo tranquillo. Non essendo nato in una famiglia benestante, ma proletaria, il sogno è quello di vivere senza l’affanno di arrivare a fine mese. Herman Hesse diceva che un bravo artista è destinato a essere infelice nella vita, perché ogni volta che ha fame e apre il suo sacco, vi trova dentro solo perle... Quanto è vero! Ma bisogna lottare e perseverare e non permettere mai a nessuno di distruggere il tuo sogno, c’è sempre qualcuno che vuole distruggerlo
- Stai lavorando a qualche nuovo libro?
In verità sto lavorando a vari progetti contemporaneamente, due saggi storici, due nuove installazioni storiche, un racconto ambientato in Sardegna e tanto altro. Purtroppo non posso rivelare gli argomenti, anche perché in questo lavoro basta pochissimo per essere plagiati o letteralmente copiati: mi è già successo e non voglio che si ripeta più, ma di questo aspetto ne parleremo un’altra volta.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Intervista a Massimiliano Fois, in libreria con Breviario per notturni campestri
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