Il 31 luglio 1944 lo scrittore francese Antoine de Saint-Exupéry scomparve nel nulla durante una missione di ricognizione aerea. Svanì attraversando il cielo come una cometa e di lui si perse ogni traccia. Era partito contro il vento, dalla base militare di Borgo in Corsica, ma non era mai giunto alla sua destinazione finale, la città di Lione.
Nelle pagine del suo libro più famoso, Il piccolo principe, aveva scritto:
Sarò morto, e non sarà vero.
A lungo i lettori si erano aggrappati con fede a quella frase, immaginando che l’autore avesse raggiunto un altro mondo proprio come il bambino protagonista del suo romanzo. Poi, a distanza di oltre sessant’anni da quella misteriosa scomparsa, improvvisamente venne a galla la verità.
L’aereo ritrovato di Antoine di Saint-Exupèry
È il 2004 quando vengono recuperati, a oltre settanta metri di profondità nel mare al largo di Marsiglia, i resti di un velivolo Lockheed P38 Lightning, lo stesso a bordo del quale lo scrittore francese compì il suo ultimo volo. Il suo corpo, però, non sarà mai ritrovato.
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Il velivolo fu abbattuto presumibilmente da un caccia tedesco. Nel 2008 Horst Rippert, ex pilota della Luftwaffe, confessò di aver colpito con il suo Messerschmitt Bf 109, un P-38 proprio nella notte del 31 luglio 1944 al largo della costa marsigliese. Rippert raccontò la verità prima di morire per sgravarsi la coscienza, e aggiunse di aver sperato fino all’ultimo che non fosse davvero lui, lo scrittore francese, la vittima. Non voleva essere l’assassino del Poeta del Cielo, era meglio che la morte di Antoine de Saint-Exupèry rimanesse nel confine incerto della leggenda, persa nel mito eterno della scomparsa durante un volo nei cieli che sconfinava nell’infinito.
La verità sulla morte di Antoine venne alla luce a poco a poco. Nel 1998 un pescatore di Marsiglia ritrovò un braccialetto d’argento impigliato tra le maglie della sua rete da pesca. L’iscrizione che vi era incisa non lasciava adito ai dubbi: era il bracciale di Antoine de Saint-Exupèry. Sulla superficie argentea della catena erano infatti incisi i nomi di Saint’Ex (l’amichevole soprannome di Antoine, Ndr), della moglie Consuelo e della casa editrice newyorkese che aveva pubblicato Il piccolo principe.
Da quel momento le ricerche dei resti del celebre autore francese si concentrarono nel porto a largo di Marsiglia. Nonostante ogni sforzo tuttavia il corpo dello scrittore-aviatore non fu mai ritrovato. Si preferisce pensare che sia ancora disperso tra le stelle, come preannuncia una frase profetica contenuta nel suo celebre libro. Il pilota Saint-Exupèry era abituato ad abitare il cielo e sapeva bene che il firmamento stellato è la vera mappa dell’universo:
Di notte, guarderai le stelle. La mia stella per te sarà una delle stelle. Allora amerai guardarle tutte. Saranno tutte amiche tue.
Antoine presentiva che non sarebbe tornato indenne da quel volo. Si era sul finire della Seconda guerra mondiale. Esperto aviatore, Saint-Exupèry era divenuto capitano e si arruolò nell’Armèe de l’Air. Prima di partire per quell’ultimo viaggio lasciò una lettera adagiata sulla scrivania, che oggi appare come un oscuro presagio.
In quella lettera aveva scritto:
Sotto la minaccia della guerra, sono più nudo e spoglio che mai. Se verrò abbattuto, non avrò nulla da rimpiangere. Ero nato per essere un giardiniere.
Il suo libro capolavoro Il piccolo principe era stato pubblicato appena un anno prima da una casa editrice di New York, il 6 aprile del 1943, e gli avrebbe garantito fama imperitura. Avrebbe venduto 150 milioni di copie in tutto il mondo e sarebbe stato pubblicato in 275 edizioni. Proprio come il protagonista del suo romanzo anche Antoine de Saint-Exupèry era partito, oltre i confini del mondo, perso in un sogno, per non fare più ritorno.
La morte di Antoine de Saint-Exupèry: un mistero insoluto
Le ragioni della caduta in mare sono tuttora oscure. Le eliche del velivolo non apparivano deformate, né vi erano buchi di proiettili sulla sua superficie. Secondo Patrick Grandjean, direttore del ministero della Cultura francese, l’unica certezza a proposito della morte di Saint-Exupery è la localizzazione del punto in cui precipitò l’aereo, riconosciuto tramite il numero di serie presente sulla carlinga.
È impossibile dire se è stato abbattuto, se ha perso conoscenza o se ha avuto un incidente meccanico.
fonte
Pare che prima del decollo Antoine avesse confessato a un amico
Vorrei sparire proprio come il mio piccolo principe.
Quella frase sibillina contribuì ad alimentare il mistero della sua scomparsa che ancora oggi appare velato da un’ombra che neppure i resti del velivolo arrugginito, sprofondato negli abissi, hanno contribuito a dissipare. Chissà se il Poeta del Cielo, dopo essere decollato a bordo del suo aereo, ha finalmente incontrato il bambino che proveniva dall’asteroide B612.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: La misteriosa morte di Antoine de Saint-Exupèry
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