Torna l’acqua alta a Venezia e torna ad allagare l’omonima libreria, famosa in tutto il mondo. A segnalarlo è la libreria stessa, che ieri ha postato su Facebook una foto che mostra l’acqua che ha invaso i locali e l’hashtag preoccupato #herewegoagain (ci risiamo). Fortunatamente, però, i danni rispetto all’anno scorso sono stati limitati: "siamo stati fortunati", comunicano oggi i proprietari, sempre tramite i social.
Il maltempo l’anno scorso: librerie distrutte, Acqua Alta in ginocchio e migliaia di libri perduti
Un anno fa l’acqua alta a Venezia aveva messo in ginocchio la città. La marea nella giornata del 15 novembre 2019 aveva toccato il livello di 154cm, portando danni enormi ai beni culturali della città. Molte librerie avevano infatti lanciato un grido disperato sul web, mostrando le foto di centinaia di libri andati perduti, distrutti dalla mareggiata che ha investito la laguna.
Tra le librerie più colpite si trovava anche l’anno scorso la famosa libreria Acqua Alta, che, con la mareggiata del precedente 13 novembre, aveva perso centinaia di volumi. Le vasche, le barche e la famosa gondola ricolma di libri purtroppo non erano stati sufficienti a evitare lo sfacelo e la distruzione che si era verificata: l’acqua era stata così alta che aveva sommerso anche la gondola, simbolo della resistenza della libreria alla distruzione dell’acqua della laguna.
I proprietari della libreria avevano fatto sapere che l’acqua era arrivata ovunque sommergendo i volumi, purtroppo irrecuperabili: la mareggiata aveva vinto anche la storica libreria, che accoglie visitatori da ogni angolo del mondo.
Purtroppo però la libreria Acqua Alta non è stata l’unica ad essere colpita dal disastro, dal momento che molte altre avevano lanciato il loro grido di dolore su Facebook. Anche la Libreria Goldoni Treviso mostrava sui social i locali distrutti dalla mareggiata, con centinaia di libri che galleggiano sparsi sul pavimento.
Uno spettacolo che nessuno avrebbe voluto vedere e che mostra la forza devastante della natura in una città fragile come Venezia. Il livello dell’acqua un anno fa a Venezia aveva toccato il livello record di 150 centimetri e la cultura aveva pagato un prezzo enorme.
Anche la biblioteca Quirini Stampalia era stata allagata, e sulla pagina Facebook mostrava le condizioni dei magazzini che sono stati invasi dall’acqua.
Anche qui erano centinaia i volumi sommersi dall’acqua e il conto dei danni era molto elevato. La miscellanee dell’Ottocento e del Novecento, insieme ai libri del fondo Treves, erano tutti finiti nell’acqua marina.
Un’altra richiesta di aiuto era arrivata dal Conservatorio Benedetto Marcello, che mostrava centinaia di partiture rovinati dall’acqua e chiedeva aiuto specialistico.
In poche ore tantissimi erano accorsi in aiuto per riuscire a fermare i danni ai documenti. La partecipazione era stata vasta:
Incalcolabili erano stati anche i danni che si sono registrati a San Marco dove la cripta della basilica era sommersa e l’acqua aveva raggiunto i 120 centimetri all’interno, portando danni ai pavimenti e alle pareti, che avevano assorbito l’acqua che ha invaso i locali.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: La libreria Acqua Alta a Venezia è ancora allagata causa maltempo
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