Sono nato nel 1923 sotto un cielo in cui il Sole raggiante e il cupo Saturno erano ospiti dell’armoniosa Bilancia.
È l’incipit del curriculum di Italo Calvino, scritto di suo pugno nell’autunno del 1969 e destinato all’editore Franco Maria Ricci. Parla delle città dove ha vissuto: Sanremo, Torino e Parigi. E traccia un bilancio letterario e di vita. Nel 2023 lo scrittore compirebbe 100 anni: un anniversario che si annuncia ricco di celebrazioni ed eventi. Ai suoi libri e a una vita interamente dedicata alla letteratura, la Kasa dei Libri di Andrea Kerbaker, a Milano, dedica Calvino in Kasa, una mostra che sarà visitabile fino al 6 aprile.
I libri di Calvino alla Kasa dei Libri a Milano
Tra le stanze di questo appartamento ingombro di volumi in Largo de Benedetti, a metà strada tra un museo e una biblioteca, si dipana il racconto di un’esistenza. Ci sono i libri di Calvino ovviamente: oltre 300 quelli esposti, dalle Lezioni americane a Se una notte d’inverno un viaggiatore, da Il sentiero dei nidi di ragno a Marcovaldo. E poi Il barone rampante, Il visconte dimezzato e Il cavaliere inesistente, per citare solo alcuni esempi di una produzione estremamente varia. Ma l’allestimento sa guardare all’uomo e ricreare curiosità e aspetti meno noti della sua vita letteraria, raccontati in pillole per immagini sul sito facebook della Kasa. Così i fiori essiccati dell’allestimento rappresentano un richiamo alle origini e alla famiglia. I genitori di Calvino erano accademici affermati. L’agronomo Mario Calvino, molto noto all’Avana e in Liguria, insieme alla moglie e botanica Eva Mameli fondò il mensile Il giardino fiorito: la mostra ne espone per la prima volta al pubblico alcuni numeri. Di loro Calvino parla di rado. Ma da quel mondo naturalistico di cui è imbevuta la sua infanzia prende ispirazione a piene mani, specie nei primi lavori. Valga per tutti il racconto La formica argentina.
I libri degli altri e le curiosità letterarie
Il massimo del tempo della mia vita l’ho dedicato ai libri degli altri, non ai miei.
Lo dice Calvino parlando di sé e del suo lavoro. Entra, infatti, in Einaudi giovanissimo, a 26 anni. Scrive, spesso in forma anonima, presentazioni per i tascabili della collana Piccola biblioteca scientifico-letteraria. Dal ’71 all’85 dirige
Centopagine. La mostra dedica un’intera sezione alla sua attività di editor: raccoglie curatele, prefazioni, risvolti, tutti in forma originale e molte rarità. Espone, ad esempio, l’unica prova di traduzione di Calvino: I fiori blu di Raymond Queneau edito da Einaudi nel 1967.
Il Calvino che non ti aspetti: dai manuali di scuola a Playboy
Lo scrittore si cimentò anche nella stesura di manuali per la scuola in collaborazione con Giambattista Salinari, ma con scarso successo presso il corpo docente di allora. I tre volumi pubblicati da Zanichelli nel 1970, intitolati La letteratura 1,2,3, furono poco adottati e circolarono solo nell’anno dell’uscita.
Ci sono poi le collaborazioni inaspettate che non si limitano alle riviste letterarie classiche: racconti e articoli di Calvino vengono, infatti, pubblicati da Linus, Il Corriere dei Piccoli, o sul primo numero dell’edizione italiana del mensile Playboy. Ma lo scrittore è anche autore di canzoni, ispiratore di film degli anni Sessanta, voce narrante di documentari sulla Resistenza.
Calvino a Kasa: orari della mostra
La mostra in Largo Aldo de Benedetti, a Milano, conta su un corredo di visite guidate, alcune con la supervisione del padrone di casa, laboratori per i più piccoli e incontri letterari a tema. È visitabile fino al 6 aprile dal lunedì alla domenica, dalle 15 alle 19. Per informazioni sul programma dettagliato degli eventi: kasadeilibri.it
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Italo Calvino in mostra alla Kasa dei libri a Milano, a 100 anni dalla nascita
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