"Natale non è Natale senza regali", si lamentò Jo, sdraiata sulla coperta.
"È così spiacevole essere poveri!" sospirò Meg, abbassando lo sguardo sul suo vecchio vestito.
Gli amanti di Piccole donne non potranno certo dimenticare la prima battuta con cui Jo March, intramontabile eroina letteraria, si palesa al pubblico.
“Natale non è Natale senza regali” una frase che risuona come un ritornello ogni anno, perché nel periodo delle festività natalizie è impossibile non pensare alle sorelle March che mantengono il buonumore nonostante il loro sia un Natale povero, e rinunciano a una colazione succulenta per rifocillare dei bambini malati.
In Piccole donne ritroviamo tutto l’immaginario delle festività natalizie ancora intatto: ci sono i canti di Natale attorno al fuoco, i ferventi preparativi, piste da ghiaccio, slittini e guanti caldi, ghirlande da appendere alle finestre e, infine, la neve che ammanta il tutto con un’atmosfera surreale.
Tra le righe le avventure delle sorelle March celebrano il calore della famiglia, la fratellanza e l’amore per il prossimo, motivi per cui Piccole donne è il classico perfetto da rileggere durante le festività natalizie.
Louisa May Alcott e il Natale
Leggendo Piccole donne possiamo intuire quanto la ricorrenza del Natale fosse cara all’autrice, Louisa May Alcott. Le sorelle March festeggiano un Natale povero, ma ricco di buoni valori, unite dall’affetto che provano l’una per l’altra.
Il loro è un Natale letterario, all’insegna dei libri e della letteratura, tutte quante si svegliano infatti il mattino di Natale scoprendo un libricino sotto il cuscino:
Nella grigia luce del mattino di Natale, la prima a svegliarsi fu Jo; rimase delusa nel vedere che non vi erano calze appese al camino ma, ricordandosi della promessa della mamma, cercò sotto il cuscino e ne trasse un libretto rilegato in rosso. (...)
Con un allegro “Buon Natale” destò Meg e le ricordò di cercare sotto il cuscino. Anch’essa trovò un libro con la copertina verde e con alcune parole di dedica scritte dalla mamma. Questo, rendeva il dono ancor più prezioso. Poco dopo Beth ed Amy si svegliarono e, frugando sotto i guanciali, trovarono la prima un libro color cenere, la seconda uno color turchino.
Le quattro piccole donne inaugurano così il loro Natale leggendo i loro libri nuovi e commentandoli alle prime luci dell’alba. Un po’ della loro gioia e del loro chiacchiericcio giungono sino al lettore che osserva commosso la scena.
Ma la narrazione del Natale di Louisa May Alcott non si ferma certamente qui.
L’autrice tornò varie volte sul tema, continuando a scrivere storie natalizie, molte delle quali sono confluite nella Borsa degli stracci della zia Jo , titolo originale Aunt Jo’s Scrap Bag, una serie di sei libri delle vacanze per bambini pubblicati dal 1872 al 1882.
Non meno preziose sono le storie che Louisa May Alcott dedicò all’amata nipotina Lulù, scrivendole come dono per lei, per farle avere un regalo da scartare il mattino di Natale.
Recensione del libro
Nuove storie di Natale. Racconti inediti
di Louisa May Alcott
I racconti di Natale di Louisa May Alcott
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Nel libro I racconti di Natale di Louisa May Alcott pubblicato da Garzanti ritroviamo deliziosi racconti legati dal tema della magia del Natale.
Nelle sue storie Alcott parla di quei piccoli gesti di generosità, benevolenza e amore che possono trasformare la tristezza in un sorriso, la povertà in ricchezza, scaldando il cuore di chi li riceve.
La raccolta edita da Garzanti è un libricino che si compone di otto brevi racconti, che si leggono in fretta ma non si dimenticano, e sono capaci di incarnare il vero spirito del Natale.
Natale è il momento in cui hanno luogo miracoli commoventi di ogni specie.
Il primo racconto della raccolta si intitola La notte di Natale e narra proprio il Natale vissuto dalle nostre amate piccole donne. Segue La scelta di Kate, la storia di un’orfanella che deve decidere con quale famiglia affidataria vivere e si farà guidare dal cuore; in Che cosa può fare l’amore troviamo gli ospiti di un pensionato che cercheranno di far vivere a due ragazzine un Natale migliore; Il Natale di Tilly narra la pietà di un’orfanella che salva un pettirosso caduto dal nido; ne Il racconto di Rosa una cavalla ripercorre la propria vita, tappa dopo tappa, esprimendo un desiderio finale che vorrebbe veder realizzato nella notte più magica dell’anno.
Infine nel racconto conclusivo e forse il più commovente, La teiera di Mrs Podgers, ritroviamo un’anziana vedova che cova nel cuore un amore che non può più vivere, ma la notte del Natale ha in serbo una sorpresa speciale per lei, nel ricordo di una promessa fatta tanti anni prima.
Louisa May Alcott ci racconta il Natale nel suo aspetto più intimo e profondo, descrivendone l’atmosfera e l’incanto impalpabile. Nelle storie di Alcott la magia del Natale non è racchiusa nelle renne volanti o negli elfi, ma nella bontà che in ultimo trionfa e nella speranza in grado di illuminare ogni cosa come una mano fatata.
La scrittrice riporta il valore del Natale ai gesti di benevolenza, all’intimata domestica, all’affetto, al calore familiare, a tutto quanto oggi purtroppo si sta perdendo nella trasformazione del Natale in una ricorrenza sempre più commerciale, dettata dall’imperativo della vendita.
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Di recente Edizioni Clichy ha pubblicato le favole che Louisa May Alcott scrisse per la nipotina Lulù.
La raccolta si intitola Nuove storie di Natale di Louisa May Alcott e contiene una serie di racconti inediti in italiano.
In apertura del libro Louisa si firma artisticamente “zia Jo” e inaugura così una serie di fiabe dedicate a Lulù, la nipotina rimasta orfana che la Alcott decise di accogliere in casa propria.
Nel libro troviamo alcune fiabe curiose come il Paese delle Caramelle nel quale una bambina di nome Lily - alter ego di Lulù - si addentra in una specie di paese dei Balocchi denominato Paese delle Caramelle. Tra biscotti alla cannella e altre leccornie Lily avrà la possibilità di scoprire gli insegnamenti veri della vita di cui farà tesoro per sempre.
Ne Le scarpette ballerine invece ricorre il tema dell’oggetto magico, un topòs letterario caro alle fiabe. Grazie alle sue magiche scarpette rosse Kitty vince la sua pigrizia e si trasforma in una bambina ubbidiente e volenterosa.
A predominare in ogni storia è sempre la saggezza proverbiale dell’autrice. Le favole contengono una morale chiara ed esaustiva, condita con la fervida immaginazione della Alcott che immaginò ogni racconto come una tenera fiaba della buonanotte da raccontare alla nipotina. Decise di farne un libro proprio in occasione del Natale perché:
Non avendo nient’altro da regalare quest’anno, le ho raccolte in un solo volume come dono di Natale.
Sarebbe bello se anche i lettori di oggi, a oltre cento cinquant’anni di distanza dalla pubblicazione, leggessero queste fiabe come un dono di Natale fatto loro dalla grande scrittrice d’epoca vittoriana.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Il Natale secondo Louisa May Alcott: i racconti dell’autrice di Piccole donne
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