In libreria è disponibile “Un frammento di mondo” (titolo originale A Piece of the World, traduzione di Tiziana Merani, Giunti, 2017, pp. 320, euro 14,90) il nuovo romanzo di Christina Baker Kline dove l’autrice britannica narra la vita di una donna emblematica e misteriosa, Christina Olson, ispiratrice del celebre quadro Christina’s World” (1948) del pittore realista statunitense Andrew Wyeth (1917-2009), intrecciando finzione e verità storica.
La trama del romanzo
“In seguito mi disse che aveva avuto paura di mostrarmi il dipinto. Pensava che non mi sarebbe piaciuto il modo in cui mi aveva ritratta: mentre mi trascinavo sul prato, con le dita piantate nella terra e le gambe ripiegate all’indietro”.
Cushing, Maine, USA. 1939. La quarantaseienne Christina viveva insieme al fratello minore Alvaro e alla sua famiglia in una fattoria. La donna non era in grado di camminare a causa di una poliomielite spinale. La caparbia e coraggiosa Christina, una volta diventata inferma, si era sempre rifiutata di usare una sedia a rotelle e per questa ragione la donna aveva preferito trascinarsi per la casa e fuori di essa. Christina Olson non aveva ceduto alla malattia ma pur senza l’uso delle gambe si trascinava con la sola forza delle braccia, perché la sua voglia di libertà era più forte.
In una bella giornata di luglio il ventiduenne Andrew Wyeth, capelli ramati e penetranti occhi azzurri, giovane artista esile e sorridente, aveva bussato alla porta della fattoria accompagnato dalla giovane amica di Christina, Betsy James. Il pittore aveva abbozzato uno schizzo della fattoria
“Con pennellate energiche, Andy ha ridotto la casa a una scatola bianca con due lati rivolti al mare”.
Tra Andrew e Christina era scattato subito qualcosa di speciale: l’artista era completamente ammaliato da Olson House e dai suoi singolari abitanti. Blocco sotto il braccio e pennelli in mano, Andy sarebbe tornato molte altre volte, da solo o con la moglie Betsy, per ritrarre quella casa piena di fascino, popolata da antichi ricordi e misteriose leggende.
Christina viveva sola col fratello, in un mondo piccolo nel quale il suo corpo fragile e ferito poteva orientarsi a occhi chiusi. Così diversi, Andy e Christina, eppure così simili: due spiriti curiosi, vivaci e resilienti, tra i quali sarebbe nata un’intensa amicizia. Andy avrebbe spezzato la monotonia delle giornate di Christina, apprezzando l’intelligenza e l’arguzia dell’inferma senza mai compatirla per il suo handicap fisico.
Ma, soprattutto Andrew sarebbe stato l’unico a chiedere a Christina: “«Chi è Christina Olson?»”, e a rimanerle vicino tanto a lungo per scoprirlo.
“La gente pensa che quel dipinto sia un ritratto, ma non è cosi. Non proprio”.
La risposta è immortalata nel dipinto a tempera a lei dedicato che destina una donna straordinaria a non cadere nell’oblio. Uno dei quadri americani più famosi di tutti i tempi è esposto al Museo d’Arte Moderna di New York.
“Su una cosa è stato davvero fedele: che fosse un santuario o una prigione, la costruzione sulla collina è sempre stata la mia casa. Ho passato la vita ad amarla con tutta me stessa e a volerne fuggire, prigioniera del potere che esercitava su di me”.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Il nuovo romanzo di Christina Baker Kline arriva in libreria
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