Ieri sera, super ospite della trasmissione televisiva Che tempo che fa, Papa Francesco ha invitato i fedeli a pregare con le parole di san Tommaso Moro, il celebre umanista inglese giustiziato con l’accusa di tradimento di Re Enrico VIII.
La prima diretta del Papa sulla televisione italiana è stata seguita da 6,7 milioni di telespettatori totalizzando un 25.41% di share, con un picco di 8,7 milioni e del 32.3%.
Alla fine della lunga intervista il Pontefice ha confessato che da oltre quarant’anni prega ogni sera, prima di andare a dormire, pronunciando le parole di Tommaso Moro e ha invitato i telespettatori a fare altrettanto:
Il senso dell’umorismo è una medicina e ti fa relativizzare le cose: ti rende gioioso, ti fa tanto bene. Da quarant’anni prego ogni giorno con la Preghiera del Buonumore di Thomas More.
Una parentesi leggera nel corso di un dialogo che ha toccato argomenti di grande spessore. Ma a quali parole si riferiva il Papa? Scopriamo testo e origine della Preghiera del Buonumore.
La preghiera del Buonumore: testo
Dammi o Signore, una buona digestione
ed anche qualcosa da digerire.Dammi la salute del corpo,
col buonumore necessario per mantenerla.Dammi o Signore, un’anima santa,
che faccia tesoro di quello che è buono e puro,
affinché non si spaventi del peccato,
ma trovi alla Tua presenza
la via per rimettere di nuovo le cose a posto.Dammi un’anima che non conosca la noia,
i brontolamenti, i sospiri e i lamenti,
e non permettere che io mi crucci eccessivamente
per quella cosa troppo invadente che si chiama "io".Dammi, o Signore, il senso dell’umorismo,
concedimi la grazia di comprendere uno scherzo,
affinché conosca nella vita un po’ di gioia
e possa farne parte anche ad altri.
La preghiera del Buonumore: storia e origine
Tommaso Moro scrisse il componimento in carcere, durante la lunga prigionia presso la Torre di Londra, nell’attesa di essere giustiziato per Alto Tradimento verso il Re e la Chiesa Anglicana.
Si racconta che Moro, poco prima che il boia lo decapitasse, ebbe ancora la forza di dire:
“Pregate Dio per il Re, che lo illumini e lo ispiri”.
riferendosi al sovrano Enrico VIII che presto avrebbe causato lo scisma anglicano che condusse l’Inghilterra alla separazione dalla Chiesa Cattolica di Roma.
Papa Francesco prega quindi con la preghiera di un martire, che decise di non disconoscere il Papa di Roma e per questo fu condannato al patibolo per tradimento dal Re nel 1535.
La vicenda all’origine della Preghiera del Buonumore è dunque drammatica, ma il Papa è riuscito comunque, con questo discorso, a strapparci un sorriso e una riflessione audace.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: La Preghiera del Buonumore di Tommaso Moro citata da Papa Francesco: testo e origine
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