La laurea è un traguardo importante nella vita di ogni studente: spesso si tratta del coronamento di anni di studio intenso, l’evento che, in qualche modo chiude la vita universitaria e segna l’ingresso nel mondo del lavoro e degli adulti.
Talvolta la laurea è anche l’inizio di un nuovo percorso che permette al laureando di affacciarsi nel mondo della ricerca e diventa, quindi, il primo, fondamentale, tassello di un percorso di studio più specialistico.
In ogni caso si tratta di un passaggio importante che, generalmente, comporta impegno e dedizione, fatica e motivazione, riservando anche grandi soddisfazioni. In questo percorso sono molte le persone che, gioco forza, stanno vicine al candidato: i docenti che seguono la stesura della tesi, gli esperti dell’argomento trattato a cui, talvolta, viene chiesto un indispensabile parere tecnico, altre persone interpellate e coinvolte (nei casi in cui il lavoro di tesi richieda anche un’indagine di carattere sociologico o antropologico) ma anche familiari e amici.
Proprio per questo scrivere i ringraziamenti della tesi di laurea, appare a molti laureandi un atto dovuto. Ecco alcuni consigli utili su come farlo.
Perché scrivere i ringraziamenti per la tesi di laurea
Chiariamo subito un punto essenziale: i ringraziamenti per la tesi di laurea non sono obbligatori. La scelta spetta solo a chi si sta per laureare ed è giunto alla fine della tesi.
Non dimenticate che si tratta di una prova d’esame: un elaborato di carattere estremamente formale che deve rimanere tale in ogni sua parte: per questo i ringraziamenti, se verranno inseriti, dovranno essere sintetici (non più di una pagina) e tener conto prima delle vicissitudini accademiche e, poi, di quelle personali.
Se pensate che sia necessario scrivere i ringraziamenti solo per omaggiare i vostri familiari e gli amici che vi sono stati vicini, prendete in considerazione la possibilità di lasciare una pagina bianca all’inizio della tesi e stampare, poi, delle copie che andrete a personalizzare con una dedica scritta a mano, redatta in base al destinatario che la riceverà in regalo.
Se ritenete che i ringraziamenti siano un atto dovuto nei confronti del relatore, del controrelatore e di eventuali correlatori, riflettete per un attimo sulle parole contenute in un libro che dovreste aver letto prima di iniziare a scrivere la tesi: “Come si fa una tesi di laurea”. In questo saggio Umberto Eco nota che
“È di cattivo gusto ringraziare il relatore. Se vi ha aiutato ha fatto solo il suo dovere”
Anche se, d’altra parte, è vero che senza l’apporto del relatore non avreste potuto laurearvi, i ringraziamenti appaiono un atto dovuto se il docente si è speso particolarmente per voi: può trattarsi di un incoraggiamento personale, di indicazioni bibliografiche e metodologiche specifiche, di solerzia, di contatti personali indispensabili per lo svolgimento della ricerca, ognuno dovrà riflettere sul proprio percorso e cercare di valutare il tipo di vicinanza “percepita”.
In ogni caso, se decidete di inserire i ringraziamenti, occorre tenere a mente che si tratta di una dimostrazione di affetto e di stima verso chi ci è stato vicino: per questo non serve lavorare di fantasia e inventare nulla, basta citare tutte le persone che hanno fornito un contributo che riteniamo importante, richiamando brevemente la motivazione per cui le ringraziamo, gli episodi specifici, il genere di aiuto o supporto che hanno effettivamente fornito.
Se la vostra tesi è stato solo il mezzo per ottenere un pezzo di carta e smetterla con i libri; se per scriverla ci avete impiegato meno di 6 mesi; se la vostra tesi, in realtà, l’ha scritta qualcun altro che avete pagato o l’avete copiata, avendo cura solo di cambiare le parole dell’originale; se la vostra tesi l’avete acquistata online; in tutti questi casi mettetevi davanti a uno specchio e siate sinceri con voi stessi: era solo una cosa che doveva essere fatta, non c’è stato bisogno di fare eccessiva fatica, non vi ha fatto male la schiena dopo i giorni passati dentro una biblioteca; non dovete dire grazie neanche a voi stessi, non occorre farlo neanche con qualcun altro.
Dove scrivere i ringraziamenti della tesi di laurea
Anche se non ci sono regole rigide le alternative, in questo caso, sono sostanzialmente due:
- i ringraziamenti possono essere posizionati alla fine della tesi, dopo l’ultimo capitolo in cui vengono tratte le somme del lavoro e vengono svolte le conclusioni. Se optate questa scelta i ringraziamenti saranno in qualche modo scollegati dal resto della tesi perché la loro posizione ne fa una semplice giustapposizione; proprio per questo potrete permettervi una maggiore informalità;
- altra opzione è quella di inserire i ringraziamenti tra l’introduzione e il primo capitolo. In questo caso si posizionano, a tutti gli effetti, all’interno della tesi: occorre fare molta attenzione alla formalità e alla sinteticità di quanto scrivete, concedendo più considerazione ai ringraziamenti istituzionali che a quelli privati.
In entrambi i casi, ricordate di non dilungarvi per più di una pagina (facciata) e, se scegliete la stampa/fronte retro (che, però, tendenzialmente non si utilizza per le tesi di laurea), ricordatevi di lasciare dopo i ringraziamenti una pagina bianca.
Per quanto riguarda l’eventuale dedica ricordate che, in questo caso, non ci sono alternative:
- va indirizzata a una sola persona (due al massimo);
- deve essere scritta in corsivo;
- il paragrafo deve essere formattato con allineamento a destra;
- va sempre inserita nella pagina immediatamente successiva al frontespizio, prima dell’indice;
- la pagina non deve essere numerata;
- in caso di stampa fronte/retro deve essere sempre seguita da una pagina bianca;
Come scrivere i ringraziamenti della tesi di laurea
- Iniziate con una brevissima introduzione rivolta alle persone che vi hanno supportato nella stesura della tesi (nel seguente ordine): il relatore, il controrelatore, l’eventuale correlatore e, se c’è stato, il tutor che ha supervisionato il vostro tirocinio;
- Rivolgetevi a queste persone utilizzando la terza persona e citando il cognome e, eventualmente, anche il nome, insieme alla funzione che hanno svolto nella loro tesi e all’apporto specifico che hanno fornito, per il quale esprimete, appunto, il vostro ringraziamento;
- Di seguito potete ringraziare i familiari, gli amici e chiunque abbia offerto un sostegno di carattere affettivo;
- rivolgetevi a queste persone in modo più confidenziale, chiamandole per nome, evitando di citare il cognome e indicando sinteticamente la motivazione per la quale vengono citati.
- Ricordate che ciascuna delle persone citate ha dimostrato di avere pazienza e vi ha sostenuto in una fase impegnativa della vostra vita, le soddisfazioni che la tesi e il futuro vi porteranno sono anche merito loro;
- Concludete sottolineando che la responsabilità di eventuali errori, inesattezze e omissioni è tutta e solo vostra;
Se non avete inserito una dedica all’inizio, potete farlo, in modo più discreto, alla fine dei ringraziamenti per la tesi di laurea.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Come scrivere i ringraziamenti della tesi di laurea
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