I sopravvissuti della battaglia di Teutoburgo
- Autore: Fernando Fuschetti
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2018
Ne “I sopravvissuti della battaglia di Teutoburgo” Fernando Fuschetti ci descrive nella cornice di una perfetta ricostruzione storica due degli eventi più importanti che segnarono l’Impero Romano, la sconfitta in terra germanica dell’esercito romano dove morirono 25.000 soldati e il contemporaneo avvento di un profeta nella giudea governata da Ponzio Pilato.
Appio Claudio, figlio del senatore Appio Giulio, fa parte della XVII legione di stanza in Germania che insieme a oltre 25.000 soldati viene spazzata via dai Ceruschi a Teutoburgo. Solo il Tribuno Appio Claudio e pochi uomini delle sue centurie, tra cui due suoi amici centurioni, Caio e Marco, riescono a salvarsi. Il Tribuno durante la battaglia conosce, per le invocazioni fatte dai due centurioni, il Dio degli ebrei. Da quel momento le vicende della vita di Appio si incrociano di continuo con questo Dio. Ritornato a Roma e nominato senatore condurrà una dura lotta in senato contro Seiano che farà condannare alla pena capitale. Una serie di lutti lo inducono però ad abbandonare Roma per andare alla ricerca dei suoi due amici centurioni. Giunto ad Alessandria, apprende la presenza in Palestina di un nuovo predicatore della dottrina ebraica di nome Gesù, notizia che lo induce ad andare in Giudea.
Fernando Fuschetti è riuscito a infondere nel protagonista carattere e forza. Appio Claudio si presenta come un personaggio complesso ricco di sfumature interiori importanti che permettono così di legarlo al lettore. Inoltre Appio Claudio subisce una profonda trasformazione, un’evoluzione che è sintesi della vita stessa: la scoperta attraverso l’esperienza di vita, l’assecondare le proprie intuizioni e la curiosità nei confronti del significato della vita. Il cammino di Appio Claudio e dei due tribuni, il loro viaggio, non solo materiale ma interiore, e infine il loro ritrovarsi in un finale così intenso, rivelatore e pacificante colma il lettore di suggestioni. Malgrado la narrazione non sia in prima persona né faccia grande uso dei dialoghi, è in grado di catturare l’attenzione e la curiosità, ne è testimone il fatto che ho letto l’intero libro in un solo giorno non riuscendo a staccarmi dalle pagine. L’atmosfera che emerge dalle pagine suggestiona l’intelletto. Le descrizioni delle abitazioni, degli abiti degli usi e costumi dell’epoca è sbalorditiva, mai pedante. Perfettamente intessuta nel racconto.
“I sopravvissuti della battaglia di Teutoburgo” (Kubera Edizioni, 2018, pp. 212, euro 14,90) sembra offrire una direzione nella ricerca della verità esistenziale di ogni essere umano. Si tratta però di una considerazione che emerge dopo la lettura perché non vi è nessun intento dichiarato o anche solo sussurrato da parte dell’autore. La voce di Fernando Fuschetti, infatti, è assente (come dovrebbe essere in ogni romanzo), le uniche voci sono quelle dei protagonisti, ognuno con un proprio definito e autonomo carattere. È raro trovare storie di questo tipo, sfuggono a qualsiasi genere. Resta inconfutabile però il fatto che la lettura sia avvincente, e lo dico da lettore critico e selettivo.
I sopravvissuti della battaglia di Teutoburgo: Storia di un (tribuno) romano alla ricerca della fede Da Teutoburgo a Cafarnao
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