L’arte italiana va alla conquista dell’America. Lo scrittore e drammaturgo Stefano Massini ha trionfato alla 75esima edizione dei Tony Awards, gli Oscar del teatro e dei musical di Broadway, portando a casa ben cinque riconoscimenti per The Lehman Trilogy. Massini ha ottenuto un totale di cinque premi su otto nomination, un record.
Ieri sera in smoking sul palco del Radio City Music Hall Massini ha commentato il premio, visibilmente commosso, descrivendolo come:
Una gioia immensa. Non ci sono parole per definirla in un altro modo.
Oltre a quello come “miglior opera teatrale”, la pièce dell’autore toscano ha vinto altri quattro premi: per la “miglior regia” a Sam Mendes, per il “miglior attore protagonista” a Simon Russell Beale, per la “miglior progettazione delle luci” e per la “miglior scenografia”.
Un successo straordinario che giunge a più di dieci anni di distanza dalla prima pubblicazione della saga di Massini, The Lehman Trilogy, edita da Einaudi.
Scopriamo più nel dettaglio le ragioni di questo straordinario successo, analizzando trama e adattamenti dell’opera.
The Lehman Trilogy di Stefano Massini
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Nell’opera teatrale The Lehman Trilogy lo scrittore toscano ripercorreva ben 160 anni di storia analizzando le cause che portarono al collasso del gigante finanziario statunitense Lehman Brothers. È la storia della crisi del capitalismo, ma soprattutto la storia di una famiglia dal lontano 1844 ai giorni nostri. Una parabola che alterna fortuna e disgrazia seguendo le imperscrutabili traiettorie della vita.
La punta di diamante della narrazione di Massini risiede proprio nella tecnica di scrittura. L’autore alterna il saggio ai flussi romanzeschi, il racconto di incubi e vaneggiamenti al più crudo realismo. Il tutto è inframezzato dal commento in contrappunto di un anonimo narratore onnisciente.
The Lehman Trilogy debuttò sui palcoscenici italiani nel gennaio 2015, al Piccolo Teatro di Milano, come ultimo progetto del regista Luca Ronconi.
In meno di sette anni l’opera, tradotta in molte lingue, è diventata un successo internazionale. Nel 2018 fu adattata da Ben Power con la regia di Sam Mendes, facendo il tutto esaurito nei maggiori teatri internazionali. Nel luglio 2018 il prestigioso debutto al Royal National Theatre di Londra, con Simon Russell Beale, Ben Miles e Adam Godley nel cast. L’anno seguente lo spettacolo si trasferì al Park Avenue Armory di New York doppiando il successo.
I cittadini statunitensi giustamente riscoprono “una storia americana”, vi si riconoscono e la elogiano. Dopotutto racconta una delle più potenti famiglie d’America, e fa rivivere la storia di un’intera nazione e dei cambiamenti sociali ed economici che la attraversano. La mente che l’ha scritta tuttavia è italiana, nata e cresciuta nel Bel Paese, e basta forse dire questo per comprendere lo straordinario talento narrativo di Stefano Massini.
The Lehman Trilogy: dal teatro alla serie tv
Presto The Lehman Trilogy diventerà una serie tv prodotta da Fandango di Domenico Procacci e da Lorenzo Mieli per The Apartment Pictures. Vi lavorerà la stessa squadra de L’amica geniale, tratta dai romanzi di Elena Ferrante, e solo questo sembra essere un ottimo presupposto per i suoi futuri successi.
In attesa di vedere The Lehman Trilogy sul piccolo schermo possiamo rivivere l’emozione più grande che ci ha regalato: sentire per la prima volta un nome italiano risuonare ai Tony Awards. Continua ancora l’eco di quel particolarissimo “Massiniii” con tremila “i” finali distorto dalla pronuncia americana che sembra, in questa occasione, rafforzare il brivido inatteso della vittoria.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Stefano Massini trionfa ai Tony Awards con “The Lehman Trilogy”
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