Aprire una libreria è sempre stato il sogno di molti. Lettori, lettrici, appassionati, collezionisti... gran parte degli amanti del mondo dei libri sogna di avere una libreria tutta propria. Ma come fare per trasformare il sogno in realtà? E, una volta realizzato, come far sì che non crolli?
A causa della pandemia, il 2020 è stato un anno decisamente faticoso per tutte le imprese e per la filiera editoriale. Risale a giugno la richiesta del ministro Franceschini di rafforzare il Tax credit destinato alle librerie.
Intanto, da oggi, 24 settembre, si può fare richiesta per il riconoscimento del credito di imposta relativo al 2019. Ecco tutti i dettagli.
Tax credit libreria: che cos’è?
Il Bonus Libreria è un credito d’imposta. Si tratta di un’agevolazione fiscale, riconosciuta sia alle librerie indipendenti che a quelle appartenenti a gruppi editoriali. Questa agevolazione consente di beneficiare di uno sconto, nella forma di credito d’imposta, sia sulle spese per l’affitto sostenute che per l’eventuale mutuo, ovvero per IMU, TASI e TARI e per i contributi versati in favore dei dipendenti.
Il decreto attuativo sul credito d’imposta introdotto, dalla scorsa Legge di Bilancio, che contiene le regole sugli ammessi al bonus e sul calcolo del tax credit, è stato ufficialmente pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 7 giugno 2018.
Tax credit: data per consegnare la domanda relativa al 2019
Per richiedere il credito di imposta relativo all’anno 2019 è necessario presentare apposita domanda dal 24 al 23 ottobre 2020. A comunicarlo è la Direzione generale Biblioteche e diritto d’autore del Ministero per i Beni culturali.
La procedura di inserimento delle domande si può fare esclusivamente online, attraverso il portale del Ministero, all’indirizzo taxcredit.librai.benicultuali.it/sportello-domande/.
L’importo di credito d’imposta riconosciuto agli esercenti di attività librarie è calcolato in base al fatturato annuo derivante dalla vendita di libri. Alle librerie indipendenti l’importo del tax credit riconosciuto sarà pari a un massimo di 20.000 Euro. Per le librerie appartenenti o gestite da gruppi editoriali l’importo del tax credit riconosciuto sarà invece pari a 10.000 Euro. I gruppi editoriali che ricomprendono una o più librerie gestite direttamente potranno beneficiare complessivamente di un credito d’imposta annuo pari all’importo massimo del 2,5% delle risorse disponibile.
Il credito d’imposta spetta per le spese sostenute nell’anno precedente a quello di richiesta e per ogni voce di spesa è stabilito un massimale di costo parametrato in base al fatturato annuo dell’attività.
Il Buono Libreria introdotto dalla Legge di Bilancio 2018, rivolto agli esercenti che operano nella vendita al dettaglio di libri in esercizi specializzati con codice ATECO principale 47.61 o 47.79.1, è stato definito come una boccata di aria soprattutto per le attività commerciali più piccole.
Le spese per le quali sarà possibile richiedere il riconoscimento del bonus sono:
- Imposta municipale unica - IMU
- Tributo per i servizi indivisibili - TASI
- Tassa sui rifiuti - TARI
- imposta sulla pubblicità
- tassa per l’occupazione di suolo pubblico
- spese per locazione, al netto IVA
- spese per mutuo
- contributi previdenziali e assistenziali per il personale dipendente
- tassa per l’occupazione del suolo pubblico- TOSAP
- spese relative al versamento dei contributi INPS e INAIL dei propri dipendenti
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Tax credit librerie: al via le richieste per il 2019. Come e quando fare domanda
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