Dopo il 2021 dei record i primi sei mesi del 2022 sembrano segnare una battuta d’arresto per l’editoria di varia. Si registra infatti un calo di vendite di romanzi e saggi: le copie vendute sono state sinora in totale 46 milioni, 1,7 milioni in meno rispetto all’anno precedente.
Nei primi sei mesi del 2022 gli italiani hanno speso nelle librerie indipendenti, di catena, grande distribuzione e online un totale di 670 milioni di euro, dunque ben 30 milioni di euro in meno rispetto al 2021. Si conferma in ogni caso un trend positivo rispetto al 2019 e dunque al periodo pre-pandemia.
Il presidente dell’Aie Ricardo Franco Levi ha spiegato la diminuzione delle vendite come un “rallentamento fisiologico” dovuto al periodo anomalo e contrassegnato dalle nuove riaperture. Ci sono più svaghi e distrazioni legate ad altri consumi culturali e di conseguenza la gente legge con minor frequenza e acquista meno libri rispetto all’anno scorso.
A influire sui risultati del 2022 deve essere inoltre l’aumento del prezzo della carta che si attesta a oltre il 50% in più rispetto al mese di gennaio 2021. Inflazione e caduta dell’indice di fiducia dei consumatori sono le dirette conseguenze della crisi, ha concluso il presidente dell’Aie.
Il boom del fumetto
Esplode invece il fenomeno fumetto che registra un andamento di vendite costanti e in continua crescita. Nei primi quattro mesi del 2022 sono state vendute 3,586 milioni di copie, confermando la crescita esponenziale di questo settore dell’editoria.
In soli tre anni il valore delle vendite di fumetti si è quasi triplicato.
Per dare l’idea complessiva del peso del settore fumetti e graphic novel basti dire che senza i fumetti la crescita del mercato editoriale oggi si attesterebbe infatti attorno al 10% e non al 16%.
Librerie fisiche vs online
Si interrompe improvvisamente la crescita dell’online che proseguiva ininterrotta dal 2019. Le librerie online che durante il periodo pandemico avevano fatto registrare un picco di vendite, ora sono in calo mentre le librerie fisiche tornano a essere uno dei principali canali di vendita dopo il periodo di chiusure forzate determinato dal Covid.
Le piattaforme e-commerce nel 2022 hanno venduto 284,8 milioni a prezzo di copertina registrando una flessione di 43 milioni rispetto al 2021, mentre in parallelo le librerie fisiche sono cresciute a 353,8 milioni.
La dimensione fisica della libreria era evidentemente mancata ai lettori che tornano ora ad apprezzare la materialità del libro, i consigli professionali dei librai e la pratica concreta dell’acquisto che presuppone l’atto della scelta mentre si passeggia tra gli scaffali.
I libri più letti nella prima metà del 2022
Secondo i primi dati nelle classifiche dei libri più venduti nel 2022 figurano al momento La fabbricante di lacrime di Erin Doom, la scrittrice italiana fenomeno bestseller edita da Salani, seguito da Le ossa parlano di Antonio Manzini (Sellerio) e Violeta l’ultimo libro di Isabel Allende (Feltrinelli). Segue di nuovo Erin Doom con il seguito del suo bestseller Nel modo in cui cade la neve e Una persona alla volta l’autobiografia di Gino Strada che raccoglie i ricordi del fondatore di Emergency.
Sempre in classifica anche Madeline Miller con i suoi libri dedicati alla modernizzazione della mitologia greca e l’autore giapponese bestseller Toshikazu Kawaguchi con il suo ciclo di romanzi ambientati nelle magiche caffetterie d’Oriente.
Nel complesso si osserva la crescita dei titoli di narrativa straniera in rialzo del 4,8% rispetto al 2021. Si conferma anche l’importanza del catalogo editoriale che incide sulle vendite del 77,3% sulle vendite, contro le novità pubblicate che pesano il 22,7%.
Passaparola social ma vendite in libreria
Non è da sottovalutare infine il passaparola generato dai social, in particolare da Tik Tok, che sta avendo un ruolo decisivo nel determinare le classifiche editoriali. I romanzi più venduti, come dimostrano il caso Doom e il fenomeno Miller, sono infatti quelli più citati sui social network che inevitabilmente influenzano le scelte dei lettori.
La nuova sfida, secondo il presidente dell’Aie Ricardo Levi, è ora quella di conquistare i lettori giovani attraverso i “canali di comunicazione” da loro più utilizzati.
Il futuro dell’editoria italiana dunque si prefigura sempre più social; ma la vendita torna old style circoscritta alle librerie fisiche, luoghi prediletti di incontro e di confronto culturale.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Vendite dei libri in calo: scende l’online, ma le librerie sono in ripresa
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