In questi giorni, in cui siamo tutti (o quasi) costretti a casa dal virus, la letteratura di viaggio può essere un valido aiuto per evadere (almeno con la mente) dalle mura dentro le quali, per il bene di tutti, siamo confinati.
Ecco una lista di cinque romanzi che hanno fatto la storia della letteratura di viaggio:
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Sulla strada, Jack Kerouac
(Mondadori, 2016, trad. M. Caramella)
È considerato il manifesto della Beat Generation. Il viaggio, in Sulla strada, vuol essere ribellione e fuga da un modello di vita borghese insoddisfacente. Per questo, sulle strade e nelle città statunitensi dove vagano senza meta, i due protagonisti sperimentano uno stile di vita anticonformista che si rivela, però, una contestazione senza vere prospettive.
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Aden Arabia, Paul Nizan
(Edizioni dell’Asino, 2018, trad. D. Menicanti)
È il diario che Paul Nizan tenne durante un suo viaggio giovanile ad Aden, in Arabia Saudita. Anche in questo caso il viaggio rappresenta un rifiuto della società occidentale; rappresenta la ricerca, in una terra esotica, di quei valori e principi che sono stati perduti. Ma anche Nizan dovrà fare i conti con la disillusione.
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Il Mediterraneo in barca, Georges Simenon
(Adelphi, 2019, trad. G. Girimonti Greco e M.L. Vanorio)
Il reportage di un viaggio di sei mesi a bordo di una goletta, che ha portato lo scrittore Simenon in diverse terre affacciate sul Mediterraneo (Malta, Atene, Isola d’Elba, Tunisia...). Il viaggio qui vuol’essere la riscoperta di una vita semplice, lontana dagli eccessi e dalla sregolatezza che la modernità ha portato con sé.
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La via per l’Oxiana, Robert Byron
(Adelphi, 2000, trad. M.G. Bellone)
Nel 1933 Robert Byron partì da Venezia, diretto verso quei territori dell’Asia centrale tra l’Afghanistan e l’Iran. Appassionato di architettura, Byron osserva i resti delle grandi civiltà del passato, ciò che rimane dei monumenti con i quali gli uomini hanno costruito nei secoli la loro identità. La via per l’Oxiana è un viaggio che ha luogo contemporaneamente nello spazio e nel tempo, verso il cuore della civiltà e verso le radici originarie dell’uomo.
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In Patagonia, Bruce Chatwin
(Adelphi, 2003, trad. M. Marchesi)
È il romanzo di un viaggio che Chatwin intraprese in Patagonia sulle tracce di un suo antenato. L’esplorazione di questa regione selvaggia si prefigura come una ricerca di sé attraverso l’incontro con le diversità (persone, oggetti, luoghi, occasioni...). In Patagonia è una sorta di caleidoscopio della molteplicità umana, un viaggio alla scoperta della complessità.
Avete in mente altri titoli fondamentali per evadere dalle mura domestiche? Segnalateceli nei commenti.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: #iorestoacasa, ma viaggio con i libri: 5 romanzi per evadere
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