A oltraggio segreto, segreta vendetta di Pedro Calderón de la Barca

Il drammaturgo Pedro Calderón de la Barca (1600-1681) è uno tra gli autori più importanti del secolo d’oro della letteratura spagnola.
Nel 2020 la casa editrice Mimesis ha pubblicato una nuova edizione italiana di A secreto agravio, secreta venganza (1637): A oltraggio segreto, segreta vendetta (traduzione: Gianandrea de Antonellis). Si tratta della seconda traduzione in assoluto nella nostra lingua (e soprattutto della prima completa) dell’opera che conclude quella che è stata definita “la trilogia dell’onore”. Nel mondo ispanico questo vocabolo aveva un’importanza centrale nella vita degli uomini, l’onorabilità del proprio nome meritava di essere difesa con i sacrifici più pesanti e il tema di questo dramma è la riparazione di un torto subito, ma non conosciuto.

Protagonista dell’opera è il nobiluomo portoghese Don Lope de Almeida che è costretto a vendicarsi segretamente, salvando la moglie infedele e preservando il suo nome da ogni onta:

«un uomo non può essere contemporaneamente oltraggiato e ignaro del suo oltraggio. Chi nasconde un’offesa per non vendicarla è perché si sente colpevole: poiché, in un caso tanto grave, non erra chi non sa, ma chi sa e tace».

Le vicende sono ambientate al tempo della crociata di Re Sebastiano del Portogallo, autentico principe cristiano, distante dalla corruzione della sua epoca e degno sovrano di una nazione che diede un contributo decisivo all’evangelizzazione del nuovo mondo. Fedele allo spirito missionario della monarchia portoghese, nel febbraio del 1570 egli promulgò una legge per tutelare da ogni abuso le libertà degli indios e nel luglio del 1578 sbarcò in Marocco per sconfiggere la minaccia maomettana, ma il 4 agosto dello stesso anno fu sconfitto ad Alcazarquivir. Durante quella disastrosa disfatta il Re scomparve e non fu più trovato; tale circostanza, insieme alle testimonianze di alcuni superstiti che a distanza di mesi giurarono di aver visto il valoroso guerriero ancora in vita, diede origine alla famosa leggenda secondo cui un giorno il condottiero sarebbe tornato sul trono: il Sebastianismo.

Santa Teresa d’Avila (1515-1582) ebbe una rivelazione relativa alla sconfitta dei crociati e ne fu molto turbata, ma quando ella chiese al Signore:

«Mio Dio, come puoi permettere la disfatta del tuo popolo e la vittoria dei tuoi nemici?».

Iddio le rispose:

«Se li ho trovati pronti a comparire alla mia presenza, perché sei triste?»

In Segreta Vendetta Re Sebastiano deve ancora partire per la sua sfortunata avventura, ma il dramma è stato scritto più di mezzo secolo dopo la battaglia di Alcazarquivir e lascia trasparire già un’atmosfera epica: si può parlare di "pre-Sebastianismo".

Il protagonista è parte di un destino più grande delle sue tristi vicissitudini coniugali e si incrociano così le inquietudini del cavaliere portoghese e del suo sovrano, che sogna una nuova guerra contro gli infedeli.
“Onore” è una parola che può assumere diversi significati: può essere sinonimo di dignità, di purezza o ancora di merito. A quel tempo l’onore non era una questione che riguardava solo l’aristocrazia bensì tutti i membri di ogni ordine sociale.

Con questa storia, Calderón de la Barca mostra come il senso dell’onore non sia solo una ‘divisa morale’ e un’imposizione che ci viene dall’ambiente che ci circonda e dalle aspettative che gli altri hanno verso di noi: esso è invece un sentimento naturale e una virtù interiore. Il patrizio iberico offre l’esempio etico di un uomo che difende il suo onore non per continuare a essere accettato dagli altri, ma per sé stesso. L’ipocrita difesa delle sole apparenze è piuttosto una caratteristica della modernità. C’è una frase che sembra racchiudere in sé tutto il testo:

«Come ben figura un uomo che, tacendo l’offesa, seppellisce anche la vendetta! Così si deve vendicare chi aspetta, soffre e tace».

Nel Seicento il dramma fu accolto piuttosto favorevolmente dalla critica, riconfermando la grandezza dell’artista, e c’è da augurarsi che oggi possa essere riscoperto dal pubblico italiano.