Canone inverso di Paolo Maurensig

Per chi arriva a “Canone inverso” - pubblicato a firma dello scrittore Paolo Maurensig (prima edizione 1996) - dopo la visione del film tratto da esso, per la regia di Ricky Tognazzi, che compare nel girato impersonando il Barone Blau, l’impatto è insoddisfacente.
Sicuramente sulla bellezza del film influisce la colonna sonora firmata da Ennio Morricone - un vero capolavoro - ed alcuni particolari della storia diversamente sviluppati, quale, ad esempio, una maggiore attenzione alla figura di Sofia e alla storia d’amore fra lei e il protagonista Jeno.
Di certo dopo la visione del film la lettura del libro è più agevole poiché si arriva in qualche modo preparati al finale e quindi alla vera identità del violinista misterioso.

Diversamente chi si avvicina prima al libro avrà bisogno, a mio parere, di una seconda lettura per apprezzare pienamente la storia, anche per il carattere particolare della narrazione, divisa fra i diversi narratori e le diverse epoche. “Canone inverso” è sicuramente bello da leggere. Profonda e sentita è la descrizione del rapporto tormentato con la musica che Jeno conosce sin dalla sua infanzia, un rapporto che è insieme passione, amore e tormento.
La musica è ossessione, padrona assoluta della vita e del tempo del protagonista. Bella è la descrizione dei luoghi, soprattutto le strade e le osterie di Vienna ed il collegio in cui Jeno studia; bella ed esaustiva anche la descrizione di Jeno stesso, il protagonista ma, per contrasto, forse troppo marginali appaiono gli altri personaggi - di sicuro rilievo nella storia - a cominciare da Sofia, per continuare con il Barone Blau e lo stesso Kuno, il cui carattere non viene mai chiaramente definito, ma sembra quasi abbozzato.
Anche il finale forse lascia un po’ di amaro in bocca, almeno per quanto riguarda la figura di Jeno, di cui non si conosce esattamente il destino, contrariamente, questa volta, a Kuno.

In ogni caso “Canone inverso” di Paolo Maurensig è sicuramente da leggere e da rileggere, per apprezzare al meglio le sfumature di una narrazione sicuramente piacevole.