L’ultima traversa
- Autore: Paolo Maurensig
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2012
Quando la fede vacilla, le coordinate della tua vita diventano nebulose, meno certe. Ti senti ogni giorno di più svuotato dentro, fino al midollo. Non parliamo poi se si è prete, magari giovane, bello, tipo padre Ralph di "Uccelli di rovo", uno che fa breccia, suo malgrado, sulle ragazze sedute in prima fila la domenica a messa, arrivate di proposito per mangiarselo con gli occhi.
Il bell’uomo in tonaca, protagonista di questa storia, è Aloiz Bauer, nuovo parroco inviato in un paesino nei dintorni di Bolzano. Diventa difficile rintuzzare le avances di una fedele, la quale, innamoratasi di lui, arriva un giorno a dichiararsi nel confessionale. Ma la tentazione può venire da dove meno te lo aspetteresti. Eccola, infatti, sorgere dal gioco degli scacchi - elemento ricorrente, questo, nei romanzi di Maurensig.
Bauer – nomen omen, perché in tedesco significa anche pedina/pedone - è un appassionato piuttosto bravino della scacchiera, accantonata durante la frequenza in seminario, fino al giorno in cui conosce Daniel Harrwitz, uomo di poche parole, solitario, un po’ scostante, maestro di scacchi, l’unico tra gli abitanti di quella piccola frazione a saperci giocare.
Inizia così una serie di sfide tra i due, partite seguite con grande partecipazione emotiva dall’intero paese, con sistematiche e umilianti sconfitte di Bauer: Harrwitz è un osso duro, avversario troppo abile per lui che, talvolta, arriva perfino a barare, con esiti penosi. Oppure a perdere il controllo di sé lasciandosi andare a gesti scomposti, incapace di accettare la sconfitta.
L’amore per una donna e le continue sfide scacchistiche sottraggono sempre più tempo ai suoi doveri di sacerdote, rosicchiandone via via la fede, fino a quando Harrwitz, una sera, non gli confesserà una triste verità.
Storia breve e incisiva - altra caratteristica del Maurensig narratore è quella di tenerti incollato al libro senza bisogno di allungare inutilmente il brodo - da bruciare in meno di un’ora. Prosa secca, rapida, concisa, capace di accendere sensazioni forti, riflessioni, gusto per la lettura. Dopo i complimenti, onestà di giudizio richiede però anche l’estrazione di un cartellino quanto meno giallo per la ripetizione di qualcosa di già letto sul precedente La variante di Lüneburg: il campione che umilia l’avversario giocando con la scacchiera alle spalle, pecca di cui si poteva fare a meno.
Chi già conosce quest’autore - secondo me uno dei pochi degni di farsi chiamare scrittore nell’orizzonte narrativo patrio di oggi: leggere Canone inverso per rendersene conto -, non ha bisogno di consigli per l’acquisto. A tutti gli altri, se stuzzicati dalla curiosità, non rimane che recarsi in libreria.
L'ultima traversa
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Storia breve ma incisiva - ha scritto giustamente il recensore-. Di certo ha stuzzicato la mia curiosità...ho letto il libro e mi accingo a leggerne altri dello stesso autore. Grazie Giovanni! emmabi