Casa Howard
- Autore: Edward Morgan Forster
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Feltrinelli
- Anno di pubblicazione: 2018
Casa Howard (Feltrinelli, 2018, titolo originale Howards End, traduzione di L. Chiarelli) è il romanzo più significativo di Edward Morgan Forster.
Ambientato nel periodo anteriore alla prima guerra mondiale, il romanzo si incentra sul conflitto tra realtà e falsità, tra verità e menzogna.
Nel romanzo si intrecciano le vicende di tre famiglie, i Wilcox, borghesi ricchi e arroganti, disumanizzati dal potere economico, privi di morale; le sorelle Schlegel, anglo-tedesche, raffinate e colte, dedite a una vita intellettuale e indipendente, rappresentano il volto della società culturale dell’Inghilterra dei primi del Novecento; i coniugi Bast, la low class, lui impiegato, lei donna volgare, sull’orlo della rovina.
La signora Ruth Wilcox, prima di morire, lascia con una lettera a Margaret Schlegel casa Howard, simbolo dell’Inghilterra vittoriana, contrapposta alla emergente civiltà commerciale e industriale.
"Una casa nella quale si è vissuto, diventa in qualche modo sacra."
Il conflitto di diverse classi sociali è espresso in matrimoni mancati, amori incompiuti, violenze represse. Ne sono un esempio il matrimonio mancato di Paul Wilcox ed Helen Schlegel; l’amore incompiuto, ma riscattato dalla tenerezza del Vedovo Henry Wilcox che sposa Margaret Schlegel; o la relazione illecita, ma autentica di Helen Schlegel e Leonard Bast. Anche il conflitto di mentalità fra le sorelle Schlegel e i Wilcox è un tema importante del romanzo.
"È triste pensare che i luoghi possano essere più importanti delle persone."
Chi erediterà casa Howard, metafora dell’Inghilterra? I capitalisti dediti agli affari o le donne che invocano il suffragio universale e l’uguglianza fra i sessi? O ancora gli idealisti, come Leonard Bast, oppresso dalla necessità del denaro?
"Io amo la Morte… non per morbosità, ma perché spiega. Mi mostra la vanità del Denaro."
Con un colpo di genio, Forster assegnerà Casa Howard a un bambino di un anno, figlio di Helen e di Leonard. Finale con una nota di ottimismo nel futuro con il vecchio Wilcox, il burattinaio che tiene in mano i destini di tutti, rivelando che l’essenza della vita risiede nel saper vedere la totalità dell’esistenza dietro le piccole azioni di ogni giorno.
"Le case hanno modi loro propri di morire, cadendo in varie maniere come le generazioni degli uomini, alcune con un tragico ruggito, altre quietamente."
Forster si occupa della vita privata, dell’anima: è l’anima che conta. Indaga il rapporto fra il comportamento esterno e intimo sentimento. Rivela le ambiguità affettive, evoca le contraddizioni dell’individuo contrapposte alle convenzioni sociali dominanti dell’epoca. Nella storia delle tre famiglie manca la fusione fra abilità, saggezza, bellezza, manca la coesione, manca il vigore. Paradossalmente sono i personaggi minori i più vividi, la zia Munt e Tibby, capaci di vivere le loro vite in piena autonomia e libertà.
Casa Howard
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