Dimmi quello che non so
- Autore: Luisa Mattia
- Genere: Libri per ragazzi
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2019
Si può raccontare in tanti modi l’importanza epocale che ha avuto nel nostro sistema scolastico l’avvento della Scuola Media Unificata, che nel 1962 rese obbligatoria a tutti i bambini italiani la frequenza a scuola fino ai 14 anni.
In una paese che all’indomani dell’Unità contava, soprattutto al sud e nelle campagne punte di analfabetismo fino al 90%, la sola introduzione della scuola obbligatoria fino alla quinta elementare fu un passo decisivo, ma nel secolo scorso ci fu l’ulteriore passo fondamentale perché l’Italia sconfiggesse una piaga endemica.
Luisa Mattia in questo delicato romanzo di formazione, "Dimmi quello che non so", ci racconta un paese marginale, una campagna nella quale la pastorizia è l’unica forma di sostentamento, un tempo in cui i bambini lavoravano duramente e non frequentavano la scuola, mentre la violenza sui minori e l’abbandono scolastico regnavano più o meno incontrastati.
I due piccoli protagonisti di questo libro sono Elmo, diminutivo di Guglielmo, e Maria. Lui frequenta la quinta in una pluriclasse insieme ad altri maschietti più piccoli, lei non può andare a scuola obbligata a lavorare nei campi di patate da suo padre Morando, vedovo violento sempre pronto a riempire la figlia di mazzate, con un coltellaccio pronto nella cinta per chi ne ostacola la prepotenza. La scuola è una gelida ex stalla, trasformata in un’aula dove siede il maestro Proietti, desolato di essere stato assegnato ad una sede così disagiata, freddoloso, poco motivato. I banchi raccogliticci hanno il buco dove è sistemato il calamaio, croce dei bambini che intingono il pennino, macchiano il foglio, spesso lo bucano, spuntano i pennini in dotazione, si sporcano le mani di inchiostro, una specie di piccola giornaliera odissea.
La storia di Elmo che pur vivendo in un ambiente modesto ha due genitori che credono nel valore dell’istruzione ed incoraggiano il ragazzino, attento e bravo a scuola, si incontra con quella di Maria, angariata dal padre padrone, desiderosa anche lei di imparare, rabbiosa contro un mondo che glielo impedisce. Fra i due ragazzi si crea un rapporto straordinario: lui sarà il maestro di Maria, le insegnerà ciò che lui ha già imparato all’alba, prima che i genitori si accorgano del loro sotterfugio. Quando però vengono smascherati, Elmo non potrà più fare scuola a Maria, riportata alla sua vita di raccoglitrice di patate, convinta che il suo amico-maestro l’abbia tradita.
Un bellissimo lieto fine che conclude la storia passa attraverso un oggetto prezioso, una penna biro, una BIC, che Elmo scambia al mercato con due caciotte e che permetterà a Maria di imparare a scrivere scorrevolmente sul foglio bianco, senza più macchie, buchi, carte assorbenti, restituendo alla ragazzina la dignità di studentessa pronta a sostenere l’esame di quinta elementare con rinnovata motivazione. Il miracolo della BIC che ha cambiato la vita di migliaia di studenti non era mai stata raccontata: Luisa Mattia lo fa con la delicatezza che le è propria, con l’intelligenza pedagogica che le conosciamo, con la serietà di chi sa che per parlare di cose serie ci vuole l’arte di saper parlare ai bambini-preadolescenti con temi che li coinvolgano, con un linguaggio semplice e mai banale.
Contributo importante del libro è il lavoro di Otto Gabos, che ha illustrato questo volume in modo estremamente efficace: i capelli ricci di Elmo, il visetto spaventato di Maria, il volto non troppo espressivo del maestro Proietti, il gelo del clima che si percepisce nei paesaggi desolati, la scelta di due soli colori, il blu e il nero, danno l’idea del fumetto, tanto è sintetico il tratto grafico, ma ugualmente incisivo, sembra fatto con una biro Bic!
Dimmi quello che non so. Due ragazzi e una scuola per tutti
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