Nadine Gordimer, una delle più popolari scrittrici sudafricane, è morta domenica 13 luglio 2014 nella sua casa di Johannesburg. Aveva 90 anni. La famiglia ha fatto sapere che se ne è andata serenamente, alla presenza dei figli Ugo e Oriane.
Chi era Nadine Gordimer - Autrice di romanzi e saggi, vincitrice del Booker Prize nel 1974 e del Premio Nobel per la letteratura nel 1991, era malata da tempo di cancro al pancreas. Classe 1923, amava definirsi “un’africana bianca”, schierata in prima linea contro il razzismo nel suo paese, ha lottando aspramente per i diritti umani. Di aspetto elegante, una donna minuta e delicata dal temperamento “mondano”, ha saputo combattere la politica dell’apartheid. Tra le motivazioni che l’hanno spinta a scrivere del Sudafrica, ha dichiarato:
“Come avrebbe potuto essere altrimenti? Sono nata e cresciuta qui, era il mio ambiente. Ci si forma osservando ciò che abbiamo intorno, che sia Timbuctu, Berlino o Londra; questo è il guscio che ci sta attorno. Naturalmente non si vorrebbe avere un guscio, si vorrebbe uscirne. Ma questo viene poi”.
Forte il suo impegno civile, che l’ha portata a resistere. Nonostante tre dei suoi libri siano stati banditi, non ha mai pensato di andarsene da un paese dove alla gente non era permesso leggere i suoi scritti.
“Ero sposata con Reinhold Cassirer che era passato attraverso il nazismo in Germania, ebreo tedesco di un’importante famiglia. Capiva perfettamente quali erano le conseguenze per chi si oppone alla dittatura. Fortunatamente eravamo d’accordo di rimanere e fare del nostro meglio per opporci”.
Nadine Gordimer aveva vinto il Premio Nobel per la Letteratura nel 1991 per, si legge nella motivazione della giuria,
“Esser stata di enorme beneficio all’umanità grazie alla sua scrittura magnifica”.
Ha lottato insieme a Mandela, iscrivendosi all’African National Congress, il partito di “Madiba”, quando ancora era fuori legge. Si è battuta per i malati di Aids, altra piaga del Sudafrica, dimenticati dal mondo, perché, come diceva, “non posso deprecare solo l’apartheid quando l’ingiustizia umana è ovunque”.
I libri di Nadine Gordimer - Ha scritto numerosi romanzi, come “Storia di mio figlio”, “L’aggancio”, “Nessuno al mio fianco”, oltre a diverse raccolte di racconti. “Ora o mai più” è il suo ultimo romanzo, uscito in Italia nel 2012.
Il suo primo romanzo, “I giorni della menzogna”, è del 1953, ma prima la Gordimer aveva pubblicato la raccolta “Faccia a faccia”, una storia di bambini uscita sul Children’s Sunday Express nel 1937. La sua era una scrittura nitida, uno stile limpido che ha contraddistinto tutti i suoi libri, quali ancora “Occasione d’amore”, “Un ospite d’onore”, “La figlia di Burger” e “Luglio”.
Nadine Gordimer e l’Italia - La scrittrice aveva un ottimo rapporto con l’Italia, paese che amava. Un amore che ha trasmesso anche alla figlia maggiore Oriane, che vive nel cuneese dove fa l’insegnante.
“Ho la fortuna di avere nel vostro Paese un editore e dei traduttori così meravigliosi”
aveva affermato.
E ancora:
“I miei libri sono tradotti in più di quaranta lingue, e la prima è stata l’italiano, grazie a Giangiacomo Feltrinelli. Da allora il mio rapporto con l’Italia è sempre stato molto forte”.
Una dichiarazione di stima che l’Italia ricambia, partecipando con cordoglio alla sua perdita.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: E’ morta Nadine Gordimer, scrittrice contro l’apartheid in Sudafrica
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