Io ci sarò di Lia Levi

Io ci sarò (Piemme Junior, Il battello a vapore, 2023, Collana “Serie Arancio”, illustrazioni di Donata Pizzato) di Lia Levi, è dedicato alla storia di due ragazzini sullo sfondo della Seconda guerra mondiale.
L’autrice, nata a Pisa e residente a Roma, da bambina ha vissuto l’esperienza delle persecuzioni contro gli ebrei, prima con le leggi razziali fasciste, poi con l’occupazione dei tedeschi in Italia. Dopo una lunga carriera come giornalista, è ora tra le più affermate autrici italiane di romanzi per ragazzi e adulti.

“Annalisa (ma tutti la chiamavano Lisetta) e Riccardo erano fratelli e certo, come talvolta succede ai fratelli, si volevano bene”.

Ma per loro c’era anche un fatto positivo in più: non litigavano mai. Questa armonia non dipendeva solo dal buon carattere ma specialmente dal fatto che vivevano in due città diverse incontrandosi circa due volte l’anno. Quando il tempo è così breve non lo si spreca buttandosi in qualche inutile litigio.
Nel 1940 i loro genitori erano morti in un grave incidente ferroviario e i ragazzini si erano trovati di colpo orfani. Riccardo era andato a vivere a Ferrara con la zia Silvia e lo zio Mauro, il fratello di papà Aldo, e Lisetta era rimasta a Roma, dove era cresciuta presso la zia Flora, la sorella di mamma Irene. Le nuove famiglie avevano accolto con molto affetto i due fratelli e la vita continuava a scorrere. Riccardo e Lisetta continuavano a essere “protetti da solidissimi cerchi d’amore”.

Quando i due ragazzini si erano salutati Riccardo aveva promesso alla sorellina minore che in caso di bisogno lui ci sarebbe sempre stato. Nel settembre del ‘43, dopo la firma dell’armistizio tra il maresciallo Badoglio capo del nuovo governo italiano e gli angloamericani, già sbarcati in Sicilia, era stato deciso che Riccardo, di origine ebraica, sarebbe stato più al sicuro a Roma presso gli zii materni.
Un ragazzino di 11 anni si apprestava da solo a compiere un viaggio pericoloso e avventuroso, dove avrebbe incontrato persone di varia umanità.

È doveroso che i giovani vengano a conoscenza che i diritti e le libertà di cui oggi godono sono vigenti grazie a uomini coraggiosi che lottarono per conquistare la democrazia per il nostro Paese. Per non ripetere gli errori commessi nel passato un testo come il volume della Levi non può prescindere dall’essere letto anche dagli adulti.

“Quando avrai bisogno di me, io ci sarò.”.