Il dolce domani
- Autore: Banana Yoshimoto
- Genere: Romanzi d’amore
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Feltrinelli
- Anno di pubblicazione: 2020
“Chi c’era fino a un momento prima d’un tratto non c’è più, le cose che avevamo sfuggono dalle mani. Vorremmo lamentarci, ma non c’è spazio per i nostri lamenti. Vorremmo perderci nei ricordi, ma siamo cambiati...”
A un anno dall’incidente Sayoko sentiva di essere cambiata, le sue ferite erano lì a ricordarle ciò che era successo e quanto fosse breve la distanza tra la vita e la morte, uno spazio minuscolo. Una brevità che le aveva portato via il suo Yoichi. Nel suo ultimo lavoro, Il dolce domani (Feltrinelli, 2020, trad. G.M. Follaco), Banana Yoshimoto mette al centro della sua scrittura ancora una volta la solitudine, la casa, la famiglia, la perdita degli affetti più cari e la sensazione di vuoto che ne deriva.
Ho amato i suoi libri per la sua sensibilità e delicatezza nell’affrontare l’inesplorato di un’anima ferita, i sentimenti, "quel vuoto straziato dalla penombra", nel quale i protagonisti delle sue storie imprigionati arrancano, un vuoto che può essere colmato dai soli ricordi, dalla memoria. Subito dopo Fukushima, il terremoto e lo tsunami che colpì il Giappone nel marzo del 2011, l’autrice scrisse articoli sulla catastrofe con l’intento di far riflettere sulla tragedia nazionale: il dolore collettivo mutava in personale, custodendo la propria identità e continuando a cercare ciò che si era perduto nel passato.
I suoi scritti sono divenuti nel tempo un romanzo di grande impatto emotivo, che coinvolge il lettore in atmosfere narrative sulla vita e oltre la vita. Una lettura senza interruzioni, un tema difficile da affrontare quale è la perdita di una persona cara che mi ha commosso profondamente mai come in questo mio tempo. Lover lover lover di Leonard Cohen, la musica preferita di Yoichi suonava alla radio in auto. Erano di rientro dalle Terme di Kurama, poco distanti dalle rive del fiume in piena fioritura, ed era fine estate. Yoichi lavorava alle sue sculture a Kyoto, Sayoko cameriera in un ristorante italiano a Tokyo. Le opere di legno e ferro avevano molto successo e venivano esposte in vari musei. La loro era una relazione a distanza costruita nel tempo, con dedizione e rispetto delle loro libertà. Poi all’improvviso in un’auto a testa in giù insieme: Sayoko aveva un bastone di ferro nell’addome (una ferita che ricorda Frida Kalo), di quelli che servivano a Yoichi per allestire le mostre delle sue opere. Yoichi se ne era andato via in un istante, senza aver vissuto per davvero. Dopo aver versato tante lacrime Sayoko sapeva che ciò che la attendeva erano giorni di profonda tristezza e pianti disperati. Sentiva l’oscurità che abitava il suo presente, la nostalgia che le afferrava il cuore, l’illusione di trovarlo invece non c’era.
“La mia vita adesso era un foglio bianco, non avevo più niente... un foglio bianco sospeso nel vuoto.”
Il suo aspetto dopo più di un anno era cambiato, capelli rasati, vestiva come un uomo, beveva per dimenticare: non era più la stessa, sentiva che non sarebbe riuscita più ad alzarsi.
“Ognuno di noi vive la propria vita portandosi dietro il peso del dolore che ha provato."
Nel ricordo della sua vita precedente un’esperienza emotiva e sensoriale la attende, durante la quale dovrà imparare a sopravvivere, a vivere di nuovo, e a ricostruirsi ritrovando il mabui, la parte essenziale della persona, l’energia che si porta dentro. Il dolore e la rinascita di chi è sopravvissuto alla morte di una persona che si amava saranno il cuore del racconto e il viaggio interiore della protagonista alla ricerca del mabui: l’essenza di ognuno, immortale come l’anima, che vive nella memoria dei luoghi e nella strana sensazione di familiarità con la morte.
Sayoko ritornerà a Kyoto, la città che aveva con i suoi paesaggi, la città vecchia oltre il fiume, il verde della vegetazione e le strade dorate, lo sfondo alla loro storia d’amore.
“Affiorarono tutti i ricordi, quello che c’era stato tra noi, i giorni e le sere… Kyoto è piena di queste sensazioni.”
Sentiva che era viva e che doveva vivere. Sentiva che era la vita a incitarla, perché l’esistenza scorre, si muove, e non c’è soluzione alla morte dei propri cari. Il dolce domani è un romanzo che desta profonda emozione, intimo, sulla filosofia del dolore della morte che ci rende fragili e su come si possa sopravvivere a una così grande sofferenza.
Il dolce domani
Amazon.it: 8,55 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Il dolce domani
Lascia il tuo commento