Il filo infinito
- Autore: Paolo Rumiz
- Genere: Letteratura di viaggio
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Feltrinelli
- Anno di pubblicazione: 2019
Un viaggio storico e memoriale, per ritrovare il filo di un’anima e di un’Heimat, da riportare nel nostro presente sfilacciato e minacciato da nuove barbarie.
Abbiamo accompagnato Paolo Rumiz in un viaggio in bicicletta dalla sua Trieste fino a Istanbul. Abbiamo viaggiato con lui su un’inossidabile Topolino lungo i sentieri più remoti delle Alpi e degli Appennini tra comunità di elfi e paesi dimenticati dalle moderne autostrade del progresso e dello sviluppo. Abbiamo ascoltato, solcandolo con lentezza, il Po e la sua voce mite e furente; rivissuto sul rovescio della storia la marcia epica di Annibale e rivisitato chilometro per chilometro la più celebre delle vie romane, riprendendo confidenza con le storiche mappe del Touring club.
Leggendo i suoi libri di viaggio, in questi anni abbiamo camminato il mondo, restando seduti in poltrona, riscoprendolo così antico e diverso. Basta un taglio di luce o un’ombra sul sentiero e un luogo anonimo e sperduto si trasfigura, nelle pagine di questo autore, in memoria e parola felice, in una Patria. Di sé , Rumiz,”scrittore triestino, giornalista de La Repubblica, ha scritto (in una pagina di “Trans Europa Express”, Feltrinelli, 2015):
Un buon paio di scarpe conta più di tanti libri. E io confesso, scrivo con i piedi.
Ed ora, nel suo ultimo libro, “Il filo infinito” (Feltrinelli, 2019) un altro viaggio, sconfinato, nella geografia, nella storia e soprattutto nella memoria: attraverso i conventi e le abbazie benedettine dell’Occidente cristiano, dal Danubio all’Atlantico.
“Cosa hanno fatto i monaci di Benedetto se non piantare presidi di preghiera e lavoro negli spazi più incolti d’Europa per poi tessere tra loro una salda rete di fili”, ci ricorda Rumiz, invitandoci a riannodare dunque i fili di una civiltà sfilacciata e minacciata oggi ancora e più che mai da una nuova barbarie incalzante. Attraversare la penombra, le pietre e i silenzi oranti degli antichi cenobi comporta un viaggio ulteriore, nelle profondità dell’Anima, (che ha un suono, potenza evocativa del significante, somigliante alla parola “Heimat”). Un itinerario che assume connotati religiosi non soltanto per l’argomento trattato, ma per una capacità peculiare di vedere che, conformandosi allo spirito di quei luoghi, acquista la forma di un pensiero che implica anche un rispetto e una cura; attitudini e prerogative che il nostro tempo informe, avvezzo unicamente all’uso delle cose e alla manipolazione, ci ha indotto a trascurare e, chissà, a dimenticare.
Forse la storia millenaria del nostro Occidente (una storia, spesso, di rivoluzioni tradite o mancate) non ha mai conosciuto luoghi più rivoluzionari dei conventi. Una rivoluzione autentica e utile, scavata e fondata nella tenace umiltà della pietra, contrapponendo alla violenza e alla menzogna del mondo un altro mondo, in apparenza frenato e conchiuso nel lavoro e nell’incessante preghiera: le due azioni umane che più di ogni altra comportano una relazione e una costruzione, nella pazienza dei secoli, di qualcosa di umanamente ricco e durevole. Riportandoci sulle orme di San Benedetto e dei suoi seguaci, Rumiz ci invita a riappropriarci di un insegnamento, di pensiero e di immaginazione, mediante le tappe di un viaggio che conduce alle sorgenti di una civiltà in cui consiste la radice profonda della nostra umanità. E a quel gusto, quell’amore della vita, che può essere autenticamente percepito e condiviso soltanto da una distanza che ci chiama.
Il filo infinito
Amazon.it: 7,99 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Il filo infinito
Lascia il tuo commento