Il primo sole dell’estate
- Autore: Daniela Raimondi
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Nord
- Anno di pubblicazione: 2023
Il primo sole dell’estate (Nord Editore 2023) è il secondo romanzo dopo La casa sull’argine (Nord Editore 2020) di Daniela Raimondi, dedicato a “La saga della famiglia Casadio”.
L’autrice nata a Sermide, in provincia di Mantova, ha trascorso la maggior parte della sua vita in Inghilterra, dove si è laureata in Lingue e Letterature Moderne e ha conseguito un Master in Letteratura Ispano-Americana.
“Sono nata in un giorno di neve, con le grondaie bianche e gli uccelli fermi sui rami. Mia madre aveva partorito in casa, come si usava a quei tempi”.
In ciascuna famiglia esistono due tipologie di persone.
La prima appartiene alla categoria dei “pragmatici” con i piedi ben piantati a terra, nella seconda invece possiamo annoverare i “sognatori” con lo sguardo puntato verso il cielo.
Nella famiglia Casadio invece, accanto ai sognatori, come la piccola Norma, venuta alla luce nel giorno più freddo dell’inverno dell’anno 1947, vi erano gli indovini.
Nel clan Casadio, chi nasceva con i tratti scuri, mostrava in modo evidente i tratti gitani della celebre antenata Viollca Toska. Infatti, leggendaria era stata la storia d’amore tra Giacomo Casadio e Viollca avvenuta nei primi anni dell’Ottocento.
I Casadio vivevano a Stellata, borgo situato all’incrocio tra Lombardia, Emilia e Veneto e l’arrivo degli zingari nel paesino, è testimoniato da un documento vecchio di secoli, che giace negli archivi storici della Biblioteca Ariostea di Ferrara.
Dunque da quell’unione tra due persone provenienti da universi diversi e opposti, discendeva la piccola Norma, nata da papà Guido e mamma Elsa.
Il giorno dopo la nascita della figlia, sfidando il freddo, Guido Casadio era andato a comunicare la lieta novella ai genitori, nonna Neve memoria storica della famiglia, nonché dotata di molta fantasia, era stata felicissima.
Non era invece felice la puerpera Elsa, che non riusciva ad abituarsi al proprio ruolo di madre. Elsa percepiva sua figlia come un’estranea, domandandosi se quella creatura fosse davvero uscita dalla sua pancia. Forse tutto era da ricollegarsi al fatto che Elsa aveva fatto da madre ai tanti fratellini che sua madre sfornava a ritmo costante. D’altronde neanche il matrimonio con Guido andava bene, Elsa si era sposata incinta, di fretta, lei desiderava un po’ di libertà, vivere accanto a Guido come due sposini, ma non c’era stato il tempo.
In quell’Italia della ricostruzione post-bellica, dove c’era sì tanta speranza per il futuro, ma pochi denari in circolazione, Elsa e Zena, la migliore amica di Elsa fin dall’infanzia, che aveva sposato Dolfo, il fratello gemello di Guido, erano tornate nei campi a fare la stagione della monda, come facevano fin da ragazzine.
“Si lasciava il moroso, lo sposo, un saluto un bacio un sorriso per riportare a casa pochi soldi e un sacco di riso…”.
Dopo il fortunato esordio del romanzo La casa sull’argine, che ha conquistato critica e lettori vendendo oltre 130mila copie, Daniela Raimondi torna a narrare la storia con un tocco di realismo magico accompagnato dalla mitica saggezza contadina, delle donne e degli uomini della famiglia Casadio, soffermandosi su Elsa e, soprattutto, su Norma.
Tra passato e presente, pagina dopo pagina, va componendosi un grande, affascinante affresco, dove appaiono più personaggi, tutti indimenticabili, anche chi compare sullo sfondo. È la storia del nostro Paese, di persone come noi, che vivono e lavorano con ostinazione, sempre in cerca della felicità o della propria soddisfazione personale.
Che hanno paura di amare come accade a Norma, figura luminosa e volitiva, faro dell’intera narrazione, che si rispecchia perfettamente nella cover del romanzo, che presenta un particolare del dipinto “Alone Now” di Alex Russell Flint.
“L’è malmustosa!”.
Il primo sole dell'estate
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