Il rimedio miracoloso di Herbert George Wells

“Il rimedio miracoloso” (Fazi Editore, 2019) del grande maestro di fantascienza Herbert George Wells è un romanzo ironico che ritrae perfettamente la società inglese del periodo tardo vittoriano, narrato in prima persona da George Ponderevo. Nato alla fine dell’Ottocento in una grande casa padronale di campagna dove la madre lavora come governante, George Ponderevo viene successivamente mandato a Wimblehurst in qualità di apprendista nella farmacia dello zio, un uomo ambizioso e determinato ad avere successo.
Da qui approda poi a Londra, dove la sua vita viene improvvisamente sconvolta dal genio imprenditoriale dello zio Edward che lancia sul mercato la specialità farmaceutica Tono-Bungay, una miscela ricostituente – di fatto una cialtroneria – che ottiene un enorme successo e crea dal nulla un rampante e fragilissimo impero finanziario.

George dopo sette anni di lavoro quotidiano con l’impresa decide di andare a lavorare per l’aeronautica, rimanendo però associato a suo zio Edward. L’impero d’affari inevitabilmente presto crolla. George cerca invano di salvarlo rubando le quantità di un composto radioattivo chiamato "Quap" da un’isola al largo della costa dell’Africa occidentale. La spedizione però fallisce. George progetta allora la fuga dello zio dall’Inghilterra in un aereo sperimentale, che lui stesso ha costruito, ma l’imprenditore si “becca” la polmonite e muore in un villaggio francese vicino a Bordeaux.
Un grande classico da riscoprire: considerato uno dei massimi esempi di romanzo sociale di stile vittoriano, “Il rimedio miracoloso”, romanzo autobiografico, scritto in maniera diaristica è:

una sagace opera panoramica su una società in disfacimento. Brillante, divertente, incredibilmente moderno, viene definito dallo stesso Wells come il suo libro più riuscito.

All’intreccio principale molto diverso dagli altri romanzi di Wells si aggiungono le tre relazioni d’amore del protagonista: il suo matrimonio fallito con Marion, la sua relazione con Effie una segretaria e il suo rapporto con Beatrice Normandia, una bellissima donna che ha conosciuto fin dall’infanzia e che ama, ma che rifiuta di sposarlo. Ed inoltre le sue relazioni contrastanti con la madre, una donna severa e il forte attaccamento con la zia Susan, un personaggio in parte un ritratto della seconda moglie di Wells, Amy Catherine Robbins.
“Il rimedio miracoloso” segue lo sviluppo emotivo del protagonista principale George Ponderevo, le sue varie relazioni e le relative sfide che affronta. Osserva la disillusione di George nei confronti della religione e le domande morali che si pone sull’"opportunità" di vendere un prodotto, che lui da subito riconosce inutile. A questo si aggiungono le sue divertenti avventure e i suoi sforzi di inventore aeronautico. Insomma “Il rimedio miracoloso” è una satira politico-sociale della classe inglese, dei costumi sociali del tempo, del libero mercato, del capitalismo nascente e in particolar modo dell’arrampicata economica a tutti i costi. In tal senso George Ponderevo è la metafora illuminante, bizzarra ed esilarante di un borghese moderno e rampante.