Il suono delle sue ferite di Cristina Biolcati

Ah, il turismo esperienziale… Come? Non sapete cosa sia?
Ve lo dico subito: è quella vacanza che ti porta al limite, che ti fa provare sensazioni che noi, seduti nel nostro salotto nel loft in centro, con il cervello zeppo di programmi tv, non potremo ma provare. A meno che non decidiamo di approfittare di queste favolose opportunità.

A dire il vero il protagonista di questa storia sarà quasi costretto a partecipare alla suddetta vacanza. Ma ormai è in ballo e decide di provare a godersela.
La destinazione? Australia. L’esperienza? Vedere gli squali dal vivo.
Sì, proprio loro, quei predatori spietati che tanto ci hanno terrorizzato sul piccolo e grande schermo.
Insieme a lui un manipolo di persone, curiose e affascinate da questo spettacolo della natura.

Tutto bello, giusto? Sì, finché uno dei partecipanti non cade in acqua e i partecipanti non possono far altro se non vedere il mostro con i denti aguzzi che dilania il malcapitato. Che disgrazia. Perché si stratta di una disgrazia, vero? Non penserete che…

Cristina Biolcati ci porta in gita e lo fa con semplicità ma anche con decisione.
Una storia che parte serena, placida, ma che ben presto diverrà un bagno di sangue. Sangue sgorgato dalla vittima, ma, soprattutto, sangue inteso come sete di vendetta.

Chi ha ucciso la vittima, sempre che di omicidio si tratti? Chi ha un movente era distante dalla scena e chi era vicino al poveretto non aveva motivo per ucciderlo.
Forse è solo paranoia? Può darsi…

Il suono delle sue ferite (Delos Digital, 2021) è una storia dedicata a chi ama i thriller duri e crudi, quelle storie che non fanno magari subito effetto mentre le leggiamo. Ma poi, quando siamo soli, nella nostra cameretta, riaffiorano all’improvviso…
Un racconto (purtroppo) breve per portare un po’ di brividi esperienziali nelle nostre giornate