Inchiesta su Gesù
- Autore: Corrado Augias
- Genere: Religioni
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: Mondadori
Chi era l’uomo che ha cambiato il mondo?
Sarà l’ondata teo-con, sarà l’effetto Dan Brown, sarà il clima di incertezza in cui è ripiombato il mondo dopo l’undici settembre; è innegabile però che da qualche anno le problematiche di natura religiosa sono tornate al centro del dibattito e dell’attenzione di un pubblico sempre più vasto.
Il libro-inchiesta di Augias si inserisce nel “filone”, senza per questo sacrificare nulla in termini di attendibilità sull’altare della divulgazione a tutti i costi e lo fa partendo proprio dall’analisi storica dell’ “Uomo che ha cambiato il mondo”: Yehoshua ben Yosef, Gesù, figlio di Giuseppe. La scelta di dare al libro la forma dell’intervista, ad un noto biblista e storico del cristianesimo, serve in effetti proprio a fornire il testo di una solida corazza di credibilità per evitare di scivolare sull’impervio terreno del confronto tra fede e ragione. Non c’è dubbio infatti che saranno in molti tra i fedeli a storcere il naso di fronte alla ricostruzione storica di Gesù, che mette in crisi sotto molti aspetti l’immagine convenzionale a cui siamo abituati ad aggrapparci con maggiore o minore convinzione. Valgano però per tutti le parole dello stesso Pesce in proposito:
«Sono convinto che la ricerca storica non compromette la fede, ma neppure obbliga a credere, […] permette[ndo] un atteggiamento laico più maturo».
Quello che più colpisce il profano che si lasci coinvolgere da questa piacevole e godibilissima lettura è soprattutto quanto poco si sappia veramente della vita di Gesù, la cui divulgazione è stata resa esclusivo appannaggio della Chiesa che ne tramanda un’immagine ormai cristallizzata e sotto molti punti di vista poco affidabile. Perché dunque la vita dell’uomo la cui nascita segna addirittura lo spartiacque cronologico della nostra era (prima e dopo Cristo) non viene in nessun modo studiata e insegnata nelle scuole se non, di nuovo, per il tramite della religione? Si scoprirebbero, o quanto meno si metterebbero in discussione, tante cose interessanti, a cominciare dal luogo e data di nascita di Gesù (Betlemme, 25 dicembre anno 0), entrambi altamente improbabili. Per non parlare della condizione, per così dire, geo-politica di Israele in quel tempo: una situazione insieme “multiculturale” e di dominazione da parte dei romani che fanno da sfondo essenziale per comprendere l’azione di Gesù.
Uno dei problemi fondamentali, naturalmente, è legato alla ricerca delle fonti, e in particolare alla necessità di superare il Nuovo Testamento attingendo alla documentazione proto-cristiana e ai tanti altri vangeli, “scartati” ufficialmente solo tra il IV e il V secolo per far posto ai quattro canonici di Matteo, Marco, Luca e Giovanni (tutti nomi, peraltro, attribuiti solo da una tradizione dei secoli successivi).
Una delle principali linee-guida del libro è la rimarcatura della ebraicità di Gesù (un dato tradizionalmente passato sotto silenzio, a sottolineare la distanza del cristianesimo dall’ebraismo), vissuta con profonda osservanza tanto che molte delle sue idee e parole si comprendono solo se viste come manifestazione del suo ebraismo.
Quello che emerge con chiarezza, alla luce della ricostruzione storica, è un’immagine di Gesù come un uomo investito di un potere che in parte sembra sfuggire a lui stesso, in definitiva solo, sfuggente, un uomo che probabilmente non avrebbe compreso quanto si sarebbe fatto in suo nome nei tempi a venire. Soprattutto, un uomo che non aveva alcuna intenzione di fondare una nuova religione, ma semplicemente diffondere un messaggio di redenzione e perdono in vista di quel regno di Dio che egli riteneva imminente.
Così è, se vi pare.
Inchiesta su Gesù. Chi era l'uomo che ha cambiato il mondo
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