L’allenatore
- Autore: John Grisham
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Mondadori
John Grisham, scrittore famoso per opere legate all’ambito legale, per la seconda volta dopo "Fuga dal Natale" si sposta dal suo campo abituale, scrivendo "L’Allenatore".
Il protagonista è Neely Crenshaw, ex stella della squadra locale di football, la cui carriera sportiva è stata bruscamente interrotta da un infortunio. Dopo anni, torna nella sua città natale a causa della malattia dell’ex allenatore a cui è legato, come molti altri suoi giocatori, da un rapporto complicato, un misto di rispetto ed odio. Il ritorno a casa è per lui l’occasione per un bilancio della propria vita e per riflettere sull’esaltazione della propria giovinezza e su quanto ha perso a causa del football, tra cui l’amore di una ragazza.
Una buona parte del libro è incentrata sulla rievocazione di una partita, descritta con uso di termini fin troppo tecnici. Se non si è ferrati sulle regole dello sport, se ne può avere solo una visione generale.
Non vi sono i classici luoghi comuni di molte opere legate al mondo dello sport, ma l’atmosfera disincantata di chi, perdendosi sul viale dei ricordi, ha la lucidità di non vedere soltanto quanto di buono si è fatto.
Se si ha un’ora o poco più da riempire o si è amanti del football americano, vale la pena leggere "L’allenatore"; se si vuole investire tempo su Grisham meglio cercare un’altra sua opera.
L'allenatore (Oscar bestsellers Vol. 1548)
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: L’allenatore
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un libro veramente splendido , che anche se puo sembrare ostico a chi non è pratico dell’argomento , è in grado di creare una intimità con il lettore e di fargli provare grandi emozioni... suggerisco a chi gradisce questo libro di provare anche il professionista
http://www.sololibri.net/Il-professionista-di-John-Grisham.html
Libro stupendo. L’ho letto più volte, la prima che non sapevo assolutamente nulla di football, le altre conoscevo il football e l’ho capito di più, a chi non lo conosce può sembrare noiosa la parte della partita, ma è un libro stupendo che mi ha toccato particolarmente, mi ha toccato molto, troppo.
Neely Crenshaw è finalmente arrivato a casa o a quella, che fino a 15 anni fa, quando era un promettente giocatore della squadra di football della sua città, era la sua casa. La malattia degenerativa del suo leggendario allenatore, Eddi Rake, lo porta ad attraversare dei luoghi e degli stati d’animo che non avrebbe mai voluto vivere. Il suo infortunio, che l’ha spinto ad abbandonare, nel mezzo della sua brillante e promettente carriera, il mondo dello sport e l’amore perduto della compagna di studi Cameron gli fanno tornare alla mente dei tempi in cui credeva che tutto fosse a portata di mano e tutti fossero pronti ad osannarlo ed adorarlo. In attesa che il severo coach esali l’ultimo respiro, Neely siede sugli spalti dello stadio cittadino e, unitamente con altri ex giocatori susseguitisi nelle diverse stagioni, ricorda stancamente quei momenti di gloria che, ormai, sembrano appartenere ad un’ altra vita. Si ritroverà, proprio lui, campione mancato, la cui maglia è stata ritirata dopo lo spaventoso incidente costatogli la carriera, a recitare un messaggio di addio al proprio padre sportivo, in occasione dei suoi solenni funerali.
Attraverso questo romanzo, John Grisham conduce il lettore nel cuore di un’America ancora legata alle emozioni ed alle tradizione dello sport, dove amare ed accettare i propri limiti è sempre più difficile. La vera e autentica natura di Eddi Rake verrà a galla nel suo cuore ascoltando le testimonianze di tutti coloro che, pur avendo chiuso con la carriera agonistica, sono state supportate e aiutate proprio dal severo allenatore. E non importa che non oramai lui non ci sia più e che Cameron lo odi. L’importante è essersi chiuso il passato alle spalle ed essere in grado di affrontare la propria vita non come un campione mancato ma come un ex giocatore redento.
Più che la chiusura con il proprio passato, credo si possa parlare di un bilancio onesto, cosa che non era riuscita a Neely prima di quel momento, e poi girare pagina non nascondendo quel passato ma trattandolo qual’è, ovvero un momento trascorso.
Per il resto, penso che in effetti, il gergo tecnico del football, e la sua "etica" che agli occhi di qualcuno può sembrare troppo violenta, è un elemento importante per cogliere la parabola dell’allenatore Rake e di quello che gli ruota attorno. Una vera immersione nell’America profonda, legata in maniera quasi morbosa a quello che la fa esaltare, ed incapace (come è stato Neely inizialmente), di perdonare chi manda in frantumi i sogni di gloria eterna. Unico appunto: i personaggi tendono a straparlare per narrare le parti di storia che non può il narratore onnisciente, questo in una cittadina dove tutti sanno tutto della squadra locale, suona un po’ fuori posto.
Un bellissimo spaccato dello stile di vita americano: il tutto si svolge a Messina, una
cittadina come tante nel cuore degli States.
Dopo 15 anni il protagonista narrante Neely Crenshaw vi ritorna, perchè colui che fu
il suo allenatore di Football Eddie Rake, è in fin di vita;
non solo suo "coach" ma di diverse generazioni di liceali.
Il libro si legge tutto d’un fiato, lo stile di Grisham è come di consueto, comprensibile
a tutti, lineare, diretto, moderno, scevro di qualsiasi ampollosità letteraria;
difficilmente Grisham si dilunga con elucubrazioni stravaganti, tanto per riempire le
pagine.....ed è quello che tanto ci piace di Lui.
In 4 giorni si dipana la storia che gira attorno ai ricordi, non solo del protagonista, ma
di tutti i ragazzi che per quasi 50 anni sono stati allenati e forgiati da Rake.
Storie di ragazzi, liceo, football,amori: chi ha avuto "successo" e chi invece è
caduto, chi ha fatto fortuna e chi ha varcato le soglie del carcere.
Una lettura fluida e piacevole, un po’ più difficile da capire nel capitolo del mercoledì,
dove viene ricordata e descritta una partita, ovviamente se non si conosce il Football...
...ma questo ci ha incuriosito ancor di più e ci ha fatto venire voglia di guardare
un po’ di partite!!!!
E’ una delle capacità di Grisham: far incuriosire ed interessare le persone agli argomenti
più disparati: mondo legale, politico, avventuroso poliziesco o più propriamente
ironico e divertente.
E il nostro Neely che doveva diventare una stella del football, perde tutte le sue speranze
e certezze a causa del classico incidente rovina ginocchio....e va via da Casa e da tutto.
Attraverso il suo ritorno e soprattutto durante il funerale di Rake, Neely libererà se
stesso da tutta l’oppressione e dai sensi di colpa accumulati, ritroverà finalmente
il proprio cuore........da quì la morale del racconto:
l’accettazione di quel che può capitare in questa vita, accettare i propri limiti,
le proprie sconfitte, le proprie paure....imparare a perdonare non solo gli altri, ma
soprattutto se stessi: se è andata così farsene una ragione ed andare avanti con altre
mete ed obbiettivi, con la consapevolezza di esser progrediti, di esser diventati adulti
ed aver compreso le semplici ma sempiterne verità dello stare al mondo, porre una
speranza nuova nell’amore e nelle amicizie...non a caso nel finale traspare il desiderio
di Neely di ritornare stabilmente a Messina, dove è nato e cresciuto e dove ha ancora
tutti i suoi affetti; ricominciare da dove siamo stati bene, rivalutando e guardando sotto
una diversa luce.....ed è quello che tutti dovremmo fare.
Ne verrebbe fuori un bellissimo film!