L’amore non muore mai di Hernan Huarache Mamani

"Sono scrittore per compito e scrivo per le persone che vogliono plasmare un futuro più umano, sviluppando la propria spiritualità. Faccio capo alla scrittura quando sento la necessità di comunicare che qualcosa possa migliorare in ogni essere umano che desidera cambiare la propria vita"

Con queste parole Hernan Huarache Mamani spiega il perché del suo impegno nel produrre romanzi che possano inserire la cultura degli antichi popoli andini nel mondo moderno. Come nelle opere precedenti, anche ne L’amore non muore mai troviamo infatti una storia dei giorni nostri in cui si inserisce la spiritualità antica di un mondo perduto, quello che l’autore nella vita si impegna a diffondere e a far sopravvivere.

La storia si apre con un’antica leggenda: due gabbiani che si amavano vengono separati dallo sparo di un cacciatore. Lei è salva, lui è ferito. Lei non sa che fine abbia fatto il compagno, ignora che mani amorevoli lo stanno curando e che lui non può ancora volare a cercarla, ma lo aspetta, perché l’amore è eterno e chiede solo di poter essere ancora vissuto.
A partire da questa storia, su cui è stata scritta una canzone popolare andina, Hernan Huarache Mamani racconta una vicenda reale riguardante due persone che si trovano a vivere una grande sintonia di anime e si amano di un sentimento che si rivelerà essere eterno. Lui è Anton, un ragazzo indio povero, innamorato della vita e deciso a costruirla solo con le sue forze. Deve affrontare i pregiudizi e la crudeltà di una società razzista, ma lo fa sempre a testa alta e si consola con la sua arte canora. Quest’ultima è il veicolo per conquistare a prima vista il cuore di Karen, ragazza bianca, figlia di una delle famiglie più potenti di Arequipa. Lei è idealista, sogna un mondo migliore, da far progredire attraverso l’educazione dei bambini; pertanto studia pedagogia, con l’intenzione di creare una scuola per i figli dei poveri, a cui insegnare a costruire una società più giusta. I due ragazzi si riconoscono subito come anime complementari, si amano e fanno progetti per il futuro. Dovranno però affrontare terribili difficoltà, a causa della famiglia di lei, che non accetta la possibilità che un uomo dalla pelle ramata stia al fianco della figlia.

La storia può sembrare banale, il concetto di amore eterno che non muore mai addirittura fiabesco. Lo stile narrativo, inoltre, non è quello dei grandi romanzieri, è bensì ingenuo e anche prolisso in certi punti. Ma quello che arriva al lettore è la veridicità dei personaggi descritti, dei giochi di potere economici e politici in cui si ritrovano invischiati, delle vicende drammatiche di cui sono protagonisti. Grazie a questo, la storia assume contorni ben definiti, coinvolgendo chi legge in una serie di emozioni che lasciano spazio a sogni, desiderio di riscatto, fiducia nelle capacità del singolo uomo di buona volontà. Alla fine della lettura si conclude che l’autore, nonostante scriva più per compito che per passione letteraria, ha raggiunto il suo scopo: portare messaggi positivi di un popolo ormai quasi scomparso, che però aveva una cultura basata sull’amore per l’umanità e per la natura, per la lealtà e la giustizia. Una cultura che avrebbe potuto salvare il mondo, impedendogli di lasciarsi sedurre dalla sete di ricchezza e di potere.

"Se le mie parole risuonano nel vostro cuore" prega Mamani "chiedo gentilmente un vostro appoggio e aiuto per diffondere i miei manoscritti".

E’ ovvio che non siamo dunque di fronte al best seller dei nostri tempi moderni, ma ad un libro molto ricco di sostanza, destinato a tutti coloro che hanno ancora fiducia in un futuro, in cui i principi più genuini ed umani possano trionfare sulla corruzione e la distruzione che si vedono ovunque. Un libro adatto a tutti coloro che sentono di poter prendere parte ad una missione positiva, che non conosca bandiere politiche, culturali, sociali, religiose.