L’ultimo ballo della grande mietitrice. Settembrini indaga
- Autore: Tita Prestini
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2024
Tita Prestini, giornalista, si è occupato di editoria a Brescia, e a Milano. Vive sul lago d’Iseo, scrivendo libri. Con la casa editrice Barta ha pubblicato le prime tre indagini con protagonista l’investigatore Settembrini, intitolate: La doppia morte della compagna Sangalli, con cui ha vinto nel 2020 il premio MicroEditoria, di qualità; L’uomo che voleva uccidere il diavolo, Una breve estate lontano dalla polvere, nonché il romano breve La prima legge di Aguirre.
Ora torna in libreria con la sua quarta indagine, narrata in un romanzo intitolato L’ultimo ballo della grande mietitrice, sempre edito dalla casa editrice Barta. Un romanzo giallo ricco di mistero, che affonda le sue radici nelle campagne italiane nell’Africa orientale.
Siamo in una gelida notte milanese del lontano febbraio 1956 quando il commissario Fabio Settembrini viene brutalmente risvegliato: è stato ritrovato il cadavere di una barbona.
“In uno dei tanti angoli sporchi del mondo sotterraneo sul quale sono costruite tutte le città.”
La barbona era Margherita Star e il suo cadavere presentava una ferita alla testa e una brutta ferita di lama nel costato.
“Settembrini stava chino sulla vittima ed esaminava la grossa ferita alla testa prodotta da un oggetto contundente di cui non avevano trovato traccia, cercando di no mettersi in mezzo mentre il tecnico della Scientifica faceva qualche fotografia.“
Chi ha voluto la morte di una barbona? Ma lei lo era veramente? Subito emerge una delle tante stranezze:
“Si è mai vista una barbona con mutandine di seta col pizzo? Roba così di lusso non è per i clochard.”
Chi era veramente Margherita Star?
“Ovviamente era un nome d’arte; quello vero era molto più banale e non c’era da stupirsi che appena raggiunta l’età della ragione lei ne avesse scelto un altro, diverso e un filo più esotico. Era nata Olinda Pollastri, e quando la sua vita era giunta alla fine aveva 56 anni e tirava avanti dandosi da fare come prostituta occasionale.”
A indagare il commissario Fabio Settembrini, un poliziotto che:
“Ama il cioccolato, gira disarmato e non sa perché piace alle donne.”
Un uomo con un profondo dolore, che risale alla morte della sua amata Laura. Sarà in grado di fare chiarezza su una vicenda così tortuosa, che affonda le sue radici in vecchie storie che riguardano la conquista italiana nell’Africa orientale, il saccheggio perpetuato dai nazisti di opere d’arte e l’arricchimento troppo veloce di personaggi oscuri e loschi?
Un libro noir di grande fascino e di spessore narrativo. Il romanzo parla della invasione italiana nell’Africa orientale, e del comportamento tenuto dagli italiani in quella terra. La storia si è imbevuta di grandi gesti e di grandi eroi, ma ha taciuto sui massacri, sull’uso di gas proibiti e sulle feroci e sanguinose repressioni.
Il colonialismo italiano nel libro viene scavato a fondo, e ne viene fuori un ritratto tanto preciso quanto angosciante. La vicenda noir è un pretesto, un luogo per procedere a una più attenta analisi sociologica e storica, che viene condotta dall’autore Tita Prestini con sapienza narrativa e precisione di ricerca.
Il linguaggio è fluido, e il lettore viene subito catturato da una vicenda ricca di punti oscuri, dove nulla è come appare, tutto è contorto e torbido.
Per gli amanti della Storia e del noir un romanzo ricco di fascino e di precisione narrativa.
Una bella vicenda, che si può tranquillamente leggere in piena autonomia, anche se narra la quarta indagine di un commissario che attira e affascina con le sue indagini e i suoi comportamenti. Vivamente consigliato.
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Un libro perfetto per...
Adatto a chi ama i romanzi storici e i gialli.
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: L’ultimo ballo della grande mietitrice. Settembrini indaga
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