L’uomo della Rolls di Renzo Barbieri

Pierluigi Orsi è tutto ciò che vorremmo essere e che, al tempo stesso, detestiamo (o magari semplicemente invidiamo).
È capace di trarre in inganno giovane innocenti e signore attempate, seducendole con il sorriso pieno e il portafogli vuoto, per poi riuscire a vivere da nababbo, facendo pagare loro conti che potremmo permetterci soltanto in storie lette sui libri, appunto.
Gabbare il prossimo con truffe e raggiri, senza sentirsi minimamente in colpa, nemmeno se si manda in rovina una famiglia intera?
Pierluigi può, ci riesce.
Avete una domanda? Lui ha tre risposte. Tutte false, ovviamente, ma quando lo scoprirete lui sarà già lontano, probabilmente a un continente di distanza e voi rimarrete con un pugno di mosche in mano, a rodervi il fegato…
Al volante della sua Rolls Royce blu, in una mano una coppa di Bollinger e l’altra sulla coscia di una bella donna…

Renzo Barbieri, definito l’Harold Robbins italiano (io ci aggiungerei anche un po’ di Jackie Collins…) ci stupisce per l’ennesima volta con una storia che parte sopra le righe e finisce… beh, probabilmente, nell’unico modo giusto.
Un libro che vi rapirà, una storia dolce e piccante al tempo stesso, persone usate come oggetti di piacere e distruzione, a seconda dei casi.
Renzo Barbieri mi ha sempre abituato a un ritmo incalzante e a storie magnifiche ma devo dire che, questa volta, ha davvero superato se stesso. Magnifico.