La bambina che salvava i libri
- Autore: Markus Zusak
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Frassinelli
La bambina che salvava i libri di Markus Zusak (il libro da cui è stato tratto il film "Storia di una ladra di libri") è un altro romanzo sulla capacità terapeutica dei libri, della lettura come lenimento all’ansia, all’angoscia, alla guerra. La storia della bambina che salvava i libri è ambientata in un paese presso Monaco di Baviera, durante il terzo Reich, in mezzo a persone povere, emarginate, convinte dalla propaganda nazista a comportamenti violenti di stampo razzista.
La voce narrante del racconto di Markus Zusak è affidata alla morte, resa personaggio umano, che dall’alto racconta gli orrori che lei stessa è costretta a fronteggiare. I personaggi del libro, Liesel, la bambina a cui allude il titolo, il padre adottivo Hans, l’amico Rudy, l’ebreo nascosto clandestinamente nella cantina della casa, Max, i vicini di casa, sono tutti importanti perché da ognuno cogliamo aspetti diversi della percezione del nazismo. La bambina che salvava i libri, riedito con il titolo "Storia di una ladra di libri" dopo il successo della versione cinematografica omonima, è un libro da far leggere ai ragazzi, buon sostituto del "Diario" di Anna Frank, capace di commuovere, coinvolgere, interessare.
Gli occhi di Liesel, costretta a guardare l’orrore assoluto, sono capaci di vedere nei disegni, nella fantasia, nei libri, nei personaggi un modo di far sopravvivere l’umanità, l’amicizia, i legami affettivi.
Fu a nove anni che Liesel iniziò la sua brillante carriera di ladra. Certo, aveva fame e rubava mele, ma quello a cui teneva veramente erano i libri, e più che rubarli li salvava. Il primo fu quello caduto nella neve accanto alla tomba dove era stato appena seppellito il suo fratellino. Stavano andando a Molching, vicino a Monaco, dove li aspettavano i loro genitori adottivi. Il secondo, invece, lo sottrasse al fuoco di uno dei tanti roghi accesi dai nazisti. A loro piaceva bruciare tutto... (Note di copertina)
La bambina che salvava i libri
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Non ho mai letto un libro dove a narrare è la morte in persona e devo dire che ne sono rimasta affascinata. Nel suo raccontare, la morte descrive anche i suoi sentimenti, che in teoria non dovrebbe avere, e il tutto rende la storia diversa da quello che ci si può aspettare.
I personaggi poi vengono descritti con una tale meticolosità che mi sembra di conoscerli da una vita e quando la morte porta via un di loro, resta un vuoto anche nella vita del lettore.
Leasel, personaggio principale, viene affidata dalla madre ad una famiglia adottiva per non farle mancare niente. Lei si affeziona ai suoi nuovi genitori e con il padre stabilisce un bellissimo rapporto. Poi c’è anche Rudi il suo migliore amico e infine i libri. Leasel non sa leggere, è suo padre ad insegnarle tutto, così comincia ad amare i libri, le parole.
Ma nella Germania nazista imperversa la guerra e la persecuzione degli ebrei. A proposito di ebrei, la loro storia viene descritta in alcuni passi del racconto e le parole usate dall’autore colpiscono dritte al cuore.
Anche la famiglia di Leasel, nonostante sono tedeschi, provano pietà per loro e ne proteggono uno nascondendolo in cantina. Il suo nome è Max e tra lui e Leasel nasce una profonda amicizia.
Leasel vive un periodo molto felice, nonostante la paura che i soldati scoprono il loro segreto. Ma la guerra si avvicina anche nel suo quartiere e il dolore che la ladra di libri vivrà sarà molto grande.
Un romanzo raccontato con grande maestria. I personaggi sono fantastici e la storia molto commovente.
Libro particolare, inizialmente si fa fatica ad "entrarci" poiché il narratore è la morte. Un viaggio lungo e faticoso di una scia di morti che porta ad una soluzione insperata. La protagonista secondaria Liesel trova un oggetto per lei magico, una magia persa oggigiorno, un libro. Un libro desiderato , nascosto, non letto ma amato, brama quasi , una sete di conoscenza che fa venire voglia ad ognuno di avere. Piccola bambina poi ragazza prende i libri che i nazisti bruciano insieme a tutto un mondo perché consapevole portatrice di una verità sempre valida la conoscenza porta alla libertà. La libertà di poter decidere il proprio futuro Liesel la trova nella conoscenza che solo i libri danno. Il suo è un futuro non futuro che che con la i libri ci fa sognare, la sua speranza di un mondo migliore resta un segnale importante in una epica tragica. La morte che inevitabilmente la accompagna a tratti la segue è a volte la evita , i libri sono il futuro anche di una generazione solo con il passato. Da leggere e da capire difficile nelle prime pagine poi da non posare nelle ultime.
Un libro incredibile.