La culla buia
- Autore: Sophie Hannah
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Casa editrice: Garzanti
- Anno di pubblicazione: 2012
C’è una ragione se Sophie Hannah viene considerata da più parti la regina del thriller psicologico di matrice anglosassone, e questo romanzo, “La culla buia”, edito da Garzanti, non fa che confermare la validità di quest’affermazione.
Caratterizzato da una trama piuttosto complessa, ricco di personaggi e di colpi di scena, l’ultimo romanzo della Hannah affronta una tematica complessa e controversa di cui si sente spesso parlare nella cronaca.
Si tratta delle madri accusate dell’omicidio dei propri figli piccoli, spesso poco più che neonati. Al centro delle vicende narrate, infatti, c’è un gruppo di giovani donne – Helen Yardley, Ray Hines e Sarah Jaggard – accusate del crimine peggiore imputabile a una madre; vengono tutte assolte in appello, ma il dubbio sussiste: hanno davvero ucciso i loro figli, oppure, come sembra credere l’opinione pubblica, i neonati sarebbero morti per via della SIDS, la sindrome della morte in culla, così chiamata perché causerebbe la morte di molti neonati apparentemente sani, senza malattie pregresse né segni di violenza?
Si tratta di una patologia che paradossalmente sta a indicare una morte senza motivo, che la scienza e la medicina non sono in grado di spiegarsi.
Helen Yardley, la prima tra le tre a essere prima condannata e poi assolta, continua a battersi affinché nessuna donna debba più essere vittima dell’errore giudiziario che le è costato nove anni di galera; a supportarla ci sono il marito Paul, che l’ha sempre creduta innocente, e l’ambiguo Laurie Nattrass, ricco produttore televisivo che si è battuto in prima persona per la sua liberazione e che, ora che è stata rimessa in libertà, vuole realizzare un documentario sulla sua storia.
Ma Helen è davvero innocente come tutti sembrano ormai credere? Oppure non dice la verità su quello che è accaduto le notti in cui i suoi due figli hanno improvvisamente smesso di respirare? Il mistero s’infittisce quando la Yardley viene ritrovata morta nella sua abitazione, assassinata da uno sconosciuto che presumibilmente è rimasto con lei un intera giornata, anche se sul corpo della donna non ci sono segni di violenza né di colluttazione.
Natrass all’improvviso lascia Binary Star, il canale che doveva produrre il documentario, e sembra sparire nel nulla, lasciando la collega Fliss Benson – da sempre segretamente innamorata di lui – a occuparsi di tutto, compresi i poliziotti, decisi a scoprire cose ci sia dietro il caso delle tre presunte assassine di bambini…
Pur mantenendo la tensione alta per tutto il romanzo, la Hannah dà il suo meglio sul finale, quando un ribaltamento di prospettiva rende la vicenda ancora più ambigua e ingarbugliata. “La culla buia” certamente non deluderà gli amanti del genere e in particolar modo i fan della Hannah, ma nemmeno coloro i quali hanno bisogno di qualche brivido profondo a raffreddare le lunghe giornate estive.
La culla buia
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