La fortezza di Jennifer Egan

Danny, un mezzo fallito, che ancora non ha trovato la sua strada e che si aggrappa alla tecnologia e all’apparenza per dare un senso alla sua vita, si ritrova in un posto sperduto in Europa centrale. Si tratta di un vecchio castello appartenuto da sempre a un’antica famiglia dove aleggia l’ombra del suicidio di due gemelli e dove l’ultima discendente si asserraglia dentro il mastio per non lasciare l’intero castello nelle mani di Howard, cugino di Danny, che ne vuole fare una sorta di luogo dove gli ospiti possano trovare quella pace e quell’equilibrio che il mondo di oggi spesso nega.

Ma perché il cugino ha voluto che Danny andasse a trovarlo? Cos’è quella strana sensazione che ha? Cos’è quel verme che vuole insinuarsi dentro e che vuole raggiungere il suo mastio che rappresenta, come per la vecchia, quella fortezza a cui è difficile accedere e che tiene custodito il suo vero tesoro?
Tutte queste domande a cui Danny non pensava di rispondere mai, cercano una soluzione che sembra non poter essere più rimandata, in una situazione che sta sempre più per precipitare.

La fortezza di Jennifer Egan è un libro coinvolgente, di quei libri che vorresti quasi non finissero, che non capisci da subito dove la storia vuole andare a parare, ma che allo stesso tempo prende sempre più forma e vuoi assolutamente capire come andrà a finire. E quando è finito sei soddisfatto di averlo letto, di aver letto qualcosa di buono, scritto bene, in alcuni punti talmente bene che capisci sia perché questa scrittrice ha vinto il Premio Pulitzer con Il tempo è un bastardo, sia perché scrittori non ci si può improvvisare ma quello dello scrivere è un talento che hai e che va coltivato.

Ma c’è anche qualcosa di più. Nel romanzo interviene lo scrittore, colui che sta dando vita a quel racconto, spiazzando il lettore ma conferendo maggiore dinamicità al libro, che diventa una storia nella storia e che apre un’altra possibilità nei confronti del lettore stesso: sono due storie parallele o si incontrano in un qualche punto? e se sì, come e quando si incontrano?