La lettere nascosta di Ruth Saberton

Il romanzo La lettera nascosta (Newton Compton 2021, titolo originale The letter, traduzione di Giulio Lupieri e Erica Farsetti) di Ruth Saberton è stato finalista al Winston Graham Historical Fiction Prize.

“In piedi sul marciapiede accanto al binario, Margaret Hills guardò il pennacchio di fumo del suo treno allontanarsi chiedendosi se qualcuno si fosse ricordato che lei arrivava oggi”.

Maggio, 1914. Rosecraddick, Cornovaglia. Margaret, sedici anni, indomiti riccioli rossi, era giunta in Cornovaglia, su invito del suo padrino, il reverendo Cutwell. Nelle rare occasioni in cui il padrino era venuto a trovare la famiglia Hills a Fulham, sobborgo di Londra, Margaret era rimasta colpita dalla sua severità. Con i suoi basettoni, le svolazzanti tonache nere e le cespugliose sopracciglia grigie, Cutwell sembrava un gentiluomo dei tempi della vecchia regina.

Margaret non era mai andata in Cornovaglia, ma il padre Charles le aveva spiegato che era un posto tranquillo e un po’ all’antica, dove le idee radicali della città sarebbero parse in qualche modo allarmanti. Infatti, la ragazza era molto fiera della sua bella e intelligente madre, deceduta da poco, che aveva studiato a Oxford e si batteva per il suffragio femminile. Avida lettrice lei stessa, da grande voleva essere come la sua genitrice. Forse sarebbe diventata una scrittrice. Le piaceva molto scrivere e da anni ormai teneva un diario che aggiornava ogni sera. Il padre le aveva consigliato, dopo il lutto, di respirare salubre aria marina.

“Non vedeva l’ora di vedere cosa l’aspettasse”.

Adesso a Margaret, circondata da paesaggi meravigliosi, coste maestose, calette nascoste e dolci colline le mancava soltanto di trovare quell’amore che stravolge la vita.

“Ella è stata la mia fonte d’ispirazione per il personaggio di Margaret”, rivela l’autrice alla fine del volume dedicato proprio al ricordo “della mia prozia Ella e del suo fidanzato Arthur Sidney Bacon”, dichiarato disperso in azione nel 1917 nel corso della Prima Guerra Mondiale.

Una trama emozionante e intensa, che corre su due piani temporali, e dimostra, ancora una volta, come ogni conflitto possa distruggere il futuro di milioni di persone. Inoltre Saberton, che risiede nella pittoresca Cornovaglia, ha condotto lunghe ricerche sulle vicende di coloro che hanno vissuto la Grande Guerra, soprattutto i più giovani, rimanendo profondamente colpita dal loro eroismo e spirito di sacrificio.

“Sono storie di coraggio, che compongono l’affresco di una generazione pronta a sacrificare tutto, affinché le successive potessero godere del privilegio della pace”.