La libertà di Antonio
- Autore: Luigi Maria Epicoco
- Genere: Religioni
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2023
Don Luigi Maria Epicopo, nato nel 1980, filosofo e teologo, è uno dei più apprezzati autori di spiritualità che insegna filosofia alla Pontificia Università Lateranense e all’ISSR “Fides et Ratio” di L’Aquila, di cui è anche preside, presbitero della diocesi di L’Aquila. Il suo libro La libertà di Antonio (Edizioni Messaggero Padova 2023) propone una lettura della biografia di Sant’Antonio (Lisbona, 15 agosto 1195 – Padova, 13 giugno 1231), al secolo Fernando Martins de Bulhões, religioso e presbitero portoghese appartenente all’Ordine francescano, proclamato santo da papa Gregorio IX nel 1232 e dichiarato dottore della Chiesa nel 1946 da Pio XII, senza soffermarsi sugli eventi eroici e straordinari, ma cogliendone alti e bassi, luci e ombre, crisi e ripartenze. Il testo è corredato da bellissime riproduzioni di opere d’arte presenti nella Basilica del Santo a Padova.
“Nella casa dei miei nonni una sua immagine ha fatto da fondale alla mia infanzia”.
Don Epicopo fa risalire alla tenera età l’interesse per il Santo, considerato da sempre come uno di famiglia. Infatti, il volume si può considerare la testimonianza di chi fin da bambino ha amato e continua ad amare la vicenda di quest’uomo così grande. Anche perché l’autore è cresciuto in un paese del sud, Mesagne (Br), in cui la devozione al Santo di Padova è ben sentita e radicata.
Le belle pagine raccolgono la traccia di un incontro tenuto dall’autore a Cerignola (FG), nella chiesa di Sant’Antonio da Padova nel giugno del 2022, per gentile invito di Don Carmine Ladogana, a cui il Don ha fatto solo alcune aggiunte e precisazioni.
L’intento è quello di far emergere la luce e la bellezza di quest’uomo, perché è di luce e di bellezza che si tratta quando si parla di santità. Ma la luce per sua natura è invisibile. Ci si può accorgere della sua presenza solo quando si incontra la fattualità di qualcosa, la materia, precisa Epicoco. Inoltre, lo scrittore sente la necessità di restituire ad Antonio, sempre con la sola competenza dell’affetto, tutta la sua umanità e la sua drammatica concretezza. La libertà del Santo consiste nel fatto che anche lui ha avuto dei momenti bui, progetti falliti e di fronte a delle sfide Antonio ha sempre compiuto delle scelte.
La trama del breve ma prezioso volume ha il suo principio con la nascita del protagonista nella bella e assolata Lisbona. In questa città straordinariamente bella, in una “data mariana significativa” (15 agosto), Antonio nasce in una famiglia notabile del tempo e battezzato con il nome di Fernando. I suoi genitori, Martino de’ Buglioni e Maria Taveira vivevano in una residenza non molto lontana dalla cattedrale. Quindi proprio per questo è logico pensare che la primissima formazione del piccolo Fernando sia avvenuta proprio tra i Canonici della stessa Cattedrale patriarcale di Santa Maria Maggiore.
Molti credenti, specialmente quelli che portano il nome del Santo, custodiscono gelosamente i santini in cui Antonio, dal volto dolce e sereno, viene raffigurato con in mano un giglio e con il Bambino Gesù in braccio. Ai suoi devoti e per chi è curioso di conoscere non solo l’aspetto ieratico ma anche l’uomo si rivolge il testo per scoprire che Sant’Antonio di Padova, vissuto molti secoli fa, è “ancora un testimone eccezionale che ha molto da dire”.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: La libertà di Antonio
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