La mappa segreta dell’amore di Leah Fleming

“Ora sarei tornata in quel posto speciale, forse a raccogliere i pezzi sparsi della mia esistenza rimasti lì, se c’erano ancora”.

Stokencourt House. Gloucestershire. Inghilterra, tarda primavera 2001. Mentre il sole di aprile scaldava le pietre dorate dei Cotswolds, Penelope Georgiou nel giorno del suo 85esimo compleanno all’albeggiare era appena stata svegliata dallo stesso incubo di sempre. Il regalo di sua nipote Lois consisteva in un biglietto d’aereo per un viaggio all’isola di Creta, in quegli stessi luoghi che sessant’anni prima avevano cambiato per sempre il corso della sua esistenza.

“Forse solo affrontando il passato avrei trovato delle risposte ai misteri ancora nascosti in quell’isola di eroi e sogni”.

Penny non era più tornata in Grecia dal periodo della Seconda Guerra Mondiale. “Perché dovrei voler tornare?”. L’anziana donna non aveva mai parlato a nessuno delle avventure che le erano accadute sotto il sole cretese, era arrivato il tempo di rivedere persone e luoghi a lei cari.

“Come avrei potuto affrontare il ritorno sull’isola, anche se era passata una vita? Come potevano essere passati sessant’anni da quei tempi travagliati?”.

Era stato quello per l’intrepida Pen il periodo migliore e il peggiore in assoluto: crudeltà selvaggia, sofferenza, fame... ma era anche stato per lei “il più bel momento della mia vita”, gravido dell’eccitazione del pericolo e della travolgente gentilezza di tanti estranei, “Furono giorni gloriosi”.
La battaglia di Creta (20 maggio – 1 giugno 1941), che sarebbe stata commemorata di lì a breve, era ormai dimenticata da tempo e rimasta solo una pagina nei polverosi libri di storia, eppure era possibile tornare in un luogo che “avevo deliberatamente relegato nel cassetto più recondito della mia mente”.

Se è vero che ogni amore ha un suo luogo, tutto aveva avuto inizio in un posto ricco di ruscelli di montagna e brughiere d’erica, a Blair Atholl in Scozia nel 1937 quando una giovanissima Penelope che sognava di diventare archeologa aveva incontrato Bruce Jardine. “Scopri che cosa ti piace fare e fallo bene”. La vita doveva essere qualcosa di più che matrimoni, feste, debutti in società, quindi Penny, complice l’incarico diplomatico ad Atene del cognato William, aveva cambiato per sempre la sua vita “facendo deviare il mio piccolo mondo dal suo asse e mandandolo fuori controllo”. Mentre in Europa le cose stavano per cambiare, Atene, città elegante che brillava bianca di sole, era talmente vibrante di vita che “sedusse i miei sensi attirandomi dritto al suo cuore”.

Un anno fa Leah Fleming si era imposta all’attenzione dei lettori con il bestseller La strada in fondo al mare (Premio Roma 2012), storia di due donne sopravvissute al naufragio del Titanic le quali dopo questo tragico avvenimento prendono coscienza di loro stesse e dei loro diritti. Con La mappa segreta dell’amore (Newton Compton, 2013 - titolo originale del volume: The girl under olive tree), l’autrice inglese ripercorre attraverso l’epico viaggio a ritroso nel tempo della protagonista l’odissea di un popolo, di una nazione e di riflesso dell’intero continente europeo. Si resta colpiti dalle dolorose vicende di una giovane coraggiosa che si ribella all’idea di essere solo una frivola ragazza dell’alta società.

“Solo il desiderio di libertà mi diede il coraggio di cambiare il mio destino”.

Quanto mai incisivo l’esergo del volume tratto dal libro di memorie belliche Flowers of Rethymnon, di Lew Lind, un soldato australiano di 19 anni che prese parte alla battaglia di Creta.

“Non c’è modo di sfuggire a Creta per chi subisce il fascino del cuore montuoso dell’isola e di quello delle persone che ci vivono”.