La notte del leopardo di Wilbur Smith

"La notte del leopardo", ultimo episodio del ciclo dei Ballantyne, è ambientato in piena guerra fredda e le latitudini sudafricane sono preda delle due superpotenze, Stati Uniti e Russia che agiscono nell’ombra. In un contesto di intensa guerra fredda alla fine degli anni settanta e all’inizio degli anni ottanta e del braccio di ferro tra americani e russi, il popolo dello Zimbabwe rivendica le proprie origini e la propria indipendenza dalle potenze coloniali. Gli interessi delle due superpotenze strisciano sullo sfondo della vicenda e ne caratterizzano l’ambiente politico e militare con mirate azioni di spionaggio. D’altro canto è sempre più forte e potente il nuovo popolo indigeno che annovera una nuova classe politica con sete di rivincita. La scalata sociale di alcuni personaggi autoctoni è considerevole e comporta fattori certamente positivi alternati ad altri negativi. Infatti accanto alla nuova consapevolezza popolare ed alle richieste antirazziali si accavallano una corruzione diffusa ed una sfrenata sete di potere da parte di alcuni loschi figuri.

Il protagonista è un parente della famiglia Ballantyne e si chiama Craig Mellow. Originario dello Zimbabwe vive però da tempo in America e fa lo scrittore di successo. Gli viene proposto di rientrare nel suo pese natio insieme a Sally Anne, una brava fotografa.
Qui ripristina il suo ranch, non senza fatica, avendo l’opposizione di un suo amico d’infanzia, l’indigeno Tungata Zebiwe che incarna la nuova Africa. In suo aiuto trova però l’inaspettato appoggio di un generale di colore, Peter Fungabera.

Tra commerci illegali di zanne e di pelli, azioni dinamiche ed avvincenti, paesaggi spettacolari e lotte di potere si respira l’aria di una nuova Africa, l’Africa degli africani, profondamente diversa da quella coloniale dei primi tre romanzi della fortunata saga. L’amore tra Sally e Craig sboccia in tutta la sua genuinità ed i due si uniscono per combattere le bande di bracconieri. In questo contesto scoprono con orrore che il mandante è nientemeno che Tungata e testimoniano contro di lui al processo contribuendo alla sua condanna.
Tra spie russe ed interessi americani i due innamorati si ritrovano, loro malgrado, in un complotto di proporzioni gigantesche dal quale dovranno fuggire a tutti i costi per ritrovare la serenità ma soprattutto per garantire e far trionfare la giustizia. Tungata si salverà dalla condanna? E’ un uomo così malvagio? Fungabera si dimostrerà leale e giusto fino alla fine?

Tra emozioni sconvolgenti, colpi di scena superbi e scontri avvincenti si sviluppa un romanzo diverso rispetto ai precedenti ma dello stesso fascino. La sostanza che traspare dai libri di Wilbur Smith è sempre la stessa sia in presenza di povere frecce tribali, sia nello sfrecciare di un sofisticato elicottero. E’ sempre l’avventura a vincere!