La nuova Justine ovvero le sciagure della virtù
- Autore: Marchese de Sade
"Vi scongiuro, fratelli miei, rimanete fedeli alla Terra, e non credete a coloro che vi parlano di speranze soprannaturali! Sono avvelenatori, che lo sappiano o no."
Ha affermato baldanzoso Nietzsche, sicuro che i posteri avrebbero attribuito a lui ed a lui soltanto il primato di tale acutissima intuizione. In realtà tale pensiero era stato ampliamente teorizzato ed esposto nel romanzo “La Nouvelle Justine” dal divin marchese De Sade, leggendaria figura di impietoso libertino, autore di “120 giornate di Sodoma” e di “Juliette ovvero le prosperità del vizio”. Chi ci si accosta sa già cosa gli riservano le righe dei romanzi più scabrosi di tutti i tempi: vizio, lussuria, perversione, violenza ma soprattutto anticonformismo e ponderose dissertazioni filosofiche.
Lo sventurato Sade è stato impietosamente messo al bando dai suoi compagni illuministi, ignorato, infamato, ghettizzato e per giunta cancellato dallo scenario letterario internazionale, come se non fosse mai esistito. Soltanto in epoca post-freudiana è stato rivalutato, ripescato dall’abisso nei quali i seguaci della ragione lo avevano fatto precipitare.
Justine è l’eroina di questa triste storia. Rimasta orfana, decide di vivere lavorando onestamente, conservando intatta la propria purezza, conformemente ai dettami del cristianesimo ed ai principi morali inculcatele fin da bambina. E’ destinata alla miseria, a soffrire le pene dell’inferno a causa della suo buon cuore, al contrario di Juliette, la sorella maggiore, dalla quale si separa dopo la morte dei genitori. Lei si prostituisce senza ritegno ed in poco tempo, menando ogni uomo per il naso, ottiene il prestigio sociale, sposando un ricco nobile. Ritroveremo Juliette soltanto alla fine, nel frattempo il lettore si troverà ad avere a che fare con monaci gaudenti, spietati chirurghi killer, graziose fanciulle deflorate, irremovibili Messaline, libertini dai gusti più stravaganti e tutto ciò che possa oltraggiare la virtù di Justine.
Questo libro vi scuoterà e probabilmente vi annoierà anche un po’ per l’infinita serie di pratiche erotiche descritte nei minimi particolari. Non è un libro per tutti e metterà a dura prova i vostri nervi. Sade vuole dar prova che l’unico motivo per cui Justine è soggetta a tante sventure è la sua ingenuità, nonché la virtù stessa. E’ questo il motivo per cui ciascuno dei suoi licenziosi personaggi argomenta appassionatamente la ragione per cui sfidano la morale comune, che coincide con il rispetto dell’unica legge che ritengono valida: quella del più forte.
La nuova Justine ovvero le sciagure della virtù
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