La risposta è nel silenzio
- Autore: Juri Camisasca (a cura di Antonello Cresti)
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2020
E poi c’è Juri Camisasca, Roberto all’anagrafe. L’ET della frastagliata galassia cantautorale italiana. Il musicista oltre sin da subito: oltre lo sperimentalismo anni Settanta, oltre il prog-rog, oltre Claudio Rocchi, oltre persino il cantautorato stesso. Con il suo La finestra dentro scompagina le carte discografiche anni 70, e lo fa da fuori luogo, da mite e inapparente per indole. La finestra dentro è topico della sua ontologia prima del misticismo vero e proprio. Un viaggio in sette tappe lisergico-metafisiche. Un’allucinazione munchiana. Un incubo alla Kafka dal quale non ci si sveglia:
“Nel mio corpo ci sono delle fognature / tutti quanti le chiamano vene / ma dentro ci sono dei topi che corrono”.
Un’antologia della dannazione, allentata da lampi morrisoniani di momentaneo sollievo:
“All’ingresso dei castello dei Principi Bulldog, un serpente suonava il flauto, e l’uomo da una cesta lentamente si allungava”.
Sotto la superficie della normalità cova l’orrore dell’alienazione. Così in Metamorfosi il protagonista si transustanzia in insetto e vola libero, ma soltanto in apparenza. In realtà è un precipitare da inferno a inferno (finanche nel Regno dell’Eden – assunto un ruolo divino – l’eroe è condannato a creare per l’eternità). La parabola salvifica di una Divina Commedia al contrario. Questo per dire di Juri Camisasca ante-monastico e sapienziale. Seguono altri dischi, Franco Battiato gli è amico più ancora che mentore: canzoni ipnotiche per le regine della factory del siciliano, Giuni Russo e Alice per prime. In mezzo, come dicevo, l’esperienza del monastero, il pittore di icone, e l’eremitaggio attuale sulle pendici dell’Etna.
Antonello Cresti dedica a Camisasca un libro che non si dimentica. Si intitola La risposta è il silenzio (La Vela, 2020), titolo quasi smentito dalle tante parole attraverso cui il musicista-ricercatore spirituale inquadra se stesso, le parabole, le crisi, i cambi di rotta conseguenti.
“Questo universo, per come lo vediamo, è una percezione frontale di qualcosa che sta dietro, per metterla in termini cosmici. Il mio è stato un impatto con una dimensione che nulla ha a che fare con questa vita, che descriverei come pura luce, puro spirito, pura intelligenza […] Quello che intendo dire è che la luce di cui parlo non ha niente in comune con la luce fisica. Si tratta piuttosto di una luce spirituale consapevole, la scienza non potrà mai indagare queste dimensioni, perché qui stiamo parlando di interiorità, dio anima, non di fenomeni esterni. La spiritualità è un’altra cosa rispetto allo studio delle particelle elementari”. (pag. 53)
La risposta è nel silenzio parla giocoforza di musica, ma è soprattutto di concetti (alti e altri) come questi che parla: gira e rigira ci finisce sempre dentro, tra un ricordo e l’altro, un disco e l’altro, una riflessione e l’altra.
Crediti finali per un libro lodevole sotto diversi aspetti: ad Antonello Crespi il merito di avere sollecitato e raccolto le riflessioni fuori target di un mistico e un artista fuori target; alle edizioni La Vela quello di avere accolto e reso possibile un libro controcorrente; a Juri Camisasca infine, va il merito del coraggio e quello dell’umiltà.
Credo che ogni rivoluzione possibile (artistica, sociale, o interiore che sia) debba fondarsi su simili capisaldi. Chiudo con uno schizzo militaresco dai sottintesi multipli. Franco Battiato - aldilà delle apparenze, altro grande divergente della musica italiana -, e Roberto Camisasca si incrociano durante la NAIA. Quella che segue è la loro prima volta in caserma. Esemplare.
“Il giorno che Franco arrivò, ricordo che non stavo bene, ero in branda. Ho un ricordo di questo ragazzo, vestito in maniera incredibilmente eccentrica, che subito mandò su tutte le furie il capitano. La sua risposta non potrò mai dimenticarla: ‘Vada a farsi psicanalizzare’.”
Mi si passi il tormentone non tanto originale, ma non riesco a farne a meno: meditate gente, meditate.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: La risposta è nel silenzio
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